Insieme a Pepper e a questa nuova ragazza della quale non ricordo per niente il nome, ci dirigiamo verso una specie di villa che ha più camere da letto e stiamo qui mentre cerchiamo di capire la situazione.
-Puoi spiegarci che cosa è successo?- le chiede Pepper gentilmente ma, purtroppo o per fortuna, non riesco a fidarmi di questa ragazza che entra, all'improvviso, nella vita di mio zio e della sua fidanzata mentre un attentatore lo sfida e mio zio lo sfida a sua volta. No, non mi convince.
-Cos'è successo?- dice lei in modo sarcastico.- Fatto divertente. Prima di iniziare a costruire i missili per i nazisti, il visionario Wernher Von Braun fantasticava il viaggio nello spazio, osservava le stelle. Sapete cosa disse quando la prima V2 colpì Londra? "Il missile ha funzionato perfettamente, è solo atterrato nel pianeta sbagliato."
-Che cosa c'entra tutto questo?
-Emma, falla parlare.- mi richiama Pepper con tono di rimprovero e io sbuffo sedendomi su una sedia li vicino al letto.
-All'inizio siamo tutti meravigliati, pura scienza.- continua lei.- Poi, si intromette l'ego, l'ossessione e.. quando ti volti sei molto lontano dalla riva.
-Non sei troppo dura con te stessa, Maia?- chiede Peppper facendomi ricordare il nome della ragazza.- Insomma, hai dato la tua ricerca ad una fucina di cervelli.
-Si, ma Killian ha creato quella fucina con contratti militari.- dice lei
-Esattamente, quello che facevamo noi. Per tanto non giudicarti.- le risponde Pepper.
-Già, purtroppo, non tutti vedono le risorse per quelle che sono e devono sfruttarle per avere potere e fare del male.
-Grazie, Pepper. Lo apprezzo veramente tanto.- dice Maia sentendosi rincuorata ma a me non convince lo stesso. Sentiamo bussare alla porta e Pepper si alza per andare a vedere di chi si tratta. E' il servizio in camera ma poi, Pepper inizia a gridare.
-Maia, scappa!- grida lei quando viene presa per il braccio da Killian che ha ucciso il cameriere.
-Ciao, Pepper.- dice lui prendendola per il collo e attaccandola al mura. Io esco la pistola cercando di intervenire ma lui mi blocca.- Se fai un altro passo la tua figura materna morirà. Mi spieghi perché eri alla villa di Stark, ieri sera?
-Volevo essere utile. Non sapevo che tu e il maestro volevate fargli saltare la casa.- dice lei avvicinandosi a me puntandomi una pistola alla testa.
-Capisco. Cercavi di salvare Stark, nonostante ci abbia minacciati.- dice lui continuando a stringere la gola di Pepper.
-Brutta stronza, lo sapevo che qualcosa non andava in te.- dico ma lei mi ignora rispondendo al mostro.
-Te l'ho detto, Killian, può esserci molto utile.- dice lei mentre Killian cerca di far star ferma Pepper che cerca di liberarsi.- Se dobbiamo lanciare la produzione l'anno prossimo, ho bisogno di Stark. Gli mancava solo una motivazione decente, ora ne ha due.
-Hai ragione.- dice lui prima che qualcosa mi colpisca alla testa e che veda il vuoto. Prima del buio, sento solo Pepper gridare il mio nome. Dopo nulla di più.
Cerco di raggiungere la meta il più presto possibile e mi metto in comunicazione con il ragazzino per sapere come va con la mia armatura e quando posso riavere JARVIS in funzione al mio fianco.
-Harley, dimmi che succede. Rapporto dettagliato.
-Sto ancora mangiando quelle caramelle.- dice lui non cogliendo la domanda al pieno.- Devo continuare a mangiarle?
-Ne hai mangiate?
-Due o tre ciotole.- dice lui continuando a mangiare. Questo ragazzino non dormirà molto facilmente questa notte.
-Vedi ancora bene?
-Abbastanza.- dice lui con le caramelle in bocca.
-Stai bene, passami JARVIS. JARVIS come andiamo?
-Magnificamente, signore.- dice lui bello attivo.- Me la cavo abbastanza sui periodi brevi poi, alla fine delle frasi, sbaglio la patella. Aveva ragione, una volta inseriti i centri di ricezione AIM disponibili, ho rintracciato il segnale di ricetrasmissione del mandarino.
-Dove? Estremo Oriente, Europa, Nord Africa? Iran, Pakistan, Siria? Dov'è?
-A dire il vero, è a Miami.- dice lui lasciandomi perplesso.
-Va bene. Ragazzo, poi ti dirò come riavviare il driver del vocabolario di JARVIS, ora non posso. Harley, dove si trova? Guarda sullo schermo e dimmi dov'è.
-C'è scritto Miami, Florida.- dice il ragazzino dando ragione all'interfaccia artificiale.
-Okay, come prima cosa mi serve l'armatura. A che punto siamo?- chiedo leggermente agitato.
-Ahm, non si carica.- mi informa lui e io freno di botto mettendomi fuori strada. Un attacco di panico mi colpisce.
-In realtà, si sta caricando, signore. Ma la fonte di energia è dubbia e potrebbe non rivitalizzare Mark42.- mi informa JARVIS.
-Cosa c'è di dubbio nell'energia? E' la mia armatura e poi.. ehm non so.. non intendo.. non voglio..- inizio a dire ma il panico mi assale. Devo uscire da questa macchina.- Oh no, di nuovo.
-Tony?- sento Harley chiamarmi ma non gli do retta sedendomi sulla ghiaia vicino all'auto.- Sei in preda ad un altro attacco? Non l'ho nemmeno nominata New York.
-Certo, ma poi l'hai pronunciata e stai negando di averlo fatto.- dico cercando di trattenere le lacrime per il panico che mi assale sempre di più.
-Va bene.- dice in tono calmo.- Ahm..
-Adesso che faccio?
-Respira, veramente, respira.- dice lui mentre io cerco di seguire il suo consiglio.- Sei un meccanico, giusto?
-Esatto.
-L'hai detto tu.- dice lui ricordando le mie parole.
-Si, l'ho detto.
-Pensa a che cosa potresti costruire.- dice lui cercando di farmi calmare. Poi, mi alzo e tutto va per il meglio.
-Okay. Grazie, ragazzo.- dico tornando in macchina. Mi metto il cappello e un paio di occhiali e mi dirigo verso il primo negozio che trovo e compro un paio di pinze da lavoro, un pacco gigantesco di fertilizzante, una mascherina, delle palle di natale verdi, un lancia fiamme, dei bastoni del lava pavimenti e molte altre cose del genere facendo in modo da riempire due carrelli. Costruisco un guanto con un piccolo reattore e metto delle siringhe con del liquido rosso dentro delle bottigliette di acqua. Quando tutto è pronto, mi dirigo verso la meta: Miami, Florida.
STAI LEGGENDO
Io sono Iron Man
FanfictionMolte volte le cose inaspettate sono le più belle che possono capitare. Tutti si aspettano delle cose da te ma invece .. beh ne accadono altre.