Quando una persona sta al buio per troppo tempo e poi viene esposta alla luce, questa stringe istintivamente gli occhi, viene accecata.
Un po' come quando la mattina, dopo una notte di sonno, ci da terribilmente fastidio tirare su le tapparelle.
La luce ci fa quasi male.
È un processo fisico del tutto naturale, e si tratta dell'adattamento dei nostri occhi ai cambiamenti di luce.
Entro certi limiti, gli occhi si adattano ai cambiamenti di luminosità mediante le modificazioni che intervengono nella retina e nella pupilla.
Quando passiamo ad un ambiente buio siamo temporaneamente ciechi, fino al momento in cui l'occhio non si abitua all'oscurità e la visione scotopica comincia a funzionare. L'adattamento al buio implica la dilatazione riflessa della pupilla, mentre quello alla luce implica il suo contrarsi.
E mi domandavo... funziona così anche con le persone?
Il nostro cuore è come i nostri occhi? Si dilata e si contrae in base ai cambiamenti? In base alle ferite che subiamo?
Un cuore che è stato al buio per moltissimo tempo, un cuore pressoché cieco, che poi viene esposto ad un cambiamento di luminosità può adattarsi? O viene ulteriormente ferito dalla luce improvvisa?
Quando hai tenuto nell'oscurità i tuoi sentimenti per tanto tempo, per paura di essere ferito, il tuo cuore si abitua al buio. Proprio come i nostri occhi che dopo un po' di tempo attivano la visione scotopica per vedere anche in "modalità notturna" e piano piano distinguono le forme, vedono le ombre... anche il nostro cuore lo fa.
Lo facciamo anche noi.
Ci abituiamo al buio, a stare nell'ombra, a sentirci "ciechi" in campo sentimentale.
Poi, quando la luce ci accieca, d'istinto stringiamo il cuore, proprio come anche gli occhi quando colpiti da una luce improvvisa dopo essere rimasti al buio, e lì per lì sembra che ci faccia male vero?
Non riusciamo ancora a vedere bene.
Eppure, dovremmo lasciare che il nostro cuore si abitui, piano piano, al bene e all'amore che ci viene donato.
Dobbiamo lasciare che si abitui di nuovo alla luce.
Per un cuore ferito, che abbiamo tenuto al buio per tanto tempo, impauriti dalla luce, non è semplice abituarsi all'amore che gli viene offerto.
Ma, proprio come i nostri occhi, si abituerà e quando lo farà, ne sarà valsa la pena.
La stessa cosa, credo, può valere per i problemi.
Ci isoliamo nel buio, quasi persi nei labirinti della nostra testa, per paura del bene che può esserci fuori... perché semplicemente, non conosciamo altro che il buio.
Ma se lo permettiamo, potremmo anche abituarci alla luce. Potremmo abituarci al bene, al farci aiutare.
All'inizio ci vuole tempo, e forse farà male, ma dopo ringrazieremo noi stessi per aver fatto abituare il nostro animo alla luce.
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L'Ora Blu (Completata)
Non-FictionSono solo le mie opinioni e le mie critiche, sono i miei pensieri sguinzagliati senza pietà .