Capitolo 1

2.9K 53 13
                                    

{18 anni prima}

Io, Tony Stark, mi trovo in un ospedale per vedere come sta una piccola bambina che.. non so come mi ha preso in pieno. Lungo il tragitto in macchina io e il mio amico Happy abbiamo visto un incidente a catena e molte macchine sono andate distrutte in una grande esplosione. Abbiamo chiamato i soccorsi ma una vocina piccola, piccola ci ha fatti girare verso il disastro. Avvicinandoci abbiamo notato una bambina di cinque anni che piangeva vicino a detriti di macchine. Mi ha subito colpito il suo sguardo spento e ferito così tanto simile al mio poco tempo fa. L'ho presa in braccio e l'abbiamo portata al pronto soccorso.

-Signor Stark, i parametri della bambina sono tutti nella norma. Era distante dall'esplosione, quindi nessun danno causato da essa ma nell'incidente si è rotta un braccio; lo stanno ingessando. Abbiamo scoperto che era li con i suoi genitori ma purtroppo sono appena arrivati morti. La polizia ha fatto un controllo e non ha nessun altro. Credo che la daranno in adozione.- dice un medico. 

Mi sono avvicinato alla stanza della piccola e l'ho guardata dormire per ore e non mi sembrava giusto che una così piccola e dolce creatura andasse nelle mani di persone che neanche la conoscevano. Io potevo classificarmi tra di esse ma sicuramente non le volevo fare del male. Quando sì è svegliata ero proprio li, accanto a lei e le ho fatto il sorriso più dolce che potevo farle.

-Ciao, io mi chiamo Tony, tu come ti chiami?-le ho chiesto

-Emma..-ha sussurrato lei

-Okay, Emma, cosa ci facevi li oggi?- chiedo togliendo una ciocca di capelli dal suo viso.

-Ero con i miei genitori e .. dove sono mamma e papà?- chiede lei iniziando a piangere.

-Tesoro, purtroppo, i tuoi genitori non ce l'hanno fatta.

Lei inizia a piangere ancora più forte e questo mi spezza il cuore.

-Hey, ssh, andrà bene. Mi prenderò io cura di te. Non sarai sola.- dico prendendola tra le braccia.

{Presente}

Mi trovo dentro un grande casinò a vincere soldi a palate come sempre, circondato da persone che ridono e da bellissime donne che mi amano. Un classico.

-Tony tu sei incredibile.- dice James dietro di me seguito da mia nipote.- Incredibile. Mi avevano detto che se ti avessi conferito un premio ne saresti stato profondamente onorato.

-Oh certo che ne è onorato. Tanto da non presentarsi alla consegna.- dice Emma.

-Oh.. facciamo adesso.- dice consegnandomi il premio.

-Eccolo qui, è stato facile. Scusami, mi dispiace.

-Si, non fa niente.- dice lui

-Tieni, lo vuoi vedere?

-Non ci posso credere. Ci dovevi venire con me zio Tony e io ti ho aspettato per non so quanto tempo prima che James mi venisse a prendere per portarmi qui e dirmi che neanche ti sei presentato.- dice arrabbiata lei

-Mi dispiace, tesoro ma neanche volevo andarci.

-Potevi benissimo dirmelo.- dice andando via. Quando esco e arrivo alla macchina, una donna mi ferma.

-Signor Stark, mi scusi, signor Stark. Christine Everard, per la rivista Vanity Fair. Posso farle un paio di domande?- chiede

-Salve.

-Salve. Posso?

-Spari.

-Lei viene definito il Leonardo DaVinci contemporaneo. Che cos'ha da dire?- chiede

Io sono Iron ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora