Capitolo 15

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"Beato colui che non si aspetta nulla perché non sarà mai deluso."

Non mi aspettavo assolutamente la sua visita.
Non la vedo da anni ormai e di certo non volevo vederla adesso.
Mi guarda, fin troppo direi!

-Che diavolo vuoi, Mary?
-Te l'ho detto, voglio parlarti! Non mi piace come ci siamo lasciate, eri la mia migliore amica e mi dispiace per quello che è successo! Non era mia intenzione, te lo giuro!
-Non mi interessano le tue scuse e non mi interessa che cosa hai da dirmi! Per me non esisti più! Vattene da casa mia, immediatamente, e non farti più vedere!

Lei prova a ribattere ma io le sbatto la porta in faccia!
Ma pensa te! Che faccia tosta venire qui! Dopo tutto questo tempo ha il coraggio di farsi vedere qui e chiedermi perdono!
Questa giornata non poteva andare peggio di così!
Mi arriva un messaggio sul cellulare. È di Kate!
Mi avvisa che oggi non può più venire a fare shopping con me.
Ancora meglio, dopo questa visita mi è passata proprio la voglia di uscire.
Non le rispondo e sprofondo di nuovo sul divano.
Continuerò a fare ciò che quella stronza ha interrotto, ovvero dormire.
Mi addormento subito e faccio uno strano sogno.
La Sua voce echeggiò per tutto il Paradiso.
<<Etheral, figlio mio, avanza al mio cospetto>>, l'angelo si inginocchiò di fronte all'entità luminosa.
<<Sono qui, Padre>>
<<Qual'è la tua strada? Cosa deciderai di fare? Resterai con me e i tuoi fratelli o seguirai Lucifero sulla Terra?>>
Etheral non esitò nemmeno un istante
<<Io resterò sempre al tuo fianco, Padre, non ho nessun motivo per odiarti>>
Il padre sorrise compiaciuto
<<Puoi unirti ai tuoi fratelli>>
L'angolo si alzò e raggiunse i suoi fratelli senza voltare mai le spalle al Creatore.
Nuovamente la voce del Padre echeggiò.
<<Siryo, figlio mio, avanza al mio cospetto>>
Sentendo il suo nome, l'angolo sussultò, ma senza esitazione andò di fronte a Lui.
<<Qual'è la tua strada? Cosa deciderai di fare? Resterai con me e i tuoi fratelli o seguirai Lucifero sulla Terra?>>
Prese fiato e con calma rispose: <<Padre, non odiatemi, ma non ho preso nessuna decisione. Io mi trovo in una posizione troppo scomoda, da una parte ci sei Tu, mio Padre e mio Creatore, ma dall'altra parte c'è il mio Fratello gemello... Io non prenderò una decisione>>
Il Padre lo guardò per un breve istante, il suo sangue si congelò al solo pensiero dei suoi occhi puntati su di se, il tempo sembrava essersi fermato.
<<Figlio mio, tu cadrai con tutti gli altri che seguiranno Lucifero, non avrai le tue ali finché non prenderai una decisione>>
La sua condanna... perdere le ali. Tutto questo per Lei.
<<Lalanyn, figlia mia, avanza al mio cospetto>>
Eccola! L'angolo più bello che lui abbia mai visto, le sue ali bianche e blu, i suoi occhi verdi.
Con lei il Padre ha creato la perfezione.
<<Qual'è la tua strada? Cosa deciderai di fare? Resterai con me e i tuoi fratelli o seguirai Lucifero sulla Terra?>>
Lalanyn si voltò, lo guardò con la coda dell'occhio e torno a fissare il Padre.
<<Padre mio, io scelgo la caduta, ma non per seguire Lucifero, ma per seguire l'angolo che amo>>
Dio guardò Lalanyn
<<Chi sarebbe l'angolo che ami?>>
Lalanyn, con sguardo fiero rispose <<Siryo Capricornus, Arcangelo protettore del Costellangelo del Capricorno>>
Dietro di lei si sente levare un grido di rabbia.
<<Come osi pronunciare il nome dell'Arcangelo Siryo! Lui è solo mio!>>
Lalanyn si voltò e la guardò in malo modo.
<<Moderati, angelo, io sono di grado più elevato del tuo, resta al tuo posto>>
L'angelo si infuriò e si lanciò contro Lalanyn.
Fu un attimo e Siryo si trovò in mezzo ai due angeli, ma il suo pugno colpi in pieno volto l'angelo aggressore.
<<Non osare sfiorare Lalanyn nemmeno con un dito, mi hai capito, Lilith?>>
Lilith con la guancia dolorante e gli occhi pieni di lacrime gli lanciò uno sguardo carico d'odio e volò velocemente via.
Il Padre li guardò.
<<Mi avete appena dimostrato che l'amore è e sempre sarà la magia più potente che esista, Lucifero dovrebbe prendere esempio da voi, vi condanno alla caduta... insieme>>
Siryo prese la mano di Lalanyn e andai verso Lucifero, che gli fece l'occhiolino.
Dopo un'altra eternità incalcolabile di tempo si aprì un varco sotto i loro piedi ed iniziò la caduta.
Non si sa quanto tempo passò, ma era una discesa interminabile.
Il Paradiso si allontanava sempre sempre di più, ma la Terra non si vedeva, il buio li avvolse completamente.
Quando, Siryo, riprese conoscenza si trovò sdraiato per terra, la polvere lo aveva ricoperto, il suo primo pensiero di trovare Lalanyn.
