Capitolo 15

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* Eleanor pov *

Quella notte non dormii per niente, stavo solo pensando a quel bacio... Soltanto ripensandoci mi veniva un sorriso verissimo sul mio viso. Mano a mano mi stavo rendendo conto di aver bisogno di una sola cosa... Nate. Soltanto a sentire il suo nome, o semplicemente a pensarlo, mi faceva aumentare la voglia di averlo vicino a me. Stavo impazzendo per quel ragazzo dagli occhi azzurri come il mare.

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La mattina mi alzai come al solito per andare al manicomio. Avevo già un bel sorriso stampato sul mio faccino, cosa alquanto strana. Mi lavai, mi vestii e mi incamminai verso la scuola.

Decisi di passare prima della foresta, visto che avevo una fame da lupi ( seriamente da lupi, sono un lupo quindi... ). Provai a catturare il primo animale che ci riuscivo, era un cinghiale. Era anche bello grosso, peccato che mi era sfuggito. Ero particolarmente stanca, non avevo proprio dormito, e solo per Nate... Pensavo a lui così tanto...

Abbassai un secondo la testa dalla stanchezza quando sentii un rumore nel cespuglio. Non poteva ancora essere un umano, come le altre volte. Altrimenti sarebbe stata una vera e propria sfortuna. Però la sfortuna era quasi all'ordine del giorno, quindi non era di certo una novità.

Provai ad utilizzare l'arco che mi aveva dato Mattew per colpire qualunque cosa ci fosse nel cespuglio. Presi attentamente la mira e lasciai andare la freccia. Si sentii il verso di un cinghiale, quindi fui sicura di aver colpito un animale. Andai dal cespuglio e "prelevai" il corpo dell'animale dal cespuglio, per poi portarlo via da qualche parte per "spolparlo" in pace.

Era difficile trovare un posto dove stare da soli, nonostante la foresta fosse grande, non c'era un posto in cui non c'era nessuno. E in più ci si perdeva molto facilmente lì dentro. Accoppiata vincente. Era l'accoppiata ideale per farmi impazzire. Proprio matto è il mondo, eh?

Cominciai a cercare in fretta e furia finchè non vidi un gigantesco tronco, cavo all'interno. Entrai dentro per vedere, era un buon posticino. Mangiai in fretta tutto il cinghiale per correre verso la scuola, se facevo ritardo rovinavo la mia reputazione. Lo ammetto, un pochino perfettina lo ero... Ma soltanto un pochino...

Cominciai a correre verso la scuola, senza sbattere da nessuna parte però. Avevo trovato una strada senza pali, era l'ideale per me. Almeno evitavo di tornare a casa senza un livido da qualche parte.

Arrivai alle 7.55 a scuola, ero a posto. Davanti alla scuola non c'erano molte persone, la maggior parte arrivava in ritardo 6 giorni di scuola su 6. Andai a sedermi su una panchina rossa e presi uno dei tanti libri che stavo leggendo. Quel giorno stavo leggendo Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Era il mio preferito dei libri di Harry Potter. Certo, gli altri non erano noiosi, ma adoravo in particolare il terzo libro.

La campanella suonò, interrompendo la mia lettura. Presi la cartella e entrai, dirigendomi verso il mio armadietto. Lo aprii e presi i libri di Letteratura, Scienze e Filosofia. Mi sarei annoiata anche quel giorno. Entrai in classe e mi sedetti nel mio posto in fondo alla classe. Quel giorno era quello del cambio di posti, quel mese avevo deciso di stare vicino ad Hope. Almeno con lei stavo bene.

Arrivò il resto della classe e cominciò la lezione di Letteratura.

Mentre mi stavo annoiando a morte notai che Hope stava dormendo un sonno tranquillo. Normale, pensai. Anch'io l'avrei fatto, solo che non mi veniva molto facilmente il sonno, per mia grande sfortuna. E quando mi veniva facevo spesso un incubo. Fantastico.

