Ciao vi chiedo di leggere l'angolo autrice (scusate non ve lo chiederei se non fosse importante, vi assicuro che anche io a volte mi scoccio a leggerlo nelle storie su Wattpad)
(La canzone è Demons degli Immagine Dragons, spero vi piaccia ❤️)Esco dell'ufficio di Demon ancora tremante e decido di andare a prendere un bicchiere d'acqua in cucina. La casa è stranamente silenziosa in questo momento, forse la maggior parte del branco è fuori in giardino. Non sono più abituata a tutto questa quieta apparente, ansi mi mette in siggezzione.
Mentre cammino per la casa branco vedo dei bambini correre in giro per i corridoi.
"Cuccioli" loro si girano e si avvicinano saltellando
"Sì Luna?" Chiedono tutti insieme
"Sapete dove posso trovare Litea?" Chiedo speranzosa.
Tutti e tre scuotono la testa e come se nulla fosse tornano a giocare tranquilli.
La mensa è sempre vuota a quest'ora così entro direttamente in cucina. Ormai credo di star iniziando a imparare gli orari di questo posto.
C'è un buon odore, odore di aglio e spezie... mi ricorda il periodo passato in Grecia. Ero abbastanza piccola quando andammo a vivere ad Atene, ma ricordo che la nostra tata, Eudokia, amava cucinare e in casa nostra c'era sempre odore di aglio o zafferano. Una decina di persone sono indaffarate tra i fornelli, per fortuna non la cuoca malefica. Corrono a destra e sinistra, come se avessero paura che se si fermassero qualcuno potrebbe frustarli.
La prima a notarmi è una ragazza dai capelli biondi di 15 anni massimo, davvero molto giovane.
"Buonasera Luna" dice abbassando lo sguardo , anche gli altri si accorgono di me e mi salutano rispettosi lasciando ciò che stavano facendo. La ragazza di prima mi chiede
"La posso aiutare in qualche modo?"
Trovo ancora strano che tutti mi si rivolgano in maniera così formale dopo tutto ho diciassette anni.
"Ti prego dammi del tu, e si volevo un bicchiere d'acqua se è possibile? Tranquilla se è di disturbo posso fare anche da sola" Dico gentilmente sperando che il mio tono la rassicuri dato che continua a torturarsi le mani in modo mervoso
"Certo" prende un bicchiere dalla credenza e dell'acqua dal frigo, la versa e me lo porge. Lo afferro e lo bevo tutto d'un sorso, l'acqua fredda entra in contatto con la mia bocca secca rinfrescandola.
"Posso fare altro per lei?"
"Darmi del tu" ribadisco prontamente.
Qui tutti mi trattano in maniera un po' troppo rispettosa mi danno l'impressione di essere come irraggiungibile.
"Luna non mi sembra il caso, lei ha un ruolo molto più elevato del mio" dice tornando ad abbassare lo sguardo
"Cosa intendi?"
"Beh, vede io sono un Omega" dice con voce tremante come se qualcuno la sentisse potrebbe saltargli a dosso e sbranarla.
"E quindi?" Litea mi aveva accennato qualcosa sulla gerarchia dei lupi, ma credo di non averci fatto realmente caso fino a questo momento. Tutti continuano a nominare lettere dell'alfabeto greco, ma non capisco perchè per loro sia così importante tracciare dei confini.
Me ne aveva parlato quando cercavo di accettare l'esistenza dei licantropi e il fatto che uno di loro mi avesse rapita.
Lei alza finalmente lo sguardo come per chiedermi una spiegazione, ma non saprei davvero cosa dirle.
"Siediti con me" le dico
"Luna, io non posso, dovrei lavorare ..."
"Se non sbaglio tu dovresti obbedire ai miei ordini" dico alzando un sopracciglio, lei impallidisce e ci sediamo su degli sgabelli della cucina mentre gli altri tornano a lavoro. Sembra un po' spaesata e intimorita dalle mie azioni.
