Capitolo 10

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"Nei sogni i pensieri sono treni di mille colori e velocità che continuamente si sdoppiano dalla loro forma e la superano, e il binario della nostra mente assiste senza sapere dove andranno a finire."

Mi ha rivolto la parola? Davvero?
No, sto sognando!
Non so cosa dire! Avanti Ava, apri questa maledetta bocca! Non fare la figura della scema!

-Ciao! Io sono Ava!

Allungo la mano per presentarmi.
Come sfiora la mia mano sento una scarica elettrica.
Wow! È incredibile!
Gli sorrido e ritiro in fretta la mano.

-E' da tanto che sei qui?
-Beh, si! Sono nata qui e ho sempre vissuto qui, purtroppo. Tu invece?
-Mi sono trasferito qua dall'Italia, per problemi di famiglia!
-Ah, capito! Niente di grave spero.
-No, per fortuna no.

Mmmh, non rivela molto di se.
Spero non sia così chiuso anche dopo che ci saremo conosciuti meglio.
Sempre se mi vuole conoscere.
Rimaniamo in silenzio fino a quando non entrano gli altri studenti e l'insegnante.
Meno male! Era un'agonia questo silenzio, almeno adesso posso concentrarmi sulla lezione di biologia.
Ogni tanto lo guardo con la coda dell'occhio e noto che anche lui mi osserva.
Mi sento un po' in soggezione, però al tempo stesso mi lusinga sapere che un po' mi guarda.
Le due ore di biologia sono volate come niente. Peccato! Amo veramente questa materia.
Esco dall'aula prima di tutti.
Sento che qualcuno mi sta chiamando, mi volto e vedo Alex.

-Ehi dimmi. È successo qualcosa?
-No, volevo solo restituirti il quaderno che hai dimenticato sul banco. Sei scappata e lo hai lasciato lì.
-Ah, grazie! Sei stato gentilissimo!

Gli faccio un sorriso e mi volto per andare al mio armadietto per cambiare i libri.

-Ascolta! Ti va di pranzare insieme oggi?
-Ehm, certo! Ci vediamo dopo, allora.
-Si, certo! A dopo.

Mangerò con lui.
Si, si, si! La mia me interiore sta ballando la macarena.
Ok, Ava, ricomponiti, santo dio.
Che lezione mi aspetta adesso? Matematica!
Uccidetemi subito!
Mi avvio alla lezione successiva con un'eccessiva lentezza.
Voglio che sia ora di pranzo!

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