Capitolo 4

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"L'autunno è sempre stata la mia stagione preferita. Il tempo in cui tutto esplode con la sua ultima bellezza, come se la natura si fosse risparmiata tutto l'anno per il gran finale. Non ho mai pensato di avere paura dell'autunno."

Entrando a scuola vedo solo ragazzi troppo palestrati e con poco cervello e bamboline bionde con tette stratosferiche. Se mi guardo io, beh, sono nella norma, insomma, qualcosa da toccare c'è! Oddio, non che mi importi più di molto, il mio pallino da anni sono la pancia e le cosce, li si che devo perdere qualche chilo! Ma come si dice? Nessuno è perfetto! Mi auto convinco che se devo piacere ad una persona, le devo piacere per quella che sono, ma ormai se non sei magra e sexy non ti calcolano nemmeno per sbaglio.
Dovrò iscrivermi in palestra.
Guardo il corridoio che pullula di studenti e mi cade l'occhio su un gruppo di ragazzi.
Iniziano già il primo giorno di scuola a deridere qualche povero disgraziato.
Guardo il ragazzo preso di mira.
Non lo avevo mai visto da queste parti, ma immagino che lo prendano in giro per il suo peso.
Poverino! Sarà terribile il suo anno scolastico.
Non vorrei essere nei suoi panni in questo momento.
Lo spintonano e lo deridono fino a quando la campanella non ci informa che stanno per iniziare le lezioni.
Prima di voltarsi, per dirigersi nella sua aula, i nostri occhi s'incontrano e io sento un brivido lungo la schiena.

-Ava? Ava, mi stai ascoltando?
-Mmmh? Cosa? No, scusami, ero assorta nei miei pensieri. Cosa stavi dicendo?
-Ti ho chiesto se ti va di pranzare insieme oggi? 

Mi sento in dovere di chiedergli come sta! Devo seguirlo! Devo rivedere i suoi occhi.

-Si, sì certo! Ci vediamo dopo, Kate, ora devo scappare!
-Ma... Aspetta!

Non la sto più ascoltando.
Mi fiondo all'inseguimento.

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