Le prime luci dell'alba alba illuminano la stanza. Demon dorme accanto a me con solo i pantaloni della tuta.
Ieri quando siamo tornati era molto tardi e lui si è addormentato in camera mia mentre parlavamo. Sembra un bambino quando dorme. La sua espressione fa nascere in me un moto di tenerezza che mi spinge a lasciargli un bacio sulla fronte. Rido perché lui inizia a borbottare qualcosa durante il sonno e si rigira bloccandomi con il suo gigantesco braccio.
Decido di andare a fare una doccia anche se non è proprio un impresa facile liberarsi da questa morsa d'acciaio. Credo che l'essere 15 centimetri più bassa di lui non aiuti molto.
Quando finalmente ci riesco, vado in bagno e mi spoglio infilandomi sotto il getto d'acqua. Da un po' di tempo a questa parte la doccia e diventa una specie di "luogo delle riflessioni ".
Inizio a ripensare a tutto quello che è successo ieri: la mia fuga, l'incontro di un altro branco, Demon che mi trova e mi dice che mi ama e io che gli salto addosso e lo bacio come un allupata. Come mi è venuto in mente di fare una cosa del genere. Ho sempre delle pessime idee quando qualcuno mi dice che mi ama. Io non provo niente per lui eppure quando mi ha detto quello che prova per me ho reagito così. L'unica domanda che mi rimane è:
perché l'ho fatto?
È un uomo molto attraente, ok in realtà è stupendo un po' brusco e maniaco del controllo, ma non è davvero niente male, ma di certo non posso dire di amarlo.
Mentre continuo a rivedere l'immagine di noi due che ci baciamo mi scoppia una forte emicrania tanto da farmi accasciare nella doccia.
È molto strano ricordo il tratto di bosco dove sono stata ieri eppure ero sicura di non esserci mai stata. Il ricordo è vago e confuso e ... non lo so. Il mal di testa se ne va com'è arrivato, lasciandomi solo un po' indebolita e confusa.
Esco dalla doccia e indosso un accappatoio. In camera il lupo psicopatico dorme ancora con la faccia contro il cuscino borbottando parole incomprensibili nel sonno. Prendo ciò che mi serve per vestirmi: biancheria intima bianca e un vestito estivo molto leggero. Mi domando chi abbia scelto questi vestiti, probabilmente Litea, o almeno spero che abbia scelto lei la biancheria intima. Non riesco ad immaginare l'Apha mentre fa shopping in negozi femminili.
Mi tasto il collo cercando la chiave, fortunatamente non l'ho persa. Chiudo la tenda in modo che possa dormire ancora un po' , e scendo sotto nella stanza della madre di Demon. Apro e nulla è cambiato da quando sono stata qui l'ultima volta, a quanto pare sono l'unica a venirci.
Non vedo l'ora di mettere le mani sul pianoforte. La musica è un modo di sfogare le emozioni accumulate e io ne ho provate troppe negli ultimi giorni.
Poggio il pollice sul Do eseguendo una scala veloce per sgranchirmi le dita un po' rigide.
Chissà se in questa stanza ci sono degli spartiti,
Vado verso una piccola libreria in legno chiaro e trovo qualche foglio un po' sparso in giro.
Li poggio ed inizio a suonare; non conosco questa sinfonia, anche se devo ammettere che è bellissima. Leggera, spensierata, ma anche passionale.
"L'ha scritta mi madre quella" dice una voce alle mie spalle che riconosco come quella di Blaez.
È appoggiato alla porta, indossa un jeans e una maglietta larga verde che mette in risalto la carnagione simile a quella della sorella.
"Non la sento da quando ero piccolo" continua sedendosi accanto a me.
"Ti manca molto?" Chiedo un po' curiosa
"Non lo so, avevo solo 3 anni quando è morta e di lei non ricordo molto. Ti può mancare qualcuno che non hai mai conosciuto?" Riflette tra se "Forse mi è mancata la sua figura.
Fortunatamente ho avuto mio padre e i miei fratelli, anche se purtroppo a causa mia sono dovuti crescere troppo in fretta"
Non mi aspettavo che avessero perso la madre così giovani, a quanto pare è una ferita ancora aperta.
"Ti va di raccontarmi qualcos'altro, chiederei a Demon, ma non voglio essere troppo invadente"
Lui guarda le mie mani e poi lo spartito
"Facciamo un patto; tu suonerai per me e io ti racconterò qualche altro aneddoto della mia infanzia."