"Come ti chiami ?" Le chiedo gentilmente. Voglio davvero capire cosa sta pensando questa ragazza.
"Emma, Luna"
"D'accordo Emma" dico con un sorriso gentile "perché ti credi inferiore rispetto a me?" Trovo assurda questa divisione che non può che generare solo dolore.
Lei mi guarda perplessa come se non sapessi qualcosa di talmente ovvio che persino un cucciolo conoscerebbe.
"Ma Luna lei conosce la gerarchia dei lupi e ..." non la lascio finire
"Emma io non sono un lupo, a me queste cose non interessano, tu sei alla pari di tutti gli altri. E chiunque dica che non è così mandalo da me. "
Nessuno è inferiore a qualcun' altro. Lo dico e lo ribadisco, credo fermamente nelle mie parole.
Lei mi guarda con gli occhi lucidi e di istinto la abbraccio. All'inizio sembra davvero sorpresa, ma poi ricambia anche se le sfugge un gemito di dolore. La guardo perplessa e poi lo vedo.
Un livido molto grande sul suo braccio a la forma di una mano. Ora sono davvero arrabbiata.
"Chi è stato a fartelo?" Chiedo in tono duro, lei indietreggia spaventa sullo sgabello , capisco di aver sbagliato nel momento in cui i suoi occhi tornano impaurito e le chiedo in tono più gentile
"Chi è stato a farti questo livido?"
"Non lo so" dice in un sussurro
"Emma?" La richiamo prendendole il polso
"Non lo so, Luna forse lei non è realmente a conoscenza delle condizioni degli Omega, siamo i più deboli e quindi veniamo presi di mira. Siamo i loro Sacchi da box, quelli su cui si scarica lo stress" alza leggermente la voce, e quando lo capisce mi guarda di sottecchi con lo sguardo di qualcuno che si aspetta di ricevere solo violenza e mette una mano davanti alla bocca. Io le sorrido, non sono come loro.
"Mi dispiace farò di tutto per aiutare te e gli altri" dico
"Luna perché ..." viene bruscamente interrotta da una voce che conosco troppo bene
"Omega che stai facendo lì seduta a poltrire? Dovresti svolgere il tuo compito non bighellonare tutta la giornata" lei scatta in piedi sentendo le parole della cuoca malefica. Passa il suo sguardo su di me e poi di nuovo sulla povera ragazza
"Forza che stai aspettando che anche l'Alpha veda quanto sei inutile, non è bastata la Luna? Che figura vuoi farmi fare?"
È la cuoca malefica, tutti si voltano, si sente un folto mormorio e le urla dì Adelaide , mi sto veramente stufando di lei.
Forse è una mia impressione, ma ogni volta che entra nella stanza si sente una risata malefica e c'è una folata di vento gelido, indossa un capello a punta nero e poi è sempre accompagnata da delle scimmie volanti ai suoi ordini... ok, d'accordo non è proprio vero, ma lei rimane sempre una strega.
"Basta!" Dico con voce convinta alzando una mano. Stranamente tutto tace
"Cuoca mal... Adelaide, sono stata io a dire ad Emma di sedersi con me, la responsabilità è mia e lo è quindi appartiene a me il tuo rimprovero. Hai qualcos'altro da aggiungere?" La fisso dritta negli occhi e anche lei non cede
"Forza sono curiosa quali altri appellativi userai contro di me" la sto sfidando, lei scuote la testa e digrigna i denti
"niente altro presumo?"
"No, non ho nient altro da dire. Mi perdoni"
"Ottimo, la prossima volta rivolgiti in maniera più cortese con i tuoi collaboratori per piacere" dico seria sperando che lo faccia veramente
"Sì Luna"
Delle forti e calde braccia mi avvolgono la vita è mi viene depositato un bacio sul collo.
"Buonasera Alpha " dicono in coro
"Allora non ti sei dimenticato di me" gli sussurro poggiando la mia mano sul suo collo e girando il viso per baciargli la mascella, anche se non se lo merita .
