Il giorno che preferisco di più?
Il mio compleanno ovviamente!
Il mio 16 compleanno; cavolo da oggi potrò trovare la mi mate.
Sono entusiasta e euforico.
Cambierò per lei: appena la troverò smetterò di provarci con le altre ragazze, di pensare alle altre ragazze. Per me esisterà solo lei, sarà il mio centro di gravità, il mio universo, il mio tutto.
Io sarò suo e lei sarà mia.
La immagino alta e formosa, di una bellezza incredibile, dai lunghi capelli ramati e occhi del colore dell'oro fuso.
Credo che la Madre Luna mi accontenterà, o almeno spero non si può mai sapere. Basta pensare ai miei fratelli che hanno trovato i loro compagni in un metafata e una strega, se a me andrà bene sarà un licantropo o al massimo un umana.
Mi alzo dal letto con velocità, la stanza è buglia a causa delle tende che offuscano la luce che entra dalle grandi finestre .
Fortunatamente ho il mio lupo ad aiutarmi.
Infilo un paio di scarpe di tela rossa,dopo essermi vestito, ed esco scompigliando i capelli con la mano dove si nota a stento una leggera cicatrice .
Ormai è guarita; noi figli della luna amiamo le risse quindi la Dea ci ha voluto fare questo dono.
Mentre cammino nei corridoi mi sento il Re del mondo, tutti mi salutano facendomi i loro migliori auguri e piegando il capo.
Questo è l'unico giorno in cui mi lasciano fare ciò che voglio.
Mia sorella Litea è infondo alle scale ad aspettarmi con pazienza, ha un sorriso smagliante stampato in faccia. Il suo compagno le e alle spalle, ogni tanto mette i brividi, ma oggi sembra meno strano del solito.
Litea mi abbracci calorosamente tenendomi stretto, anche io la avvolgo tra le mie braccia
"Blaez" singhiozza...
Aspetta singhiozza?
La allontano per poterla guardare in volto, lacrime calde e salate le solcano le guance.
"Che succede?" Chiedo in ansia, anche il mezzo sangue si avvicina di qualche passo.
"Il mio fratellino è diventato un uomo" singhiozza stringendosi al mio petto.
"Sorella ..."
"Lei doveva essere qui a vedere chi sei diventato."
Già mia madre doveva essere qui, prima o poi avremo anche noi la nostra vendetta.
Le lascio un bacio delicato in fronte. Il suo profumo è sempre lo stesso da quando ne ho memoria, era lo stesso che usava la mamma.
Lei si stacca e asciuga con velocità le guance umide.
Il suo compagno mi porge la mano e la stringo volentieri. È difficile comprendere ciò che gli passa per la testa, ma la sua specie non ama molto i contatti fisici con troppe persone.
"Vai di la noi ti raggiungiamo, Demon e Alexis sono nella sala da pranzo privata.
È una sala decisamente più piccola di quella che usa il branco, viene usata nelle occasioni importanti e solo da alcuni membri.
Mentre cammino i miei sensi sono allerta, non è facile trovare subito il propio compagno, molti lupi aspettano per anni.
Non lo so forse potrei essere fortunato, anche perché il mio lupo sente una strana sensazione.
Solo sull'uscio della porta e da dentro provengono delle voci di due persone , intente ad una accesa discussione.
"Tu continui a mentirmi!" La prima voce risuona anche in corridoio, Lexy senza dubbio.
Chissà cosa ha combinato mio Demon?
Lei mi piace molto, certo tutte quelle visioni strane da strega e il fatto che fosse amica di una vampira, non sono propio il massimo.
Però ha voluto passare del tempo con me, non per fare colpo sul suo compagno, ma perché voleva. Ha voluto conoscermi nonostante la brutta figura nel bosco.
"Neanche io so tutta la verità" dice
Sento uno sbuffo e dei passi leggeri, mi piego e fingo di allacciare i i lacci delle scarpe.
"Blaez" urla felice allacciandomi le braccia al collo
"Buon compleanno lupetto " le sue labbra si piano sulla mia guancia. All'Alpha non piacerà, quindi è una ragione in più per farlo.
Le indico anche l'altra guancia e mi viene donato un altro bacio, poi il naso, la fronte, il mento ed infine le labbra. Ormai è diventato un amica per me e una compagna di scherzi.
Chiudo gli occhi aspettando un bacio che però non arriva.
Una pacca poco delicata sulla testa ovviamente non poteva mancare neanche oggi.
Mi fratello mi guarda male mentre la sua compagna è a testa sotto sulla sua spalla, sta capitando spesso di recente, penso con un liev ghigno.
"Ti diverti è?" La sua espressione è impagabile
"Sei fortunato che è il tuo compleanno domani penseremo a qualcosa per sistemarti" mi fa cenno con la testa di entrare
"Lascialo in pace Demon, stavamo solo scherzando"
La sala è stata decorata con dei fiori freschi e colorati che emanano un profumo intenso. Dei pota candela accesi sono sparsi in giro, e fanno luce con le finestre dalle tende spalancate.
