"Il Giovane Favoloso", uno di noi

63 11 4
                                    

Chi non conosce Leopardi? Chi non ha letto almeno una volta qualche sua poesia? Magari a scuola...
Siamo abituati a vedere i grandi artisti del passato con una sorta di timore reverenziale, e la trovo una cosa più che giusta. Ma spesso tendiamo a idealizzare un personaggio.
Ad esempio, Giacomo Leopardi è visto oggi dalle nuove generazioni come "quello depresso", oppure "il pessimista gobbo".
Capisco che la sua scrittura possa a certe persone risultare pesante e troppo "negativa".
Ma non capisco il fatto di collocarlo in queste definizioni (sbagliate, tra l'altro) senza nemmeno sforzarci di andare più a fondo e scavare in quello che era il vero significato e la bellezza delle opere Leopardiane.
Critico fortemente le nuove generazioni, perché hanno perso il senso del bello.
E sì, per me il dolore che cantava Leopardi è qualcosa di bello.
Non per forza la bellezza deve essere qualcosa che piace agli occhi, a volte perché qualcosa sia meraviglioso basta che ti faccia sentire qualcosa di forte, qualcosa di indimenticabile.
Leopardi era sicuramente pessimista verso la vita, ma al tempo stesso sviluppava la così detta "filosofia del sì" e "filosofia del no"... che in parole povere, era la contraddizione tra la ragione e il sentimento, tra l'amore per la vita e il rifiuto di essa.
Se ci pensate, ragazzi, Leopardi era proprio un ragazzo come tanti, come noi.
Naturalmente aveva un cervello molto più sofisticato del nostro, questo è scontato... ma quello che voglio dire è che i giovani dovrebbero smetterla di vedere artisti come lui così lontani dal loro essere.
Sapevate, ad esempio, che Leopardi oltre alle sue gravi condizioni di salute fisica, soffriva di disturbi psicologici? L'ansia, gli allora sconosciuti attacchi di panico, fino ad arrivare alla nevrastenia, più comunemente nota come esaurimento nervoso.
Fu anche per quei suoi disagi, che in molte poesie esistenzialistiche si chiede il perché di tanta sofferenza, il motivo dei dolori di afflizione dell'uomo.
Era anche un uomo solo, o che più precisamente si sentiva solo.
Amava in maniera completa, disperata, ma ogni storia d'amore gli recò enormi dolori.
Sapeva di essere diverso, il mondo gli era estraneo, si domandava qual era lo scopo della sua vita, aveva problemi in famiglia, un difficile e doloroso rapporto col padre.
E tutto questo, tutto il suo essere, lo trasfigurava in parole piene di pura poesia.
Dunque, davvero i giovanissimi di oggi non possono rispecchiarsi in Leopardi e apprezzare la sua arte?

Scavate più a fondo, cercate di apprezzare la vera bellezza...
Non limitatevi a studiarlo, conoscetelo.
E chissà che potreste rimanere piacevolmente sorpresi.

L'Ora Blu (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora