A perticular lullaby

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Sono sconvolta dalle parole del ragazzo che mi ha urtato.
"Ho detto che sei mia" dice in quello che sembra un ringhio animale, si avvicina lentamente a me fino a bloccarmi contro il muro. Solo ora noto la sua stazza
è alto quasi 1.90 ed ha un fisico atletico. Il vestito elegante nero evidenzia i muscoli  in tensione delle braccia ai lati del mio viso. Indossa gemelli d'oro ai polsi e un orologio molto importante . Risalendo sulla sua figura noto la cravatta di seta annodata eccellentemente su una camicia bianca e perfettamente stirata. Il collo è elegante e introduce una mascella poderosa e definita. È in tensione in questo momento, tutto il suo corpo lo è. Mi ricorda un predatore selvatico, sempre allerta e pronto ad attaccare in caso di pericolo. Continua a guardarmi con i suoi occhi scuri, credo che porti le lenti a contatto colorate, c'è qualcosa di falso in quel colore. Alcune ciocche dei lisci capelli corvini gli sono scesi disordinatamente sulla fronte fino al naso dritto e perfetto, ciò lo fa sembrare ancora più attraente, selvaggio, potente. Zigomi alti, labbra carnose e rosee, aria spavalda di chi sa di essere bello.
"Scusa credo che tu abbia sbagliato persona, però io ora devo propio andare"dico cercando di fuggire da quella l'abbraccio forzato che in maniera irrazionale mi da un senso di sicurezza.
"Non puoi sei la mia compagna, la Dea Luna ci ha legati" risponde pacato con la tranquillità di chi sa di aver appena detto un ovvietà . Questo quì è fuori di testa!
"Senti, io non so chi tu sia o cosa tu voglia da me, e sinceramente non mi interessa, io ho un impegno urgente a cui tu mi stai facendo arrivare in ritardo, quindi se non mi fai il piacere di spostarti mi metto ad urlare talmente forte da farmi sentire in Nuova Zelanda, hai capito?" Dico tutto d'un fiato, la rabbia sta prendendo il controllo su di me e sento le guance andare a fuoco. Chi si crede di essere? Ci sfidiamo con lo sguardo.  Nessuno dei due lo abbasserà lo ho capito. Non è solo folle e anche agguerrito.
"Senti un po' ragazzina io non so chi tu creda di essere" Dice avvicinandosi fino a che il suo fiato non mi soffia sulla pelle "ma io sono l'Alpha dei Blood Moon, e ora tu verrai con me e diventerai la Luna del mio branco, è un ordine!"
Non sopporto i prepotenti. E nemmeno i maniaci. Figuriamoci i maniaci prepotenti che farneticano cose su improbabili compagne e sette stralunate di cui fanno parte.
Gli sferrò un calcio lì sotto e corro verso l'entrata dello staf, mi volto e lo vedo accasciarsi a terra, non credevo di riuscire a fargli male. Chiudo la porta alle mie spalle facendo scattare la serratura Basta, non mi posso far distrarre da uno psicopatico. Una donna dello staf con un auricolare nell'orecchio mi si avvicina
"Sei la pianista?" Chiede velocemente mette parla al telefono con qualcuno
"Sì, sono Alexis ..."dico porgendole la mano, ma mi interrompe
"Ok , ok sbrigati tra poco è il tuo turno " mi spinge verso delle tende i raso nero oltre le quali si trova il palco. Le luci si spengono e la donna di prima mi da una leggera spinta. Cammino lentamente fino allo sgabello, mi siedo e posiziono lo spartito. Le luci si accendono ed ecco che torna la solita ansia. Sono come bloccata non mi ricordo più nulla, non c'è la posso fare. Non ricordo neanche il nome dello spartito in questo momento, e questa sensazione che mi sta bloccando.
Deve essere passato un po' perché sento dei mormorii provenire dal pubblico .
"C'è la puoi fare sorellina " sento urlare delle poltrone vicino al palco, mio fratello mi ha sempre sostenuto e io non lo deluderò. Poggio le dita sui tasti che sembrano suonarsi quasi da soli, le note di susseguono a formare una melodia.
Ogni accordo è unico, la canzone cambia da sola diventa più movimentata e veloce fino alla fine quando diventa delicata e dolce e infine si spegne lentamente. La musica è come la vita, ogni volta è una melodia diversa e non sai mai come andrà a finire. Sorrido premendo l'ultimo tasto e alzandomi. Il pubblico è silenzioso fino a che Zahra è Derek iniziano ad applaudire seguiti dagli altri. Ciò che aspetto da sempre di è realizzato. Il mio momento di gloria viene però rovinato dalla vista dello stesso uomo che mi ha fermato prima. Continua a battere le mani con lentezza e fissarmi intensamente come se volesse godere di ogni secondo in cui può osservarmi.
Vedo una cosa molto strana; Zahra seguendo il mio sguardo nota l'uomo e si mette sull'allerta e irrigidendosi. Richiama anche mio fratello che si volta di scatto osservando nella sua stessa direzione.
Sta succedendo qualcosa, faccio un inchino e scendo dal palco tra gli applausi delle persone. Dopo essermi cambiata in camerino e aver indossato un jeans con una maglietta degli AC DC, esco nel parcheggio, mio fratello mi ha lasciato le chiavi della sua auto dicendomi che lui sarebbe tornato con Zahra. Gli lascio un messaggio nella segreteria telefonica per avvertirlo che sto andando via, dato che non mi risponde, ho bisogno di riposarmi un po' . Lo spiazzo dove ha parcheggiato l'auto è abbastanza lontano ed è illuminato solo da qualche lampione che produce una luce intermittente,sembra che non ci sia nessuno. Tutto tace fino a che un Hammer nero si piazza a un metro da me sgommando e facendomi prendere quasi un infarto, mi domando quale idiota guidi così ; scendono tre uomini grandi come armadi tra i quali anche il misterioso psicopatico di questa sera.
"Lexi" urlano alle mie spalle, mio volto per vedere chi mi ha chiamato e sento una leggera puntura sul collo. Mi gira la testa e sento le palpebre pesanti, delle braccia muscolose mi cingono la vita in modo possessivo e non mi lasciano scivolare a terra. La stretta è piacevole e sgradevole allo stesso tempo, è come se una parte di me la rifiutasse con tutte le sue forze, mentre l'altra vorrebbe restarci per sempre. Forse sto delirando. L'ultima cosa che vedo sono delle scintille blu sulle dita di mio fratello e gli occhi di Zahra diventare rossi come il fuoco; forse è solo frutto della mia immaginazione, ma ormai non ha più importanza perché Morfeo mi accoglie tra le sue braccia.

Alpha's LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora