Killian decide di mandare due guardie a sorvegliare me che sono impossibilitato di muovermi attaccato a questo letto con queste maledette fascette, mentre la donna che amo e la mia bellissima nipotina vengono torturate da chissà quanto tempo. Durante tutto questo silenzio mi sono dimenticato di una cosa importante: l'orologio che mi ha dato Harley. Inizia a suonare la sveglia che avevo importato e mi ritorna tutto in mente in un lampo: l'armatura dovrebbe essere pronta. Una delle guardie si avvicina all'oggetto e lo prende in mano.
-Sta attento, è un'edizione limitata.- gli dico mentre continua a scuoterlo. Poi, mi rivolgo all'altro.- Hey, cavallino pazzo, quante miglia ci sono tra il Tennessee e Miami?
-Ottocento trentadue miglia.- dice l'uomo con la cosa di cavallo e l'altro di avvicina a lui.
-Molto bene.
-E' il mio forte.- dice lui all'altro mentre tiene in mano un'arma molto potente e la prima guardia tiene ancora in mano l'orologio.- Puoi farlo smettere?
-Chi rompe, paga.
-E i cocci sono miei.- dice la guardia rompendo l'orologio con il piede.
-Bene, non era in vendita. Era della sorella di un mio amico. Ecco perché, ucciderò prima te.
-Che intendi farmi?- chiede lui non credendo alle mie parole.
-Vedrai.
-Sei immobilizzato a un letto.- dice lui con sicurezza e in questo momento ha ragione ma non per molto. Muovo le mani come se stessi attirando i pezzi dell'armatura ma non succede nulla.
-Questo!- dico ma nulla. Decido di riprovarci di nuovo ma sono sempre più confusi.- Questo! Fidatevi, vi ritroverete in una pozzanghera di sangue tra cinque, quattro, tre.. andiamo! Due..
-Perché a noi questo turno?- chiede la prima guardia scocciata.
-Vi darò la possibilità di salvarvi. Mettete giù le armi.- dico ma non succede nulla.- Legatevi a quelle sedie. Vi lascerò vivere, tranquilli.
-E' un comico.- dicono e ridono.
-Tra cinque, quattro.. bang.- dico ma non succede nulla e loro fanno finta di spaventarsi. Andiamo JARVIS.- Dovevate andarvene, avreste dovuto farlo.
-Io me la sto facendo sotto.- dice la seconda guardia prendendosi gioco di me. Gliela farò pagare cara per questo e per quello che stanno facendo alla mia famiglia.
-Arriva. Tre, quattro..
-Chiudi la bocca.- dice sempre la seconda guardia agitando l'arma davanti al suo corpo.
-Quattro, tre, due, uno, vai.- dico sempre più veloce e qualcosa finalmente arriva. Si attacca perfettamente alla mia gamba dopo aver sfondato la finestra e facendo spaventare i due idioti.- Visto?- dico quando la mano dell'armatura si attacca la mia mano. Purtroppo, il laser che esce dalla mia mano è troppo potente, tanto da fare girare il letto al contrario. Riesco a staccarmi dalle fascette che mi legano alla rete del letto e colpisco la guardia che ha il codino di un cavallo. Afferra la mia mano con l'armatura e io afferro la mano con la pistola per impedirgli di sparare. In quel momento, arriva anche la gamba sinistra dell'armatura. Questo mi permette di colpire il suo petto con il piede. Lo spingo via e gli rubo la pistola puntandola alle mie spalle. Una domanda mi sorge spontanea.- Dov'è il resto?
Arrivano altre guardia con le pistole puntate verso di me ma le fermo lanciando uno dei miei attacchi lanciati dalla mano destra della mia armatura. Loro continuano imperterriti ad avanzare sparando, così mi alzo in volo con l'unica mano che possiedo. Continuo a volare e a sparare con la pistola rubata ma si scarica così mi devo arrangiare a usare il propulsore della mano e della gamba per orientarmi nella stanza. Cerco di non nuocere gravemente a qualcuno ma, purtroppo, si vogliono fare uccidere. Sparo a una guardia con la pistola di quello che voleva bloccarmi, vado indietro con tutto il corpo e lo faccio sbattere al muro. Gli rubbo la pistola e lo butto a terra. La punto contro l'ultima guardia che è rimasta sotto di me ma lui alza la pistola e dice che non vuole fare questo lavoro e che si trova male, per poi correre via.
