Il Doppelgänger o Perturbante

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Doppelgänger.
Vi dice qualcosa?
No?
È una parola tedesca, termine che indica il proprio "doppio", letteralmente "bilocato".
Si riferisce al doppio, o sosia spirituale, di ogni persona. Una sorta di gemello crudele. Esempio banale; dott. Jekyll e mr. Hyde. Il buono e il cattivo.
Il Doppelgänger, nel folklore tedesco e nelle varie leggende, è sostanzialmente considerato come un duplicato, spettrale o reale, di noi stessi. Secondo il mito non può proiettare ombra e non si riflette sulle superfici come l'acqua o gli specchi. Inoltre, se vedevi il tuo Doppelgänger eri perseguitato a ricevere immagini della tua controparte maligna per sempre, e in alcuni casi vederlo era considerato presagio di morte.

In psicoanalisi, i Doppelgänger sono collegati al concetto Freudiano del "Perturbante".
In pratica, una crisi dell'Io. Un forte sentimento di paura e disagio sviluppatosi nell'idea di dover riconfigurare se stessi e la realtà.
Sintomaticamente, l'apparizione di un doppio è vissuta come una sorta di persecuzione del proprio sé, con conseguenti stati d'ansia e agitazione.
Abraham Lincoln, ad esempio, disse a sua moglie di aver visto due facce di se stesso allo specchio, una delle quali terribilmente pallida.

Nella letteratura, ci sono infiniti riferimenti ai Doppelgänger.
Ho citato il romanzo di Stevenson, all'inizio.
Ma abbiamo anche Il Ritratto di Dorian Grey, Jane Eyre, Il Sosia, Grandi Speranze, Racconto di due Città, Il Corvo di Edgar Allan Poe...

Perché il tema del doppio affascina così tanti gli artisti? Ne hanno scritto e dipinto in tantissimi, accompagnando il tutto con vari temi moralistici oppure semplicemente psicologici.
Come mai siamo così incuriositi dalla nostra controparte maligna?
Tentiamo di fuggirla o di trovarla?
Cosa vogliamo scoprire da lei?
E se davvero la conoscessimo... cosa penseremmo di noi stessi, dopo?

Mi sono fatta spesso queste domande, sia a livello strettamente personale che artistico...
Forse siamo convinti che, conoscendo la parte peggiore di noi, riusciremmo a dominarla?
O forse ne siamo così spaventati da volerla sotterrare nelle più profonde viscere di noi stessi?

Se tu vedessi il tuo Doppelgänger, cosa faresti?

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