You arrive... and save me?(season 3)

Capitolo 66PARTE 1

"Lo Sfogo di Serena/Elena"

(Pov. Serena)

Ho fatto pace con il mio ragazzo ma però ora voglio comunque sfogarmi con mamma, per capire se ho fatto bene a perdonarlo subito oppure no.

scendo di sotto ed eccola lì a leggere una rivista.

io: Mamma.
Martina: ciao figliola.
Io: hai tempo per me?
Martina: per te e i tuoi fratelli ho sempre tempo... che succede?
Io: dovrei parlarti di una cosa molto importante.
Martina: va bene.
Io: andiamo in camera mia?
Martina: preferisci fare una passeggiata?
Io: si meglio.
Martina: allora andiamo.

Usciamo e ci incamminiamo verso il parco.

Martina: che succede?
Io: ho bisogno di parlare con te perché tu sai forse capirmi.
Martina: mi sto spaventando onestamente.
Io: non serve spaventarsi non è una cosa gravissima.
Martina: ma nemmeno bellissima vero?
Io: esatto è una via di mezzo diciamo.
Martina: mm okay.

Ci sediamo su una panchina.

Martina: sai che alla tua mamma puoi raccontare tutto.
io: appunto per questo.
Martina: che succede?
Io: ti ricordi che una settimana fa ero strana?
Martina: si mi ricordo eri anche molto giù di morale e ti sentivo piangere.
Io: mi sentivi piangere e non hai fatto nulla?
Martina: no sapevo che stavi male ma volevi esser lasciata sola te lo si leggeva in faccia.
Io: ah ora però voglio spiegarti il motivo per cui piangevo.
Martina: va bene.
io: si tratta di Samuele il mio ragazzo.
Martina: che ti ha fatto?
Io: quella settimana non mi degnava di uno sguardo diciamo che quando è arrivata a scuola la nuova allieva ovvero Samantha lui mi ha trascurato mi ha messo da parte e stava molto con questa Samantha si vedeva che avevano un legame molto forte e mi sono sentita davvero messa da parte.
Martina: e lui lo ha saputo che stavi male?
Io: gli ho fatto capire che c'era qualcosa che non andava.
Martina: ma ora lui ti ha spiegato chi è Samantha?
Io: si poi alla fine mi ha detto che è la loro migliore amica dell'orfanotrofio.
Martina: ah okay.
Io: però stavo malissimo sembrava che lei volesse portarlo via ma non solo lui anche Marco il ragazzo di Elena.
Martina: avete sofferto entrambe.
Io: avevamo pensato che ci volessero lasciare e che questa Samantha voleva entrambi.
Martina: ma non era così vero?
Io: esatto.
Martina: ma ti turba qualcosa?
Io: si diciamo che poi mi ha spiegato e l'ho perdonato.
Martina: e quindi?
Io: quindi secondo te mamma ho fatto davvero bene a perdonarlo e dimenticare l'accaduto?
Martina: dipende io sinceramente non posso dirti se hai fatto bene oppure no, però posso dirti che mai dimenticare quello che i ragazzi o uomini ci fanno.
Io: quindi è successo pure a te con papà?
Martina: certo come ogni coppia fidanzata o sposata capita.
Io: e l'hai perdonato e hai dimenticato tutto?
Martina: diciamo che il motto sarebbe "Perdonare ma non dimenticare"
Io: quindi ho fatto bene a perdonare ma non a dimenticare?
Martina: perché se noi perdoniamo e dimentichiamo finiamo per farci prendere in giro, per farci ferire di nuovo e continuiamo a soffrire invece si dobbiamo perdonare dipende dai casi però non dobbiamo sempre dimenticare, non si sa mai.
Io: grazie forse dovevo venirti a parlare una settimana fa.
Martina: già... prego... ma hai fatto una settimana a stare male?
Io: si.
Martina: e non me l'hai voluto dire?
Io: no... mi dispiace.
Martina: non devi dispiacerti.
Io: sai ho fatto bene a sfogarmi con te.
Martina: lo sai che potrai sempre sfogarti.
Io: lo Sfogo di Serena.... Che brutta cosa.

Martina: non è brutta come cosa anzi meglio hai tirato fuori quello che avevi dentro e volevi anche un parere da chi ci è passato più volte.
Io: si però "Lo Sfogo Serena" ??
Martina: si quando avrai "Lo sfogo Serena" io sarò lì per ascoltare e aiutarti.
io: davvero?
Martina: si davvero sono tua madre ma posso anche esser la tua migliore amica.
Io: woow.
Martina: quando sarai grande e avrai dei figli capirai e dirai anche tu questa frase.
io: dici?
Martina: si mia madre me lo disse anche me che lei è mi madre ma è anche la mia migliore amica ed in effetti aveva ragione io se avevo un problema che non riuscivo a parlare con le mie migliori amiche andavo da lei e mi sfogavo con lei perché sapevo che lei c'era sempre.
Io: e tu ci sarai sempre per me?
Martina: certo SEMPRE.
Io: d'accordo.
Martina: se litigherai con la tua migliore amica ricorda che io ci sono per "Lo Sfogo Serena"
Io: va bene non lo scorderò.
Martina: va bene.
io: ti voglio bene mamma, te l'ho dico così poco che forse dovrei dirtelo di più.