Mentre cerco di uscire da quel sotterraneo, arriva il resto dell'armatura che mi colpisce in pieno.- Ah, meglio tardi che mai.- quando raggiungo l'uscita riesco ad avere tutta l'armatura addosso.- Uh, è bello essere qui. Ciao, Jay.
-Oh, salve signore.- dice il mio interfaccia personale. Noto gli elicotteri sopra la mia testa e l'armatura di Rhodes che vola via. Non credo li dentro ci sia il mio amico ma mai dire mai. Cerco di alzarmi in volo ma l'armatura non parte. Purtroppo, me la devo fare a piedi e scendere le scale è un po' faticoso. Mentre scendo mi arriva una telefonata del diretto interessato.
-Tony.- dice lui appena rispondo.
-Rhodes, ci sei tu nell'armatura?
-No. Tu hai la tua?- chiede sperando che sia così.
-Ehm, più o meno. Villa principale prima che puoi, ti presento una persona.- dico dirigendomi verso l'unica stanza che possa interessarmi: la stanza del Mandarino. Arrivo nelle stanza ci sono già delle guardie che mi sparano addosso.- La finale la giochiamo dopo?
Il mio amico entra dentro la stanza rompendo la porta-finestra e sparando alle due guardie mentre il Mandarino si sveglia e continua a bere la sua bevanda.
-Da che sei travestito?- mi chiede lui guardandomi per bene.
-Fa una mossa e ti apro la faccia.- dice il mio amico avvicinandosi all'uomo e puntando la pistola contro la sua faccia.
-Non pensavo facessero male a qualcuno.- dice l'uomo sulla sedia un po' spaventato.- Mi hanno mentito.
-Questo è il Mandarino?- mi chiede il mio migliore amico non levando la pistola dalla sua faccia.
-Si, lo so è.. è imbarazzante.
-Piacere Trevor, Trevor Slatteri.- dice l'uomo porgendo la mano al mio amico ma lui la spinge via.- Lo so, sono più basso di persona, più piccolo, me lo dicono tutti ma.. hey, se siete qui per arrestarmi, ci sono delle persone su cui vorrei esprimere..
-Senti, come funziona Meryl Streep. Tu gli dici dove si trovano Pepper e Emma e lui la smetterà.
-Smettere cosa?- chiede lui e il mio migliore amico gli brucia l'orecchio con la pistola che ha in mano.- Ho capito, ho capito. Non conosco queste Pepper e Emma ma conosco il piano.
-Parla.
-Sai che faranno con la mia armatura?- chiede il mio migliore amico.
-Cosa? No!- dice lui non sapendo nulla.- Ma so che accadrà al largo della costa, qualcosa che ha a che fare con una grossa nave e vi ci posso portare. Ah!- grida poi senza un motivo logico, poi mi ricordo che la televisione è accesa su una partita.
-Tony, ti giuro che adesso gli faccio esplodere la faccia.- dice il mio migliore amico sempre più innervosito.
-Il prossimo progetto potrebbe anche includere il vice presidente.- dice ancora concentrato sulla partita.- e questo è importante?
-Alquanto.
-Si, un pochino.- dice James sempre più nervoso. Lo faccio avvicinare a me e decidiamo che cosa dobbiamo fare. Facciamo un resoconto di quello che abbiamo che funziona al pieno e siamo messi proprio male e con il mezzo di trasporto ancora peggio. Poi, mi ricordo che ha regalato a Trevor una barca, useremo quella. La mia famiglia ha bisogno di me.
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Io sono Iron Man
FanfictionMolte volte le cose inaspettate sono le più belle che possono capitare. Tutti si aspettano delle cose da te ma invece .. beh ne accadono altre.