Si alzò velocemente e si guardò intorno, solo alberi e rocce lo circondavano, era su un versante di una montagna.
Urlò a squarciagola <<Lalanyn!! Lalanyn dove sei?>>
Lei sbucò da un cespuglio <<Ehi, non c'è bisogno di urlare così!>>
Corse da lei e la strinse a se, non poteva crederci... Lalanyn lo amava e lui amava lei.
Non resistette e la baciò intensamente, sentì il suo corpo abbandonarsi al calore del loro primo bacio.
Quando si staccarono la ragazza era coloritamente rossa in volto.
<<Sono così felice di essere con te>>
<<Anche io sono felice, Siryo, ma dove siamo?>>
<<Non lo so, ma dovremmo andare ad esplorare la zona, vedere se c'è una di quelle creature che nostro Padreha creato a sua immagine>>
Si misero in viaggio per scendere dalla montagna, passarono le ore, ma degli umani nemmeno l'ombra.
Sentirono un tuono eppure il cielo era sereno.
Diversi angeli li circondarono.
<<Come avete osato scegliervi, piuttosto che restare con nostro Padre? Siete dei traditori della vostra stessa razza!>>
<Fratelli aspettate! Avete frainteso tutto, non abbiamo tradito nessuno, ma non siamo in grado di prendere una vera posizione>>
<<Tu menti! Sei solo uno spregevole demone come tuo fratello>>
In un attimo gli angeli si scagliarono su di loro impugnando le Folgori, l'unica arma in grado di uccidere una creatura eterea.
Iniziò una battaglia impari, cinque contro due.
Durante un affondo, Siryo, riuscì a disarmarne uno e ucciderlo, ne uccise un altro con un tendente alla gola.
Gli angeli stavano soccombendo sotto la sua furia, quando si voltò vide l'ultimo angelo che lanciò la sua Folgore verso Lalanyn.
Siryo saltò verso di loro per proteggerla, ma la Folgore accellerò e trafisse la ragazza in pieno petto.
Quest'ultima si accasciò a terra, corse da lei ed estrasse l'arma.
<<Lalanyn! Ti prego resisti!>>
Lei con le poche forze che le rimanevano gli accarezzò la guancia.
<<Siryo, amore mio... non arrenderti mai! Io non sono stata abbastanza forte... ma tu lo sei... ti amo...>>
L'angelo che amava svanì in una polvere luminosa che volò verso il cielo.
Lalanyn mori tra le sue braccia, non è stato in grado di proteggerla.
La sua testa stava per esplodere, un'infinità di pensieri negativi cominciarono ad avvolgerlo, la sua schiena bruciava.
Urlò.
I suoi capelli si allungarono, gli uscirono dalle tempie due corna, le unghie divennero più lunghe ed affilate, i canini si allungarono e le ali tornarono al loro posto,'a non più bianche e pure come una volta, bensì divennero nere, intrise di dolore e sofferenza.
L'angelo indietreggiò terrorizzato, fu un attimo e la sua testa venne staccata dal collo con un feroce morso.
Il sangue dell'angelo colava tra le sue fauci e la rabbia non cessò.
Quando riprese il controllo e si convinse che ormai Lalanyn era morta, era solo.
La sua vita non aveva più senso ora.
Cercò di suicidarsi buttandosi giù dalla montagna, cercò di morire pugnalandosi con la Folgore, ma non ci si può togliere la vita da soli con quell'ama.
Passò vent'anni tentando di uccidersi, ma una creatura immortale non poteva, assolutamente, morire.
Una figura si mostrò di fronte a lui.
Era Lucifero, suo fratello.
<<Siryo, fratellino mio, so cosa stai provando! A dire il vero no, ma non è questo il punto>>
<<Cosa vuoi Lucifero? Non ho tempo per te ora>>
Lucifero sorrise <<Io credo che cinque minuti per tuo fratello potrai trovarli tra gli, innumerevoli, impregni che hai>>
Sospirò e lo seguì.
Lucifero si fermò di fronte ad una casa.
<<Cosa noti in quella bambina, Siryo?>>
Prese Lucifero per il collo <<Come osi portarmi qua a vedere una bambina che assomiglia a Lalanyn? Non ti sembra che io stia soffrendo abbastanza?>>
Suo fratello si staccò facilmente dalla sua presa.
<<Stupido, guarda più attentamente quella bambina>>
Sbuffò e guardò.
Rimase paralizzato <<Non è possibile... quella bambina ha l'anima dello stesso colore di Lalanyn!>>
Lucifero fece un ghigno <<Quella bambina non ha l'anima dello stesso colore di Lalanyn! Quella bambina è Lalanyn!>>
Sgranò gli occhi <<Come... io... io l'ho vista morire... è morta tra le mie braccia... ma come...>>
Lucifero si grattò il mento.
<<Probabilmente per noi angeli e demoni la morte non esiste sul serio, forse quando moriamo in realtà dobbiamo ricominciare un ciclo di vita>>
<<Quindi io e lei potremmo stare insieme di nuovo?>>
Lucifero lo fissò negli occhi.
<<Questo non sono in grado di dirtelo. Lo scoprirai da solo>>
Tornò a fissare la piccola Lalanyn, in attesa che tutto potesse tornare come prima.

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