Due

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Brendon non era a scuola quel giorno, quindi Josh doveva sedersi da solo a pranzo. Lui e Brendon odiavano la mensa, aveva cibo schifo e persone ancora più schifose.

Josh sbuffò, prendendo il suo pranzo dall'armadietto. Camminò verso la biblioteca nella speranza che fosse aperta, così si sarebbe potuto sedere lì e mangiare. Sfortunatamente, era chiusa.

Josh aggrottò le sopracciglia, iniziando a pensare a qualche altro posto dove potersi sedere a pranzo. Magari si sarebbe potuto sedere in una delle sue classi? Pensò di andare nell'aula d'arte, ma il suo professore lo spaventava. Il suo professore di matematica era un completo omofobo, e i suoi professori di scienze sociali e scienze erano assenti quel giorno. Rimaneva solo l'aula di inglese.

A Josh non dispiaceva il suo professore di inglese, anzi, gli piaceva. Prima di allora, nessuno dei suoi insegnanti lo aveva mai difeso quando qualcuno diceva qualcosa. Nessuno dei suoi insegnanti, poi, aveva avuto la pazienza per fargli dire un'intera frase.

Josh si liberò dei suoi pensieri quando raggiunse l'aula di inglese. Chiuse la sua piccola mano in un pugno e bussò piano alla porta. Sentì una voce dire 'un minuto', e presto la porta si aprì e gli occhi castani del signor Joseph incontrarono quelli di Josh.

"Oh, ciao Josh. Che succede?" Josh era troppo occupato a perdersi negli occhi del suo professore per accorgersi che aveva parlato. "Josh?"

"O-oh, mi scusi." Josh arrossì, guardando in basso. "Va tutto bene Josh. Hai bisogno di qualcosa?" Il signor Joseph mise una mano sulla spalla di Josh, che rialzò lo sguardo sul più grande.

"S-si. Mi stavo chiedendo se-se posso mangiare il mio pranzo qui?" Josh aveva paura che il signor Joseph avrebbe detto di no e così avrebbe dovuto mangiare in bagno.

"Certo che puoi Josh." Il signor Joseph sorrise, per poi far entrare il piccolo ragazzo nella classe e chiudere la porta. Quando il più piccolo si sedette nel banco, non potè fare a meno di ammirare com'era vestito. Era semplicemente troppo adorabile.

Il piacevole silenzio fu interrotto dal signor Joseph, che si schiarì la gola. "Allora, dov'è il tuo fidanzato?" Josh distolse lo sguardo dal suo pranzo, le sue sopracciglia erano aggrottate in confusione. "Uh, che-che fidanzato?" Josh arrossì all'idea di averne uno.

"Oh, scusami, devo aver capito male io. Intendevo Brendon." Josh ridacchiò alle parole del signor Joseph. Il professore sorrise quando quel suono angelico arrivò alle sue orecchie.

"Non è il mio... Fidanzato." Disse Josh per poi continuare a mangiare il suo pranzo. Il signor Joseph annuì solo, avendo paura di dire qualcos'altro di sbagliato.

I due rimasero in silenzio, l'unico suono che si sentiva era quello della carta che avvolgeva il pranzo di Josh. Quando la campanella suonò, il ragazzo buttò via la carta e corse verso la porta dell'aula per arrivare al suo armadietto in tempo.

"Arrivederci, signor Joseph. Grazie per-per avermi fatto stare qui a pranzo. Lo-lo appezzo davvero." Josh sorrise al suo professore.

"Per favore, chiamami Tyler. E puoi venire qui tutte le volte che vuoi." Anche Tyler sorrise a Josh, guardandolo arrossire furiosamente. Josh aprì la porta con le sue piccole mani ed andò via, lasciando Tyler da solo.

E per il resto della giornata, Tyler non potè smettere di pensare a Josh e all'adorabile maglione che indossava.

Teacher's Pet.//Joshler.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora