Valar Morghulis

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"Teleryn ti prego ci esercitiamo da ore e non siamo arrivati ancora a niente" dico esasperata portando le ginocchia al petto
"Alexis sei diventata una pianista la prima volta che hai toccato un tasto?" Chiede, spesso mi scandalizzo della sua saggezza è così giovane...
"No certo che no" sospiro pesantemente sono solo le prime luci dell'alba e i raggi di Sole crescono lenti sul l'orizzonte, a quanto pare questo dovrebbe aiutarmi a incanalare i miei poteri.
Già, non era nei miei piani essere buttata giù dal letto alle 4:30 del mattino da una mezza fata/ Insegante di magia improvvisato
"Riprova" dice "chiudo gli occhi e immagina la candela nella tua mente"
Annuisco e immagino la candela che ho davanti, dopo 35 minuti che cerco di accenderla a forza di fissarla la conosco a memoria.
"E ora immaginala accesa"
Tento di immaginare il piccolo pezzo di c'era che arde, ma niente
"Immagina la luce e il calore del fuoco, libera la mente da ciò che ti affligge. Pensa che esistiate solo tu e la candela, nessun altro. Accendi la candela Alexis"
Riuscire a svuotare la mia mente non è un impresa facile, specialmente con tutto quello che è successo nelle ultime settimane.
Però credo di avere un idea; inizio a pensare alla musica, mi concentro solo sul suono, mi ritorna in mente una delle tante sinfonie che ho imparato negli anni.
Ora tutto è vuoi e vuoto, solo la candela e la musica illuminano questa oscurità.
Apro gli occhi e non posso credere di esserci riuscita.
La fiamma arde tenue sulla cera, danzando veloce al ritmo della brezza mattutina.
Teleryn sembra davvero soddisfatto del risultato.
"Non male" afferma
Detto da uno come lui è come ricevere gli applausi della Scala. Non si lascia mai andare a smancerie o parole di troppo, e questo lo apprezzo molto spesso.
"Per oggi abbiamo finito, vai a riposare, ti aiuterà"
Si congeda con un cenno del capo e torna dentro la Casabranco. Credo che Demon dorma ancora, come quasi tutti a quest'ora. I lupi a quanto pare non sono mattinieri.
È troppo tempo che non suono e la chiave della stanza la ho sempre io appesa al collo. Ormai ho imparato la strada a per arrivarci . Con tutti i corridoi che ci sono non è stato facile. Ormai l'alba filtra dalla finestra illuminando la metà destra della stanza. Non so ancora cosa suonare, non voglio usare uno spartito. Mi siedo sullo sgabello, tutto tace attorno a me.
Premo il primo tasto che mi viene in mente, e ora credo di sapere cosa suonare. Adoro questa canzone.
Una forte fitta alla tempia mi colpisce, succede sempre, so cosa significa.

"Non capisco come ti possa piacere quella roba, e tra parentesi io non sbrillucicco al Sole" dice il ragazzo seduto sulla poltrona in pelle bianca.
"Cosa c'è ti fa paura Jacob, vampiro?"
Si alza e con una velocità eccezionale si siede dietro di me sullo sgabello, io nostri corpi aderiscono alla perfezione,mette le sue mani fredde sui miei fianchi tenendomi stretta.
"Min våren, ormai lo dovresti sapere che non ho paura di nessuno" la sua lingua lambisce il mio collo lungo i segni dei morsi regalandomi un piacevole calore.
"Solo gli stupidi non hanno paura" affermo, sposto le mani dal pianoforte e le intreccio alle sue.
"Non tutti gli stupidi possono morire" dice riprendendo la sua dolce tortura sul mio collo.
"Valar Morghulis " affermo distratta dalle sue attenzioni, le mie mani scivolano lentamente verso le sue gambe muscolose .
"Ora citi "Il Trono di Spade" per far valere le tue ragioni" mi volto appena verso di lui e gli lascio un bacio a fior di labbra.
"Devo pur batterti in qualche modo Arian, hai più o meno 1000 anni di esperienza in tutto più di me" rispondo sorridendo, anche lui risponde al sorriso lasciando intravedere i canini leggermente allungati. Un tempo mi facevano impressione invece ora non mi dispiacciono.
"Touché" dice , per poi farmi piegare di nuovo il collo verso di lui " se non fosse che noi non siamo umani, o almeno tu non lo sarai ancora per molto." Sento la sua bocca sorridere sul mio collo e i suoi denti affondare nella mia carne.
Mi abbandono alle sensazioni e l'unica cosa a cui riesco a pensare e a quando lo amo.