"Affare fatto" ci striniamo la mano in modo scherzoso. Mi piace passare il mio tempo con questo ragazzo; la sua allegria è coinvolgente.
"Va bene, come ti dicevo i miei fratelli sono cresciuti in fretta, anche perché nostro padre era entrato in una forte depressione dopo la morte di nostra madre. Sai quando un lupo perde la sua compagna rimane solo a vita e se è un Alpha è ancora peggio, quando si perde il propio compagno una parte di noi muore con lui..." lo fermo subito, sono un po' sotto shock:
"Mi stai dicendo che se a me succedesse qualcosa Demon morirebbe?" Chiedo allibita
"Be non sempre, ma non si dura allungo senza il propio compagno specialmente se si è un Alpha"
Ottimo ora si aggiunge anche questa alla mia confusione mentale.
"Nostro padre a stento riusciva ad adempiere ai sui doveri verso il branco, non poteva anche occuparsi di due ragazzini e un bambino.
I miei fratelli mi hanno cresciuto io gli devo tutto. Sono le mi rocce, ho imparato tutto da loro. Sai a volte vorrei assomigliargli di più per essere perfetto come loro per non deluderli, si sono sempre sacrificati per me" i suoi occhi sono leggermente lucidi e la voce trema alla fine
"Sono delle parole sagge per un quindicenne, non credi? Blaez nessuno chiede che tu sia perfetto, nessuno lo è. Demon e Litea ti amano perché sei il loro fratellino un po' pestifero " gli tocco la guancia delicatamente
"Tuo padre..." lascio la domanda in sospeso
"Si lui è ancora vivo anche se non si fa vedere spesso, l'ultima volta che è tornato è stato quando Demon "ti ha portato via contro la tua volontà", diciamo che non ne era esattamente entusiasto del tuo rapimento" ridacchia anche se vedo la sua tristezza lampeggiargli negli occhi profondi.
Inizio a suonare la melodia senza preavviso, lui alza di scatto gli occhi e li fissa sul mio volto e poi sulle mie dita che si muovono agili sul pianoforte a coda nero.
Quando finisco di suonare lui mi guarda con qualcosa di simile all'adozione, anche se non ho fatto nulla di che. La sua dolcezza mi fa quasi arrossire perché so che è reale.
"Come... come si intitola la melodia?" Chiedo
Lui apre la bocca per rispondere, ma al posto suo sento due voci una femminile e l'altra maschile.
"In love with moon's son" Demon e sua sorella sono sulla porta e ci osservano.
"È molto romantico" sorrido guardando lo spartito, lo credo veramente le emozioni che la musica trasmette sono diverse e uniche, ma qui vi si percepisce l'amore.
"Andiamo a fare colazione" dice Demon, ci avviciniamo a loro e Demon mi afferra per la vita lasciandomi un bacio passionale e languido.
"Buongiorno" sorride dolcemente
"Buongiorno anche a te"
"Amo quando suoni" mi sussurra all'orecchio, l'emicrania di stamattina ritorna ancora più forte. Ancora dei flash si susseguono nella mia testa vedo un... un ragazzo... lui mi sussurra le stesse parole di Demon. Non distinguo molto e non riesco a vederlo in volto.
"Hey va tutto bene?" Demon mi sorregge
"Sì, sì sto ... sto bene" anche se mento
"Sicura?"
"Avrò avuto un calo di pressione" dico sperando di convincerlo anche se non credo di essere molto convincente
"Allora che aspettiamo andiamo a mangiare" sorride "sai oggi Adelaide ha fatto i pancake"
"Che bello la cuoca malefica ha fatto i pancake" lui ride alle mie parole
"Andiamo" ci incamminiamo verso la mensa del branco.
Anche se i miei pensieri vanno constante mente a quel ragazzo dei flash.Ciao cari lettori sono la pazza
Vi volevo chiedere se vi è piaciuto il capitolo?In oltre siccome la storia a sempre meno visualizzazioni volevo chiedervi se vi piace ancora.
Se è così per favore pubblicizzatela un po' per favore
Grazie
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Alpha's Luna
WerewolfAlexis ha 17 anni, ama leggere e suonare il pianoforte, la musica le scorre nelle vene e la attrae come un flusso magnetico. Il suo grande talento per la musica la porterà ad incontrare lui. Demon, affascinante e misterioso, abituato a comandare, n...