Capitolo 26

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Chiedo umilmente perdono per il ritardo, ma lo studio mi ha sommerso in questa settimana e solo adesso sono riuscita a tagliarmi un pò di spazio per scrivere.
Tornando alla storia siamo rimasti al famoso appuntamento di Jay e vi ho chiesto cosa potrebbe succedere da ora in avanti, bene, tenetevi forte, manca poco alla fine😈😈😈.
Buona lettura

Salto temporale...

La puzza di disinfettante mi sta facendo venire mal di testa.

Qui ce gente che urla, altri che piangono per la perdita di un loro conoscente, mi sta venendo da vomitare, ma certo di tranquillizarmi facendo respiri profondi.

Non è il momento di crollare.

Chiudo per un momento gli occhi, rivivendo tutto ciò che è successo...

New York, ore 10.36 p.m

"Sono tornata!"

Entro in cucina, seguendo l'odore delizioso, vedendo mio nonno ai fornelli con tanto di grembiule rosa confetto.

"Che stai combinando vecchio?"

"Elimino un cadavere? Che domande fai nipote? Sto cucinando ovvio."

"Tu..."

"Ti sembra strano?"

"Paranormale al dire il vero."

Mi affaccio sulle pentole e i miei occhi rimangono sbalorditi.

"Oddio                       tu non sei mio nonno vero?"

"Spiritosa, metti la tavola per favore, che io finisco qui."

"Va bene."

***

Appena finito di mangiare il primopasto decente, dopo la dieta di hamburger e patatine, da quando sono in America, sparecchio.

"Com'è andata con Jay?"

"Niente di che, è innamorato perso di una ragazza e vuole una mano."

"Quel ragazzo non ha spina dorsale."

"Esagerato, ha solo un carattere timido e poi non fare il buffone, che papà mi ha raccontato di quanto la nonna ti ha fatto penare e di come tu soffriri hai suoi rifiuti."

"Si chiama persistenza, e poi tua nonna Natasha ha rubato il mio cuore proprio per la sua testardaggine."

"Faccio finta di crederti."

Sto per continuare a parlare, quando suona il campanello.

"Aspettavi qualcuno?"

"Non ho molte amicizie vecchio."

Vado verso la porta, afferrando saldamente la mia pistola e quando la apro rischio un infarto.

"Tu che ci fai qui?"

"Sorpresa."

Vedere Tyler di fronte casa mia non è per niente una bella sorpresa.

Esco e mi chiudo la porta alle spalle, sperando che il vecchio non lo veda.

"Che diamine ci fai qui!"

"Sono venuto a presentarmi a tuo nonno."

"Sei pazzo."

"Probabile, ma è una questione di rispetto, in fondo ora tu appartieni a me."

Faccio un sospiro, per poi afferargli il colletto della camicia.

Angel of Revenge      #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora