Teacher's Pet.//Joshler.

Uno

"Ho sentito che avremmo un nuovo professore di inglese, a quanto pare la signora Smith è caduta dalle scale e si è rotta l'anca." Brendon rise leggermente.

"Josh?" Chiese Brendon mettendogli una mano sulla spalla. "S-si, scusa. Stavo solo... pensando." Josh arrossì, tirando i suoi libri fuori dall'armadietto. Brendon non poté trattenere un sorriso guardando quel ragazzo innocente. Non appena Josh chiuse il suo armadietto, Brendon colse l'occasione per prendere la sua mano ed intrecciare le loro dita. Brendon sorrise al ragazzo più basso e i due iniziarono a camminare verso la loro classe.

Quando raggiunsero l'aula, Josh timidamente lasciò andare la mano di Brendon per andare verso il suo banco. Non voleva sentire la classe ridacchiare e sussurrare "Gay", come faceva solitamente.

Josh rivolse a Brendon un sorriso di scuse, ma il ragazzo più alto semplicemente annuì e sorrise. Improvvisamente, tutti gli studenti in quella classe fecero silenzio non appena la porta si aprì.

Josh era troppo impegnato a disegnare nel suo quaderno per notarlo, ma ciò che attirò la sua attenzione fu la voce che iniziò a parlare.

"Buongiorno classe, io sono il vostro nuovo professore, il signor Joseph. So che è molto strano avere un nuovo insegnante a metà anno scolastico, ma faremo funzionare le cose. Ora, voglio conoscervi ragazzi, quindi uno ad uno vi chiamerò e mi direte il vostro nome e un fatto su di voi."

Josh guardò attentamente l'uomo, il signor Joseph, e poi i loro occhi si incontrarono. "Cominciamo da te, ragazzo." Josh si irrigidì, guardò Brendon e poi di nuovo il professore.

"I-io, um, io..." Josh odiava essere messo al centro dell'attenzione e la signora Smith lo sapeva. Ovviamente, il suo balbettare fece ridere la classe. "Coraggio, ragazzo mio, puoi parlare con me." Josh prese un gran respiro e aprì la bocca per parlare... ma qualcuno fu più veloce di lui.

"E' questo il problema, il frocio non parla"

Josh guardò in basso le sue gambe, rompendo il contatto visivo con il professore e lasciando perdere l'idea di parlare.

"Che hai detto, figlio di puttana?" Josh rialzò lo sguardo a quella voce familiare. Brendon era in piedi, la sua faccia era più rossa che mai, i suoi pugni erano serrati.

"Basta così." Gridò una voce squillante, che fece leggermente saltare Josh sulla sua sedia. Lui nascose la faccia tra le mani, voleva che tutta questa situazione finisse. "Non accetto nessun tipo di linguaggio omofobo nella mia classe. Quindi, quando deciderai di essere uno studente maturo, potrai tornare."

Il signor Joseph indicò il ragazzo che aveva parlato prima, e poi spostò il dito in direzione della porta. Il ragazzo sbuffò, camminando verso la porta.

"Torniamo a noi." Gli occhi del signor Joseph si fermarono ancora una volta su Josh. "Uh- okay. Mi-mi chiamo Josh e suona la, um, la batteria."

Il signor Joseph sorrise, contendo della risposta del ragazzo. "Piacere di conoscerti, Josh." Josh rialzò lo sguardo per vedere gli occhi del professore soffermarmi su di lui per qualche momento, prima di andare avanti.

E Josh non riuscì ad ascoltare più nulla, perché tutto ciò a cui poteva pensare era come il signor Joseph lo aveva fatto sentire quando aveva pronunciato il suo nome.