Capitolo 1

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Mi risvegliai da uno dei miei frequenti incubi urlando. In quei tempi avere incubi per me era all'ordine del giorno. Ovviamente ero stata calpestata da quelle creature cretine chiamate esseri umani... Ovviamente perché io non ero uno di loro. Ero un licantropo fin dalla mia nascita, ero abituata a vivere come fanno le persone normali, questa era l'unica cosa che avevo in comune con gli esseri umani. Il resto era una gigantesca differenza.
Le mie abitudini? Andare a caccia da lupo e combattere contro furfanti. Facendo questo mi sentivo potente come un supereroe, e vi dico che era una cosa bellissima.
Il luogo dove vivo? La foresta di una cittadina chiamata Chester, niente di che. Mi sarebbe piaciuto tantissimo vivere in una città come Londra, ma visto che ero stata bloccata fino dalla nascita in questa piccola e innocua città non ho potuto fare niente. Però c'è una cosa positiva in tutto questo. Nella foresta c'era un piccolo branco di cui facevo parte anche io, e lì tutti si vogliono bene. Non c'erano mai state risse per il cibo, c'era soltanto la pace. E ovviamente anche l'amore, non dimentichiamoci di quello.
Guardai la sveglia, erano le 7.05. Ero in ritardo, dovevo andare ad un'urgentissima riunione del branco. Mi avevano detto che era arrivato un nuovo licantropo, quindi dovevamo farlo abituare. Almeno così diceva Jake, il nostro capobranco. Diciamo che a volte non gli credevo tantissimo. Quella era una di quelle poche volte.

Indossai una maglietta a maniche corte grigia di Abercrombie accompagnata da leggina neri. E infine le mie All-Stars nere. Ammetto che il nero era sempre stato il mio colore preferito, quando lo avevo visto per la prima volta da piccola è stato amore a prima vista. Sul serio, qualcosa di magico. Okay, la maggior parte delle persone preferisce l'oscurità alla luce, ma io adoravo la luce in un modo pazzesco. Ma il nero rimaneva sempre il colore che rifletteva la mia anima.

Dopo essermi vestita mi misi a correre per arrivare alla foresta, ma sbattei contro uno, due, anzi, tre pali. Era una mia goffa abitudine sbattere sempre contro tre pali la mattina. Ed erano SEMPRE gli stessi. Cosa davvero preoccupante.
Appena entrai nella foresta decisi di trasformarmi, avevo anche un certo languorino. Non avevo neppure fatto la colazione, quindi avevo qualcosa in più da fare. Cacciai velocemente un cervo che si era ferito alla zampa e mi misi a mangiare come se non ci fosse stato un domani. Però non dovevo perdere troppo tempo, quindi lasciai stare la mia povera preda per qualche altro animale e andai alla famosissima riunione.

Tutti i licantropi erano racchiusi in un cerchio abbastanza grande. La maggior parte di loro si chiedeva che cosa avrebbe detto il capobranco, oppure voleva semplicemente sapere qualcosa sul rapporto del mattino. Era una specie di telegiornale per i licantropi, ti arrivavano delle notizie da tutti i branchi di licantropi sparsi per il mondo, dall'Italia fino al Giappone e al Brasile...
Individuai Jake sulla roccia del capo assieme a Clark, il suo fidatissimo sguattero. Lo aiutava sempre per qualunque motivo. Era una persona davvero affidabile.

" Possiamo iniziare? Okay, perfetto. Siamo qui per parlarvi di un po' di cose. Allora, innanzitutto volevamo avvertire tutti voi di una notizia che potrebbe avere un impatto strano su tutti voi. " iniziò Clark, passando poi la parola a Jake.
" Come stava dicendo Clark, ieri sera abbiamo avvistato un gruppo di vampiri in città. Quindi dobbiamo stare attenti a vedere tutte le loro mosse. Lo sappiamo tutti che i vampiri sono sempre stati dei tipi poco raccomandabili. " silenzio generale. Credo che si fossero preoccupati un poco tutti, non affrontavamo i vampiri da più di 10 anni. Quindi non ci ricordavamo come sconfiggerli.

" Dopo questa notizia un po' strappalacrime vogliamo presentarvi il nuovo arrivato: il ragazzo con il cuore d'oro, è venuto qui fin dalla Scozia per entrare nel branco. Mike, puoi venire! " esclamò Clark, e subito un ragazzo biondo con degli occhi marron cioccolato si presentò davanti a tutti. Ammetto che era davvero un bel ragazzo. Sempre meglio che tutti quegli essere umani di genere maschile che sanno sempre come tradire la propria donna. Bella merda.
" Da adesso in poi sarà vostro compito farlo adeguare alle regole del branco e alle nostre abitudini! Consiglio di farlo fare soprattutto ai ragazzi che sono coetanei del nostro Mike. " è così mi avevano assegnato involontariamente un altro compito da svolgere. Be', non potevo definirmi neanche sola, visto che avevo anche la mia migliore amica Caroline ad aiutarmi.

" Perfetto. La riunione è terminata, adesso potete tornare a fare le vostre cose. Ma soprattutto tu, Eleanor, devi andare a scuola e studiare! " okay, Clark aveva la brutta abitudine di tirarmi in ballo per qualunque questione. Questo era solo un semplice esempio.

Guardai il mio orologio, erano le 7.40. Avevo venti minuti di tempo per arrivare a scuola, ma avevo ancora una leggerissima fame, quindi consumai un altro po' di cervo che avevo ammazzato prima. Ero uno di quei pochi licantropi che erano insaziabili.

Finalmente mi diressi a scuola, sentendo scricchiolare i rametti degli alberi come ossicini sotto ai piedi. La temperatura era già abbastanza bassa, visto che eravamo in Ottobre, ma piano piano si stava rialzando sempre di più. Ma avevo comunque bisogno del giubbotto per non morire di freddo.

Dopo aver percorso la strada che portava alla monotona scuola appoggiai lo zaino per terra e attesi il suono della campanella rompipalle. Un giorno di quelli volevo romperla definitivamente.
Caroline mi attendeva già fuori dal gigantesco edificio: capelli castano scuro molto ricci e gli occhi di color verde smeraldo. Era bellissima, e invece io stavo con i miei capelli lisci e di color castano chiaro a contemplare un albero.
" El! Hai visto il nuovo arrivato nel branco, vero? Come ti sembra? Dai dai dai! " disse Caroline facendomi, come al solito, rimanere pressappoco scocciata.
" Sì, diciamo che è carino. Troppo carino. Eccessivamente carino. " risposi, anche se questo mi comportava altri strilli da parte di Car.
" Oddio, un ragazzo ti sembra carino! Che forza! " esclamò infatti Caroline facendomi sentire in imbarazzo. Quando stavo con lei facevo tante di quelle figuracce... No, voi non vi immaginate proprio niente.

La campanella suonò e sentii subito un " che barbaaaa " da parte di Caroline, stare a scuola non era la sua massima aspirazione.
Entrammo a scuola e io mi sedetti al mio posto in fondo, tranquilla tranquilla. Dopo che Caroline mi ebbe raggiunto scorsi una nuova figura in classe. Da quello che vedevo aveva i capelli biondi, ma sembravano tinti. Gli occhi li identificai dopo un po': azzurrissimi. Era la giornata dell'incontro con i ragazzi belli? Non lo so e non lo voglio sapere.

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