Il loro rapporto si era guastato ormai da un bel po' di tempo.
Non si parlavano più e avevano perso ogni traccia l'uno dell'altra.
Non si chiamavano più "padre" né "figlio".
C'erano rancore, rabbia e nostalgia nei loro cuori.
Uno non riusciva a perdonare l'altro perché era sparito dalla sua vita quando ancora era un bambino, l'altro cercava in tutti i modi di riavvicinarsi a lui per poter riallacciare il legame indistruttibile che un padre ha con un figlio.
Quel giorno avevano deciso di incontrarsi per chiarire ogni singolo istante della loro vita in cui ci fosse stata, anche in passato, incomprensione.
Il padre del giovane aveva iniziato a parlare, cercava di mantenere la calma e si ripeteva nella mente che ogni cosa si sarebbe sistemata.
Questa volta per sempre.
Ci credeva, e sapeva che sarebbe stata la chiave giusta per riottenere il cuore del figlio ormai perso quasi del tutto.
Gli mostrò alcune foto scattate quando ancora era in fasce oppure andava all'asilo.
Le aveva conservate fino a quel momento in una scatolina rossa di raso, per tenerle al sicuro.
Suo figlio per tutta la durata del discorso non fece altro che ascoltare le ragioni per cui il padre si era allontanato, osservandolo attentamente.
«Anche quando, magari, hai pensato che io non ci fossi e che, anzi, ti avessi abbandonato, io c'ero. E guardavo te e tua madre, sognando di poter stare materialmente insieme a voi. Quando hai smesso di chiamarmi papà qualcosa in me ha distrutto tutte le certezze che, man mano, avevo costruito. Mi sono sentito completamente escluso dalla tua vita. È stato un vero colpo al cuore.»
«Se anche adesso ti perdonassi, il bambino di tanti anni fa sarebbe ancora deluso da te e contrariato.
Tu non sei stato e non sarai mai mio padre!»
Proprio mentre stava per alzarsi e andarsene, aprì la porta e vide un terribile spettacolo davanti ai suoi occhi.
Fuoco e fiamme si dimenavano davanti ai loro occhi.
Insieme tentarono di attraversare il pericolo.
Il padre, però, cadde a terra dopo aver inciampato per un oggetto che intralciava il passaggio.
«Papà!» gli gridò il giovane.
«Sto bene, non preoccuparti.» cercò di tranquillizzarlo.
«Non hai paura?» continuò, sempre rivolto al figlio.
«No, non ho paura. Sono con mio padre.»
«A volte bisogna perdersi per ritrovarsi, perdersi anche quasi del tutto. Noi ne siamo la prova, figlio mio.»
Le fiamme, per fortuna, furono spente da alcuni vigili del fuoco accorsi sul luogo per l'avvenimento sconcertante.
Dunque, tra i due non mancarono di certo i litigi ma insieme capirono di poter superare tutto.
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PENSIERI LIBERI
RandomNon si tratta di una storia né di un racconto, di una poesia o di un romanzo. Qui raccogliero' pensieri, riflessioni e analisi su situazioni, paesaggi e natura, in cui credo personalmente.