Si sono dati da fare in cucina: pancake, bacon, uova, plum-cake, frutta, salsicce, pane tostato con burro, muffin.
Cavolo ho una fame!
Mi giro e dietro di me trovo la mia famiglia.
Davvero tutti, non mi aspettavo che mi padre venisse.
"Papà" dico abbracciandolo, lui mi da delle pacche affettuose "come mai sei qui?"
"Non mi sarei mai perso l'anniversario della tua nascita"
Se avessi anche la mia metà tutto sarebbe perfetto. La vizierei e le rimarrei accanto qualunque cosa accadesse.
***
Oggi è stato un giorno magnifico. Dopo la colazione, tutto il branco di è riunito per la caccia, correre sotto forma di lupo con il vento tiepido tra la pelliccia; catturare le proprie prede dopo un inseguimento.
La mia nuova cognata e mia sorella hanno organizzato una specie di festa con tutto il branco.
Sono in camera mia a cambiarmi. Jeans neri e maglia di un rosso intenso, diciamo che gli altri vestiti si erano disintegrati nella fretta della trasformazione.
Sento bussare alla porta e vado ad aprire.
Mio padre e sul uscio con una scatola in mano, è di velluto nero grande quanto un palmo. Gli faccio cenno di entrare.
Non abbiamo mai avuto un grande rapporto, un tempo lo odiavo per questo, ma so che non è colpa sua.
"Sono orgoglioso di te" i suoi occhi si rabbuiano " mi sono perso tante cose, ero distrutto e vi ho abbandonato, non riuscivo a ..."
La sua voce è spezzata dal dolore, e ferisce pure me.
"Hai altro da dire ?"
Mi guarda con affetto, lo stesso che ho cercato per così tanto tempo.
" mi dispiace tanto Blaez" mi porge la scatola
La apro e dentro c'è un orologio; credevo che lo si tramandasse solo hai primo geniti o qualcosa del genere. Lo guardò interrogativo.
"Apparteneva al padre di tua madre. Volevo che lo avessi tu per ricordarti di lei. Eri troppo piccolo quando se ne andata e spero che questo ti aiuti a ricordare. Ti amava moltissimo"
Queste parole mi spezzano il cuore e una lacrima scivola fuori dal mio controllo
"Grazie" dico per poi abbracciarlo di nuovo
"Ti voglio bene " dice mio padre
"Anche io" rispondo con sincerità
***
Scendo di sotto e trovo tutto il branco sparso nel prato, le ragazze si sono impegnate davvero.
Nessuno è stato escluso neanche gli Omega, sono insignificanti e deboli, ma i branchi sono fatti così.
Un profumo ci cioccolato e cocco mi invade le narici. È il più buon odore che abbia mai sentito. Credo di sapere cosa significa.
Seguo l'odore ignorando le persone che mi chiamano.
"Fratello" neanche Demon mi ferma
Continuo dritto finché non vedo una bellissima figura girata di spalle.
Ha i capelli rossi scuro, non è molto alta per essere un licantropo, è della misura perfetta.
Si gira lentamente. Sul suo volto sono posate piccole lentiggini chiare. Ha un nasino piccolo e delle labbra carnose. Gli occhi socchiusi sono incorniciati da ciglia lunghe e sottili.
È bellissima, mi avvicino con lentezza, lei non sembra essersi accorta di me, le sfiorò il braccio e provo mille scosse elettriche pervadermi il corpo, non ho mai provato niente di simile.
Alza i suoi occhi su di me;
Azzurri
Cazzo!
È un Omega!Anche lei è scioccata, se non ha ancora l'età lo avrà di certo intuito.
Un Omega! Un Omega! Una cazzo di Omega!
"Come ti chiami?" Le chiedo con gentilezza, devo mantenere la calma
"Emma Martel" ha un bel nome
"Io Blaez Lavoie, rifiuto te Emma Martel come mia compagna..."
Una mano mi tappa la bocca prima che io riesca a completare la frase di rito del rifiuto.
Mi giro e non sono abbastanza convinto che Demon debba imparare a farsi i cavoli suoi.
"Non prendere decisioni affrettate se lei accetta non si torna più indietro, ricordalo."
La ragazza davanti a me ha gli occhi lucidi, ma il suo volto non tradisce nessuna emozione
"Io Emma Martel, rifiuto te Blaez ..."
"Emma taci" Lexy parla con calma glaciale, ma lei continua
"Stai zitta!" Questa volta e mio fratello usando il tono da Alpha a darle l'ordine.
Lei gli lancia uno sguardo infuocato, poi guarda me.
Ma il suo sguardo stavolta trasmette odio.
Sì gira e se ne va via.
Lei va via da me.
STAI LEGGENDO
Alpha's Luna
WerewolfAlexis ha 17 anni, ama leggere e suonare il pianoforte, la musica le scorre nelle vene e la attrae come un flusso magnetico. Il suo grande talento per la musica la porterà ad incontrare lui. Demon, affascinante e misterioso, abituato a comandare, n...