Capitolo 30

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Devo dire che la barca di questo tizio è molto efficiente. Tutto considerato siamo molto vicini alla meta ma ancora dobbiamo riorganizzarci e capire come attaccare questo tizio che sta davvero facendo succedere il finimondo per qualcosa che non gli finanzieranno mai perché potrebbe far esplodere l'intero pianeta.

-Se quello che ha detto è vero, siamo a venti minuti da Pepper e Emma.

-Dobbiamo occuparci anche di questa storia del vice presidente, giusto?- chiede lui.

-Si. Indovina a chi sto telefonando? Oh, il vice presidente.

-Pronto?- chiede il vice presidente rispondendo al telefono.

-Signore, sono Tony Stark.

-Ben tornato nella terra dei viventi.- dice lui molto sorpreso di sentirmi.

-Temo che lei sia sotto tiro nella missione mandarino. Quindi, dobbiamo portarla in un luogo sicuro subito.

-Signor Stark, sto per mangiare un bel tacchino arrosto circondato dai migliori uomini della CIA. Il presidente è al sicuro sul airforce one con il colonnello Rhodes. Non vedo pericoli.- dice l'uomo dall'altro lato del telefono.

-Signore, sono il colonnello Rhodes. Stanno usando Iron Patriot come cavallo di troia. Vogliono eliminare il presidente. Dobbiamo allertare l'aereo al più presto.- dice il mio migliore amico.

-Va bene, lo metteremo in sicurezza. De fosse necessario faremo decollare degli F22 in trenta secondi. Grazie colonnello.- dice lui e chiude la telefonata, anche se non mi sembra molto convinto.

-Dobbiamo decidere salviamo il presidente o Pepper insieme a Emma. Non possiamo entrambi.- dice il mio migliore amico. JARVIS mi riferisce alcune informazioni.

-Signore, ho degli aggiornamenti da Malibu.- dice attirando la mia attenzione.- Le gru sono finalmente arrivate e le porte della cantina sono libere come previsto.

-E l'armatura che indosso?

-Signore, è carica al novantadue percento.- dice lui mentre mi stacco i cavi dall'armatura.

-Lo faremo bastare.- dico prima di sistemare tutto il necessario e far volare l'armatura verso l'aereo del presidente lasciando il mio amico pilotare la barca per raggiungere la mia famiglia. L'armatura arriva sull'aereo e colpisco l'uomo al suo interno, guarda caso il tizio nel città di Harley. Lo metto al muro e cerco di non farlo muovere.- Il presidente. Adesso.

-Non è qui.- risponde lui puntando la sua mano verso di me. La attacca alla mia mano meccanica e manda in corto il sistema.- Prova nella corrente a getto. A proposito, buona pesca.

Preme il bottone di un telecomando e un portellone dell'aereo esplode. L e persone a bordo iniziano a volare fuori e il tizio mi blocca le mani. Purtroppo per lui, non ha calcolato la potenza della mia armatura. Il raggio del reattore al mio petto lo mette al tappeto, morto.- Vediamo se ti riprendi, figlio di puttana.

Porto l'armatura fuori dall'aereo e cerco di raggiungere la prima persona che mi sta vicina. E' una delle hostess. JARVIS mi dice che sono tredici persone da salvare ma che ne posso portare solo quattro. Prendo la prima hostess e decido di spiegarle cosa stiamo per fare. Le elettrifico il braccio cosi possa tenere salda la presa su un'altra persona. Afferra un'altra persona e così via, riesco a salvare tutte e tredici le persone. Facendolo arrivo vicino al mare, così, per fare prima, le lascio dentro l'acqua per raggiungere il più velocemente possibile la mia famiglia. Purtroppo, non calcolo bene l'altezza e cosa mi circonda che quando mi volto per andare via, passo in mezzo alla strada e un camion mi prende in pieno e si rompe l'armatura.- Proprio non l'ho visto.

-Dammi buone notizie, amico.- dice il mio migliore amico dopo aver aperto la porta.

-Ce l'hanno fatta.

-Grazie al cielo.- dice lui prendendo un respiro di sollievo.

-Ma ho perso il presidente.

-Se non riesci a salvare il presidente con l'armatura, come pensi di salvare Pepper e tua nipote senza?- chiede il mio migliore amico riavvicinandosi al timone.

-Senti JARVIS, è arrivato il momento.

-Protocollo festino in casa, signore?- chiede l'interfaccia artificiale.

-Corretto.- confermo e tutte le mie armature vengono liberate dalla cantina.

- confermo e tutte le mie armature vengono liberate dalla cantina

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Special Point of View.

Mi sveglio, all'improvviso, attaccata ad una macchina quando un liquido scottante mi attraversa le vene. Vedo la piccola Emma al mio fianco svenuta e piena di graffi e ferite profonde in tutto il corpo. Giro il viso e mi trovo vicino il viso di Killian che mi sorride.

-Non ti aiuterà mai.- dico convinta riferendomi a Tony.- Non lo farà.

-La vostra presenza qui, soprattutto la tua, non è per motivare Tony Stark.- dice appoggiandosi alla macchina a cui sono attaccata.- Beh, mi imbarazza un pochino dirtelo, siete qui come mio..

-Trofeo.- dico io finendo le sue parole e lui annuisce. Non riusciamo a dire altro perché l'armatura di Rhodes arriva davanti a noi.

-Buona sera, signore.- dice lui e dall'armatura esce il presidente degli Stati Uniti che cade in ginocchio.- Ben venuto a bordo, signor presidente.

Merda! La situazione sta degenerando. Spero Tony stia bene.

Io sono Iron ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora