Capitolo 8

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Lavoro, mare, letto, lavoro, letto...scleri, scleri in abbondanza 😂😂😂
Questa è la stagione, è voi come la state passando?😂
Ho intenzione di fare una diretta domenica,verso le 4 e qualcosa del pomeriggio ma voi mi consigliate istagram o Facebook? 😓
Comunque, torniamo ai nostri Tylandra?😂
Buona lettura

"Xandra tu non sai in cosa ti sei cacciata."

Le mollo il braccio per vedere se quei due idioti ci seguono e poi le presto la mia attenzione.

"Tu invece?  Non hai per niente l'aspetto di una cattiva ragazza, perché dovresti frequentare certi soggetti?"

Vuole parlare, ma abbasso la testa.
Le afferro il mento e la guardo negli occhi.

"Impara a difenderti, la prossima volta potrei non venire in tuo soccorso."

Mi allontano e mentre apro la porta riprendo a parlare.

"Ma se hai certi amici credo che sarai ben protetta, non è vero?"

La guardo con la coda dell' occhio, sta per piangere ed il odio le persone dalla lacrima  facile.
Ritorno dietro al bancone e vengo subita assalita da diversi ordini, ma in la mente penso a tutt' altro.

Il tizio tatuato mi ha messo i brividi quando mi ha presa il braccio e questo era successo solo quando mio nonno si incazzava di brutto con me.

Scuoto la testa e lego i capelli in una coda alta per poi iniziare a servire i clienti.

Poco dopo torna anche Trish che evita il mio sguardo.
Non è per niente idonea a questo posto, ma devo capire ancora che ruolo abbia qui dentro.

"Xandra! Porta del Cognac al tavolo del privè numero tre."

Faccio un cenno a Stop e preparo il vassoio.

Cerco di evitare i corpi sudati che ballano e di non cadere per terra, perché se ciò accadesse stasera ci scappa il morto.

Salgo le scale e sposto la tenda rimanendo paralizzata sul posto per la sorpresa.

Eliot O' Connor in persona sta di fronte a me parlando con i suoi "colleghi".

"I cognac sono vostri?"

La loro attenzione passa su di me, e stavolta non so se è un bene o un male.
O'Connor possiede la zona portuale di New York che usa per i suoi traffici di droga.
Aveva dei contatti con mio padre ed è possibile che sia lui Ghost, ma non ho prove e ucciderlo di punto in bianco significherebbe condannarsi a morte certa.

"Si."

Glieli poggio sul tavolino e quando sto per uscire mi sento chiamare.

"Ragazza, sei nuova?"

Annuisco e dopo che mi ha osservata esco fuori.

L'aria si era fatta pesante e questo luogo non aiuta a calmare il mio mal di testa.

Scendo le scale, quando perdo l' equilibrio e rischio di cadere.

Afferro la sbarra di ferro, ma sento anche una mano stringermi la vita.

"Vuoi romperti l'osso del collo senza il mio aiuto?"

L'ho sentita due volte questa voce, ma Dio se la sto odiando.

"Leva quella mano."

Guardo storto mister tatuato mentre la sua mano resta dov'è.

"Non prendo ordini. "

Angel of Revenge      #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora