Capitolo 36

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Benissimo! Avevo tutto quello che c'era bisogno per un appuntamento da favola, a parte...
" Okay, ho finito il mascara! Ma perché a me? " urlai mentre cercavo disperatamente nella mia borsetta per i trucchi quel maledetto mascara. Non lo usavo praticamente mai, perché mi era finito così in fretta?
Cercai per più di 10 minuti e allora mi arresi. Chissene importa, per una volta posso stare senza, pensai. Corsi quindi in bagno chiudendo la porta violentemente.
Mi lavai, mi vestii e mi truccai un pochino, l'unica cosa insicura per me erano le scarpe. Non sapevo cosa abbinare ad un vestito viola abbastanza lungo. Provai centinaia di paia di scarpe, ma nessuno di quelli mi ispirava abbastanza. Dovetti infine scegliere tra le due ballerine del giudizio. Presi quelle di colore nero che secondo me si abbinavano meglio con il vestito. Feci un profondo respiro e mi guardai un'ultima volta allo specchio. Ero pronta per l'appuntamento ed avevo anche voglia di sorridere come un'euforica.

Il solito punto d'incontro era l'ora mai famosissima gelateria. Nate non era ancora arrivato, quindi passai cinque minuti a giocare ad uno stupidissimo gioco sul telefono.
Finalmente vidi passare davanti a me una Audi bianca bellissima. Il biondo mi fece cenno di salire nell'automobile, e così feci.
" Oddio... "
" Che è successo Nate? "
" Come fai ad essere così sexy? Se non me lo spieghi rischio di saltarti addosso. "
" È un segreto, mi dispiace hahahahahah " risposi prima di allacciarmi per la prima volta una cintura di sicurezza.
" A proposito, dov'è che andiamo a mangiare? " chiesi incuriosita. Speravo solo che non fosse un posto troppo movimentato.
" In un locale veramente ottimo. Diciamo che lì si mangiano cucine provenienti da tutto il mondo, e c'è una sala per ogni tipo di cucina " rimasi entusiasta alla notizia. Volevo assolutamente andare nella stanza della cucina italiana, sempre se l'avevano installata.
" Però io ho voluto prenotare una stanza solo per noi due, sempre per non essere disturbati e per non sentire tutto il casino che ci sarà " continuò lui facendo partire la macchina.

Dopo 5 minuti arrivammo al locale. Era veramente gigante e c'era una grandissima fila fin da fuori.
" Uff! Ma tutte queste persone hanno prenotato? " esclamai.
" Speriamo, altrimenti ci sarà da aspettare un sacco di tempo! " rispose Nate cercando di vedere quanto era lunga la coda.
Per informarmi pensai di chiedere al signore che c'era davanti a noi se c'erano due file. " Mi scusi, sa se questa è la fila delle persone che hanno prenotato al ristorante? "
" Da quello che so qui ci vengono solo le persone che non hanno ancora prenotato, e se non sbaglio di là c'è l'entrata per chiunque abbia prenotato per tempo... " mi rispose il signore indicandomi un'entrata senza un briciolo di fila. Lo ringraziai, quindi io e Nate andammo all'altra entrata, per poi entrare in uno spettacolo bellissimo: una sala gigantesca con le pareti dorate e tantissimi lampadari di origine sicuramente nobile. Tantissimi camerieri vestiti con degli smoking neri stavano portando le pietanze ai vari tavoli nel bel mezzo della sala. C'erano poi diversi cartelli per indicare le altre innumerevoli stanze. La signorina della cassa ci sorrise, anche lei vestita benissimo. Doveva essere per forza un locale molto costoso.
Nate chiese alla signorina di indicargli la stanza che aveva prenotato, e lei ci indicò la strada per arrivarci.
La stanzetta era davvero carina, anch'essa con le pareti dorate. Al posto delle sedie c'erano delle bellissime poltroncine rosse, e in più c'era una bellissima chitarra appoggiata al muro. Niall la prese in mano e toccò delicatamente le sue corde.
" Qualcosa mi dice che sei molto affezionato alle chitarre " dissi io sorridendo mentre lui continuava ad osservare la chitarra con degli occhi brillanti.
" Esatto, infatti ho imparato anche a suonarla da autodidatta " mi spiegò lui sedendosi sulla poltrona con la chitarra appoggiata sulle gambe.
" Scusate se interrompo, la cena arriverà a momenti, ecco il menù previsto per oggi " entrò un cameriere porgendoci i fogli. Ringraziai e lui uscì.
" Stavo pensando anche di farti sentire una canzone che ho scritto un po' di tempo fa... Summer Love. L'avevo scritta per una ragazza che mi piaceva tanto... Però mi aveva troncato in pieno. Ma adesso ho ritrovato la persona a cui posso di nuovo dedicarla... " chi era quella idiota che lo aveva troncato? Se la trovavo le davo tanti di quei pugni...!
Niall inizia a suonare la canzone e sento la sua voce che mi sembrava quella di un angelo. Sentendo le parole del brano ( potete sentire la canzone su YouTube cercando Summer Love ) stavo anche per mettermi a piangere per quanto erano commoventi, ma mi ricordavano anche qualcos'altro.
" Oh... Perché piangi? " mi chiede lui asciugandomi una lacrimuccia che mi era caduta dall'occhio sinistro.
" Solo che le parole erano troppo belle... E mi hanno pure ricordato un storia che ho avuto l'anno scorso con un tipo... Che mi aveva stroncata in pieno senza pensare ai miei sentimenti... " ero scoppiata a piangere come un agnellino.
" Non preoccuparti, non ho intenzione di farti del male... Perché non si può far del male a ciò che si ama " mi disse Niall guardandomi negli occhi e stampandomi un bacio sulle labbra. Mi pulii gli occhi e tirai su il fiato.
Il cameriere entrò nella sala con due piatti e li appoggiò sul tavolo, e poi uscì. Guardai dentro ai piatti e vidi... Lasagne! Si mangiava italiano allora? La cucina italiana era assolutamente la mia preferita!
" Finalmente sono arrivate le lasagne! " esclamò Niall, era felice come un bambino.
Assaggiai un boccone e mi sembrò di volare in un paradiso pieno di arcobaleni. Le avrei finite in pochissimo tempo, ne ero sicurissima.

Appena finito di mangiare passammo un'oretta tra suonare la chitarra e le chiacchiere.
" A proposito, sai che stanno cercando una miss per la nostra scuola? Chissà chi sceglieranno... " dissi per aggiungere un altro po' di conversazione.
" Secondo me dovrebbero prendere te, peccato che nessuno riesca a vedere tutta la tua bellezza... " rispose il biondo abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia.
" Però non me importa, la bellezza delle persone non si vede solo guardando fuori... La bellezza delle persone la trovi solo se una persona la riesci a capire... " finii il discorso lì per non sembrare William Shakespeare.
Nate sorrise e unì le nostre labbra. Ogni tanto si staccava per riprendere fiato, ma poi si riattaccava subito. Le farfalle nel mio stomaco stavano progressivamente aumentando, e con esse la mia felicità.
Mi sentivo bene.
Mi sentivo protetta.
Mi sentivo felice.
Ma solo se ero con lui.
" El mi fai troppo eccitare, ti prego... " avevo già capito le sue intenzioni ma non era proprio il caso.
" Ma sei impazzito? Proprio dentro ad un ristorante? Lo sai che ci cacciano bruscamente, vero? " cercai di farlo ragionare cercando di essere il più dolce possibile.
" Ops, è vero... A proposito, vogliamo andare? Magari facciamo ancora un giretto " mi chiese il biondino e io annuii. Ero abbastanza stanca di stare chiusa dentro a quella stanza.

Usciti dal locale guardai le stelle, mi piacevano da matti. Volevo andare a vederle più vicino.
" Qui vicino c'è un laghetto, vogliamo andarci? " mi chiese ancora Nate. Approvai e ci dirigemmo al lago.
Era tutto illuminato dalle stelle, l'acqua era limpidissima e ti ci potevi specchiare.
" Guarda! Adesso tiro un sasso! " presi un sasso e lo lanciai in acqua, facendolo rimbalzare due volte.
" Ma guarda! Cosa ci fa una bella coppietta a quest'ora al lago? " disse una voce. Non sapevo da dove venisse.
" Ehm... Chi è? " chiese Nate.
" Patel, me lo chiedi proprio tu? " disse ancora la voce è dal nulla una corda mi acchiappò.

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