" Hope? Hope? " sussurrai nell'orecchio di Hope, evitando di farmi pungere dal suo orecchino punk.

" Mamma voglio ancora dormire daiiii " rispose lei girandosi verso destra. A volte le ragazze sono veramente strane... Lei è una di quelle.

" Hope, siamo in classe... Non a casa nel tuo amato lettino... " le scossi il braccio cercando di farla svegliare. Anche se farla svegliare era una cosa complicatissima volevo riuscirci.

Così passai l'intera lezione di Letteratura su William Shakespeare a cercare di svegliare Hope. Però lei si svegliò solamente al suono della campanella. Dovevo diventare una campanella per svegliarla? Speravo proprio di no.

Cominciò un'altra ora buona per dormire, Filosofia. Peccato che a Hope piaceva da matti, quindi avevo dovuto passare un'ora noiosissima a disegnare unicorni su un foglio di carta. Ogni tanto disegnavo anche dei teschietti e delle scritte FUCK! ma erano per lo più rivolte alla professoressa. Non ero poi così carina e gentile.

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Per mia grandissima fortuna arrivò l'intervallo. Di solito mangiavo sempre qualcosa in quei 10 minuti, ma quel giorno dimenticai il mio monotono panino con il prosciutto.

" No! Perchè a me? " fu la prima cosa che urlai quando non trovavo il mio panino. Quando mi voltai vidi una marea di ragazzi e ragazze che mi guardavano male. E così avevo fatto una figuraccia.

Mi misi le mani in tasca, giusto per sembrare una persona normale, quando sentii qualcosa nella tasca destra. Erano 50 pence. Che fortuna! Potevo sempre comprare qualcosa alla macchinetta.

" Si! Che cul... " mi bloccai prima di fare un'altra figuraccia.

Facendo finta di niente cominciai a correre verso la macchinetta. C'era una fila lunga un metro. Stavo per sclerare di nuovo, ma mi ribloccai per non fare un record di tre figuracce al giorno. Mentre aspettavo il mio turno mi guardavo intorno, guardavo le cose che c'erano nella macchinetta e fantasticavo unicorni. Non so perchè proprio gli unicorni.

Quando arrivò il mio turno mi venne la voglia di urlare ringraziando il cielo, ma mi ricordai del mio buon proposito di non fare tre figuracce in un solo giorno. Quindi stetti zitta e decisi di prendere un pacchetto di Croccantelle ( per chi non lo sapesse sono delle specie di focacce molto piccole e dure che hanno tre sapori diversi: ketchup, bacon e pizza. ) al bacon. Erano molto buone, infatti era l'unico pacchetto rimasto nella macchinetta.

Visto che erano rimasti due minuti di intervallo tornai davanti al mio armadietto per cambiare i libri per le altre tre ore di scuola. Appena aprii l'armadietto vidi un foglio di carta con sopra scritto qualcosa. Lo presi e cominciai a leggere:

" Ciao El! Che ne dici di uscire questo pomeriggio?

                                     Mike "

La mia bocca diventò a forma di O dopo aver finito di leggere il messaggio. E in quel bel momento suonò la vecchia e stupida campanella. Tornai in classe e presi un fogliettino dal diario di Hope ( io li avevo finiti ) e cominciai a scrivere la risposta.

" Certo, con piacere! A che ora ci vediamo?

                                               El "

Lanciai il fogliettino sotto il banco di Mike e cominciai ad ascoltare la lezione per una buona volta.

* Nate pov *

Avevo visto Mike scrivere quel maledetto messaggio e metterlo nell'armadio di El, in quel momento volevo andare ad ammazzarlo! Stavo morendo di gelosia... Ero geloso... Non volevo che Mike toccasse El, la mia El...

SPAZIO AUTRICE

Grazie a tutti per i 116 voti e le 1700 letture! Vi piace il capitolo? Nate è geloso ormai... Ma che succederà nell'appuntamento tra El e Mike? Natel li andrà a spiare? Tutto questo nel prossimo capitolo!

                                               El†

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