"Mai" mi mordicchia il lobo dell'orecchio "Se volete scusarci io e la mia compagna vi lasciamo al vostro lavoro" mi prende la mano e ci dirigiamo alla porta, lui si gira sull'uscio
" spero che abbiate capito che un suo ordine equivale ad un mio ordine" annuiscono spaventati e dopo di che usciamo dalla stanza.
Andiamo sul portico per prendere un po' d'aria, dal tramonto alla luna rossa ci sono poche ore ed il branco non la smette di festeggiare dall'alba. L'umidità nell'aria si è ridotta e ora un venticello leggero, porta freschezza e un dolce odore di bosco.
"Da quanto stavi ascoltando?" Chiedo sedendomi di fronte a lui, sul morbido cuscino del divano in vimini.
"Da un po' " risponde tranquillo
"Cosa hai sentito? "
Mi sorride e si sporge per lasciarmi un bacio sulla mano.
"Ho sentito che sei diventata una vera Luna . Sul serio hai difeso chi non poteva farlo da solo e non ti sei fatta mettere i piedi in testa, neanche da Adelaide" leggo la fierezza nei suoi occhi, oltre che nelle sue parole
"La cuoca malefica " lo rimbecco io
Scoppia in una risata favolosa, quel tipo di risata che ti sorprende per la sua sincerità.
"Neanche dalla cuoca malefica " ripete le mie parole. Quando il silenzio, rotto solo da rumori lontani si fa insopportabile decido di parlare
"Perché sei scappato poco fa?" Chiedo non sopportando più il silenzio.
Lui sbuffa e guarda altrove, non sopporto essere ignorata.
"Demon" dico "mi vuoi rispondere"
"Dovevo parlare con qualcuno ok?" Dice esasperato "e poi non sono affari tuoi dove io vada o con chi io sia" stavolta alza la voce, sono convinta che oltre hai problemi con il controllo della rabbia, abbia anche degli sbalzi di umore. Mi ritraggo leggermente, lui sembra accorgersene e pentirsene subito.
Mi alzo e faccio per andare via quando mi blocca il polso con entrambe le mani.
"Lexi scusami non volevo prendermela con te"
"Lascia stare" rispondo tranquilla come se niente fosse, anche se dentro mi ribolle molta rabbia.
"Per favore..." lo interrompo, non voglio fare scenate, ora non ne ho davvero la forza, magari più tardi...
"Demon io non voglio essere invadente nei tuoi confronti, ma dato che dici di amarmi credevo che avresti avuto una reazione diversa vedendomi terrorizzata " scrollò le spalle e tento di andarmene, ma lui mi trattiene senza farmi male
"Perdonami" sussurra baciando la mia mano
"Lasciami Demon"
"Perdonami"
"Non ho nulla da perdonarti non hai nessun tipo di obbligo nei miei confronti " dopo tutto non stiamo insieme lui è solo il mio rapitore. Nei suoi occhi rossi vedo una piccola scintilla di delusione alle mie parole.
"Tu sei la cosa più importante del mondo per me " ora mi guarda adorante. I raggi del sole che tramonta gli si infrangono sugli zigomi alti.
"Ho bisogno di pensare, non so cosa mi stia succedendo, non so perché vedo sempre lo stesso ragazzo, non so chi lui sia per me." A quel punto mi lascia andare
"Domani parlerai con il compagno di mia sorella forse lui ti può aiutare." Sembrava più un ordine, chissà se lui mi potrà schiarire le idee.Poche ore dopo la luna rossa è al culmine e il branco di trasforma correndo per i boschi. Io e i pochi rimasti umani per lo più compagni o cuccioli ancora tropo piccoli li seguiamo con comodo a piedi. La notte è frasca e bellissima cosa la potrebbe rovinare? Per il momento voglio godermi la serata senza pensare ai miei problemi.