Vengo riportata bruscamente alla realtà. Finalmente il ragazzo ha un nome: Arian
Cosa eravamo è ancora da capire, come posso non ricordare di qualcuno che amo?
È molto strano. Non voglio parlarne con Demon, non reagisce bene quando c'è di mezzo lui.
Credo di aver bisogno di riposarmi un po'.
Demon sarà già in giro a cercarmi, ma ho davvero bisogno di pensare.

Zahra
"Fammi capirebbe bene..." dice ironico " sono partito per due mesi, due miseri mesi per ordine di Görran, non di certo per una vacanza. E ti ho affidato un unico compito, ovvero di proteggere l'amore delle mi vita affinché non le succedesse nulla, tu non sei riuscita ad assolverlo. In oltre Alexis è in mano a dei cani bastardi da oltre un mese.
Dimmi sorella ho dimenticato qualcosa?" Chiede con ironia. Fremiti di rabbia gli scuotono il corpo con inaudita violenza, in questo momento sarebbe in grado di sterminare un esercito.
"Mi dispiace, non volevo che lo scoprissi, pensavo di poter risolvere tutto. Poi non possiamo attaccarli rischieremmo di scatenare una guerra" dico, non ho il coraggio di guardarlo negli occhi. Non è mai stato in grado di controllare la rabbia, non ha mai fatto del male a me o a Lexi, ma nel corso dei secoli ci sono state volte in cui ha sterminato interi villaggi per un torto ricevuto.
"Vado a riprenderla"
"Sei impazzito" gli urlo "ti farai ammazzare, sono molto in quel branco. Non puoi andare lì e attaccare il loro Alpha e la loro Luna..."
"Non osare chiamarla così" in un impeto di rabbia fa volare una sedia una delle sedie contro il muro mandandola in frantumi.
"Perdonami, hai ragione; lei è una di noi non di loro. Ma Arian dobbiamo limitare le perdite.  Attiriamoli nel bosco, si separeranno, Derek dice che gli incantesimi che li proteggevano si stanno indebolendo e sua nonna sarà qui tra poco. Alexis avrà solo qualche guardia protezione, ma questo non sarà un problema. La prenderemo e scioglierai il soggiogamento" dico sperando di riuscire a calmarlo.
"Non posso lasciarla con loro." Urla con rabbia, un fuoco gli arde dentro.
"24 ore e Alexis sarà di nuovo tra le tue braccia. 24 ore Arian, solo 24 ore. "
"Se l'ha anche se solo sfiorata scuoierò vivi tutti quelli che ama davanti ai suoi occhi e poi a lui farò toccare la stessa sorte, e infine solo a quel punto riceverà il vero castigo "
Annuisco convinta della veridicità delle sue parole.
Mi manca avere la mia migliore amica, all'inizio non andavamo d'accordo, le uniche volte che ci parlavamo era per accontentare Arian.
Lei era la ragazza che mi stava rubando mio fratello... e alla fine è diventata un sorella.

Derek
Mia nonna si è accomodata sul divano con il grimorio  di famiglia.
"Dovevo venire qui prima lo sapevo"
"Nonna mi dispiace..."
"Lo hai già detto, abbiamo sbagliato a lasciarla a te" dice con rassegnazione "prima le hai permesso di frequentare un vampiro, e poi hai permesso a un licantropo di rapirla. Sarei dovuta venire prima " squire la testa.
"Concentrati ragazzo, dobbiamo far cadere quel l'incantesimo "
Il mio telefono vibra:
"Arian è qui e sa tutto. Abbiamo 24 ore"
"Che cosa aspetti nipote?" Mi nonna mi riporta alla realtà, annuisco e mi siedo accanto a lei.
Questa sarà una lunga notte ...

Per chi volesse partecipare al concorso che ho indetto me lo scriva sul capito Concorso

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