Il mito di Nut e Geb

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Vi racconterò una storia.

Un tempo, all'inizio dei tempi, quando ancora niente era conosciuto, il cielo e la terra erano una cosa sola. Erano uniti in un vero, eterno e indissolubile amore.
Il cielo si chiamava Nut, ed era una dea meravigliosa la cui pelle splendeva di stelle. Il suo amante, il dio della terra, era Geb.
Il loro era l'amore più puro che esistesse, e ogni giorno ed ogni notte restavano abbracciati in una fusione di costellazioni e montagne.
Un giorno però, il dio del sole Ra, re degli dei, si oppose a questa unione e costrinse il dio del vento Shu, a dividerli per sempre. Fu così che cielo e terra si separarono e il vento creò lo spazio tra di essi.
Geb e Nut non poterono più stare insieme, ed è ancora così. Ma si narra che da sempre e anche adesso, e per tutti i secoli avvenire, l'orizzonte sia un punto di comunicazione tra i due innamorati, e si mormora che Nut crei delle nuove costellazioni ogni notte per il suo amato Geb, così da mostrargli il suo eterno amore. E lui, in risposta, pare che tra le dune del deserto disegni splendidi tratti e formazioni rocciose in onore della sua amata.
Entrambi si osservano, desiderandosi infinitamente e mandandosi meravigliosi messaggi, ma sapendo di essere condannati a non poter vivere il loro amore.

Triste, vero?
È una delle più antiche leggende appartenenti alla mitologia Egizia.
L'ho sempre trovata troppo sdolcinata e veramente deprimente... ma anche molto poetica e, anche se fatico ad ammetterlo, davvero bellissima.
È difficile che io faccia riflessioni sul vero amore, ma questa storia mi porta a farlo.
Potrebbe benissimo essere spacciata per una tragedia shakespeariana, non trovate?
L'idea è la stessa; che a volte, il vero amore finisce male. Un po' come Romeo e Giulietta, per dirne una semplice.
Terribile e tragica, come cosa, ma ahimè, vera...
Anche le cose più belle, a volte, finiscono. Per qualsiasi motivo.
A volte, siamo costretti a separarci da qualcuno, chiunque sia, un amico, un amante, un familiare... ma quella linea dell'orizzonte, quel punto di comunicazione, sarà sempre un modo per essere uniti.
Perché l'amore non cessa di esistere.
Proprio come quello di Nut e Geb.

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