Demon
Corriamo tra gli alberi velocemente ululando alla Madre Luna. La nostra forma animale questa notte è più forte, quasi incontrollabile in un certo senso. Il branco ora è in una grande radura e presto ci raggiungeranno la mia compagna e gli altri in forma umana con i cuccioli. Cosa potrebbe andare storto ?
Perché ho detto quella frase. Delle grida sicuramente dei cuccioli riecheggiano nel bosco.
Alzo il muso e iniziò a correre seguito dagli altri. Ci mettiamo meno di due minuti ad arrivare, ma ciò che mi si presenta davanti mi fa rabbrividire dalla paura e dallo shock.Alexis
Lupi, siamo circondati da lupi, ma non appartengo al branco ne sono certa. Ci ringhiano contro. Con me ci sono una quindicina di cuccioli molto piccoli e altri quattro compagni umani. Il compagno di Litea non è con noi, anche se in questo momento ci farebbe comodo.
Uno dei lupi balza in avanti verso una bambina di non più di sette anni. Non capisco perché ci stiano attaccando. Siamo ancora nel nostro territorio e non li abbiamo infastiditi. Qualcosa deve averli fatti scattare, ma cosa?
Quando uno di loro ulula gli altri prendono di mira uno di noi. Siamo accerchiati. Sono troppi, davvero troppi.
Vedo una delle altre compagne essere attaccata e morsa la fianco. Le altre cercano di allontanarli dai più piccoli.
I bambini si raggruppano tra loro per proteggersi a vicenda, riuscendoci più o meno.
La stessa bambina che stava per essere attaccata è staccata dal gruppo ed un lupo grigio le va incontro ringhiando con le fauci aperte. Lei inizia a piangere e cammina all'indietro finché non viene bloccata da un albero.
Lo sguardo del lupo si fissa nei miei occhi solo per un attimo e vi vedo la crudeltà.
A qual punto non so più cosa accade è come se scoprissi una parte nuova di me, una parte di me che non conoscevo, una parte di me che mi completa.
Sento una strana forza, una forza che mi fa sentire invincibile. Tra le mie mani iniziano a formarsi piccole scintille blu è qualcosa di straordinario. Quando il lupo sta per attaccare, urlo, urlo con tutto il fiato che ho in corpo e le scintille aumento e si diffondono attorno a tutta la radura. È straordinario e impossibili allo stesso tempo. I licantropi avversari cadono a terra svenuti. Solo a quel punto mi rendo conto che il lupo nero di Demon mi osserva da lontano con i suoi occhi attenti e imperdibili
. O almeno credo anche perché tutto inizia a girare quando comprendo che quello che ho appena fatto. Solo allora Morfeo mi accoglie nelle sue braccia per portarmi lontano...Ciao lettori sono la pazza, come va ?
Lo so che vi ho fatto aspettare un po', ma il capitolo è abbastanza lungo.
Che ne pensate?
Vi è piaciuto?
Avete qualche suggerimento per me?
Qualche domanda sui personaggi?
Per favore votate e commentate, sul serio adoro interagire con i miei lettori.In oltre che ne dite se facciamo un intervista ai nostri personaggi?
Vi piacerebbe?
Scegliete voi le domande.La canzone all'inizio del capitolo si riferisce ai demoni che si nascondono in Alexis, essi a quanto abbiamo scoperto sono una parte di lei.
Un ultimo favore:
La storia non ha molte visualizzazioni quindi volevo chiedere a voi lettori ( se la storia vi piace) di pubblicizzarla un po'.Un ultimo ringraziamento a tutti quelli che continuano a sostenermi (voi sapete chi siete) con i loro commenti e apprezzamenti.
A tutti voi lettori grazie la mia storia è solo un idea che grazie al vostro sostegno sta diventando una storia.Un bacio la pazza 😘
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Alpha's Luna
WerewolfAlexis ha 17 anni, ama leggere e suonare il pianoforte, la musica le scorre nelle vene e la attrae come un flusso magnetico. Il suo grande talento per la musica la porterà ad incontrare lui. Demon, affascinante e misterioso, abituato a comandare, n...