Nella mitologia greca è popolare la storia di Sisifo, quello che si ritiene essere il fondatore della città di Corinto allora chiamata Efira.
Figlio di Eolo, dio del vento, e sua moglie Enarete, Sisifo ingannò gli dei.
Dal principio, fece la spia con il dio fluviale Asopo dicendogli, in cambio di un favore, di aver visto Zeus in dolce compagnia con sua figlia, la ninfa Egina, che egli aveva rapito.
Quando Zeus scoprì che Sisifo aveva parlato in suo sfavore e aveva raccontato la verità ad Asopo, decise di punirlo e ordinò a suo fratello Ade, re degli Inferi, di mandare la Morte (il dio Tanato) in persona a catturarlo per rinchiuderlo nel Tartaro.
Tuttavia quando Tanato arrivò a casa di Sisifo egli lo fece ubriacare e riuscì ad incatenarlo. In questo modo, la morte scomparve dal mondo e nessuno poté più morire.
Alla fine il dio della guerra Ares riuscì a liberare la Morte e a catturare Sisifo per portarlo all'inferno, ma ancora una volta Sisifo aveva giocato d'astuzia... prima che Ares arrivasse aveva ordinato alla moglie di non seppellire il suo corpo una volta morto. In questo modo, una volta negli Inferi sancì un patto con Persefone (o Ade, a seconda delle versioni) che gli permise di tornare nel mondo dei vivi per tormentare la moglie così sconsiderata. Ma Sisifo non tenne fede al patto e non tornò più negli Inferi per altre decine di anni.
La storia si conclude con Sisifo che muore per cause naturali, lui che aveva sfidato gli dei ed era riuscito a sfuggire alla morte.
Ma ovviamente, per i suoi peccati contro gli dei si ritrovò a passare l'eternità nei Campi della Pena.
La sua punizione? Sarebbe stato condannato a spingere in solitudine un enorme masso di pietra su per un ripido monte, e ogni volta che fosse arrivato finalmente in cima il masso sarebbe nuovamente rotolato giù alla base della montagna, e lui avrebbe dovuto ricominciare da capo.Una brutta punizione vero? Crudele.
Eppure lui se l'era certamente cercata, almeno secondo il mito.
Ma io?
Si, io cosa ho fatto per meritarmi una punizione simile?
Cosa diavolo ho fatto per essere stata condannata a sopportare e spingere il mio personale masso di roccia su per questa collina che non è altro che la mia vita, e ogni volta che credo di esserci riuscita questo rotola di nuovo giù e sono costretta a ripartire, e via così per sempre?
Cosa ho fatto?
Me lo chiedo spesso, me lo chiedo da anni.
Il mio masso di roccia racchiude tutti i miei personalissimi mostri, i miei disturbi mentali, i miei ricordi, i traumi, le parole velenose che mi sono state dette, i giudizi, i pensieri orrendi che ho per me stessa... e ci sono moltissime persone proprio come me, in giro. Ogni persona affetta anche solo da un trauma, da un disturbo mentale, da ricordi così pesanti da sopportare, sanno di cosa sto parlando.
Siamo dei moderni Sisifo, che nell'ignoranza generale, in completa solitudine, faticano ogni giorno a spingere quel dannato masso su per questa montagna e ogni volta sembra che non ne valga la pena.
Ogni volta, sembra che tutti i miei sforzi per provare a stare meglio non siano abbastanza.
Proprio quando penso di esserci finalmente riuscita, quando credo di avercela fatta, di essere arrivata in cima, qualcosa fa rotolare il masso giù un'altra volta.
E devo ricominciare da capo.
È stancante, spingere quel masso.
È stancante vivere così.Per Sisifo forse era stata una punizione meritata, ma noi siamo dei Sisifo innocenti... eppure siamo qui, che combattiamo ogni giorno una battaglia che sembra persa in partenza.
Allora, cos'è che ci da la forza per continuare a spingere quel masso? Cosa ci da la forza per non arrenderci?
Perché vi assicuro che sarebbe molto facile smettere di lottare.
Beh, qualsiasi cosa sia, ne basta anche solo una, una sola, ma qualsiasi cosa sia la ragione che vi aiuta ad andare avanti tenetevela stretta e combattete per essa.
Solo così ci terremo in vita.
E ne vale la pena.
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L'Ora Blu (Completata)
Non-FictionSono solo le mie opinioni e le mie critiche, sono i miei pensieri sguinzagliati senza pietà .