Martina: anche se non lo dici spesso me lo dimostri ed è importante anche dimostrarlo è facile dirlo e non dimostrarlo, è più difficile dimostrarlo che dirlo quindi tu lo dimostri e a volte lo dici anche quindi mi va bene così.
Io: beh ti voglio bene mamma.
Martina: ti voglio bene figlia mia.

mi avvicino a lei e ci abbracciamo, adoro i suoi abbracci, hanno un non so che di speciale, anche se sono gli abbracci di mia madre, però so che lei ci sarà sempre per me e questo mi tranquillizza e molto direi.

Io: mi serviva proprio anche un tuo abbraccio.
Martina: quando avrai bisogno dei miei abbracci vieni che ti abbraccio.
Io: va bene.

Lei si che è una mamma davvero speciale e io sono stra fortunata ad averla come mamma.... Lei è speciale, non potrò mai smettere di volergli bene... come non smetterò di voler bene a papà.

Entrambi sono le mie ancore quando so che morirò loro saranno sempre lì a sostenermi e non farmi andare fino in fondo al mare e morire.

(Pov. Elena)

Ho bisogno di sfogarmi ma non posso farlo con la mia migliore amica, nemmeno con il mio ragazzo, ho bisogno di sfogarmi ma farlo con mia mamma... ho bisogno di lei.

La chiamo urlando "Mamma"

Eccola precipitarsi in camera mia.

Lodovica: che succede?
Io: ho bisogno di parlarti.
Lodovica: d'accordo.
io: ma se non hai tempo non fa nulla.
Lodovica: ho sempre tempo per le mie figlie.
Io: davvero?
Lodovica: sii.
Io: va bene. Siediti qui che ti parlo.
Lodovica: va bene.

Eccola sedersi accanto a me ovviamente ha chiuso la porta.

Io: ti ricordi che settimana fa ero triste tutta la settimana?
Lodovica: si mi ricordo eccome.
Io: ecco è giusto che tu lo sappia cos'avevo.
Lodovica: è da preoccuparsi?
Io: ora che è passato no.
Lodovica: mm okay dimmi.
Io: vedi settimana scorsa è arrivata Samantha nella nostra scuola e stava molto tempo con il mio ragazzo e il ragazzo di Sere... e il mio ragazzo mi ha messo da parte e passava molto tempo con Samantha e si vedeva che era un rapporto troppo stretto per conoscersi solo da un giorno.... E quindi io ci ho sofferto.
Lodovica: e non me ne hai parlato prima come mai?
Io: non volevo caricarti di un altro problema hai già i tuoi.
Lodovica: sono tu madre anche se mi carichi anche dei tuoi problemi non fa nulla.
Io: lo so... infatti ho nascosto a te e a papà che piangevo.
Lodovica: io sapevo che piangevi a esser sincera.
Io: davvero?

Lodovica: si però non volevo esser appiccicosa magari mi avresti trattata male.
Io: non ti avrei trattato male ti avrei detto "voglio stare sola"
Lodovica: non fa nulla ora l'importante che me l'hai detto.
Io: si però ho fatto bene a perdonarlo?
Lodovica: ah ma allora alla fine ti ha detto chi era Samantha?
Io: si quindi ho fatto bene o no?
Lodovica: dipende cosa ha fatto.
io: mamma mi ha trascurato per un'altra ragazza.
Lodovica: ah si in parte hai fatto bene ma vero che non hai dimenticato che ti ha trascurato?
Io: sto cominciando a dimenticare pian pianino.
Lodovica: non devi figlia mia.
Io: ma anche a te è successo con papà?
Lodovica: si anche con la persona prima di papà ovvero anche quando avevo la tua età.
Io: ah.
Lodovica: amore di mamma lo sai che se hai bisogno io ci sono sempre.
Io: davvero?
Lodovica: si.
Io: che sciocca ti ho chiamato per lo Sfogo Elena tu avrai avuto da fare.
Lodovica: Lo Sfogo Elena?
Io: si l'ho chiamato così.
Lodovica: allora mettiamo così quando avrai "Lo Sfogo Elena" e non sai da chi andare vieni pure che io ci sono e ci sarò sempre per te sono tua madre.
Io: grazie mamma.
Lodovica: prego tesoro.
Io: ti voglio bene mamma.
Lodovica: te ne voglio pure io.

Mi avvicino e l'abbraccio d'istinto e lei contraccambia l'abbraccio... mi fa proprio bene un suo abbraccio ora come ora.

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