Capitolo 11

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Scusate se non ho aggiornato come ogni scadenza, ma quando torno a casa di notte sembro ad uno zombie in cerca del suo letto, e la scena non è per niente bella da vedere.
Tornando a noi Tyler ha fatto una proposta a Xandra, di cosa si potrà mai trattare?
Buona lettura

"Stasera so che correrai, ci incontreremo lì"

Dopo queste parole Fox chiude la telefonata lasciandomi con lo sguardo perso nel vuoto, mentre nella mia testa iniziano a crearsi milioni di ipotesi.
Cosa può saperne lui di Ghost più di me?

Scaravento il telefono contro al muro, mandandolo in mille pezzi.
Afferro qualunque cosa che mi capita sotto mano e la rompo, per sfogare tutta la rabbia che mi sto portando dietro da una vita.

Una volta finito mi accascio per terra e con le ginocchia piegate e la testa tra le mani, cerco di regolarizzare il respiro.
Ci manca solo un crollo emotivo e poi posso andare direttamente al  cimitero.

"Cazzo. "

Del sangue scorre dalla mia mano, a quanto pare mi sono anche ferita.
Se i miei genitori fossero qui a quest'ora sarei di sicuro in castigo nella mia stanza.

Forse sto anche piangendo, ma non me ne fotte più di tanto.
Ho una gara da fare e uno stronzo d' ammazzare.

Mi rialzo e guardo il macello che ho fatto.

"La donna delle pulizie avrà una bella accoglienza a quanto pare."

Ed io mi devo anche comprare un telefono nuovo.

***

Esco di casa infilando il mio giubbino di pelle per poi saltare sulla moto e partire velocemente verso un negozio di telefoni.

Una spesa inutile da parte mia causata da me per giunta.

Devo proprio frequentare un corso per la gestione della rabbia se uscirò viva da questa storia.

Sorpasso non so quante macchine nel traffico, prima che una sirena della polizia non inizia a suonare.

"Col cazzo che mi fermo."

Sono già incazzata di mio, se poi uno sbirro mi ferma qui ci scappa la galera e non ho alcuna intenzione di mangiare la sbobba che cucinano lì.

Accelero di più, schivando le macchine a zig zag per evitare che prendano il numero della mia targa.
Cercano di starmi dietro, ma non appena un camion arrivare dall' incrocio a destra rallenti, per poi accelerare all' ultimo minuto, in modo da riuscire a passare solo io e bloccando gli sbirri.

Mi becco qualche insulto da parte del camionista ma poco importa, ho evitato il ritiro della patente e della mia libertà.

Rallento non appena sono fuori pericolo ed inizio a guardarmi intorno, fino a quando non vedo un negozio di elettronica.

Mi basta avere in telefono per fare chiamate e messaggi il resto non mi è necessario.

***

"Era ora. Tu hai sempre questo brutto vizio di sparire Xandra?"

"Credo di si Jay, non preoccuparti, ti ci abituerai come ha fatto mio nonno e ora se vuoi scusarmi a differenza di te io ci lavoro sulle macchine."

Alza il dito intenzionato a dire qualcosa ma alla fine l'ho abbassa momorando  quanto sono odiosa, cocciuta e tanti altri complimenti, mentre io vado direttamente verso la Mustang.

Devo liberare la mente dai pensieri e questo, oltre all' alcool è l'unico metodo che conosco.

Inizio subito ad apportare le ultime modifiche al motore, in modo da poter supportare grandi quantità di nos e poi passo a verniciarla, di un nero lucido, così da poter far risorgere un vecchio rottame, fino a ridarle l' aspetto di un tempo.

Angel of Revenge      #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora