Capitolo 13

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"La vita è una lunga preparazione per qualcosa che non succede mai."

Mi sveglio con gli occhi gonfi e rossi.
Non ho dormito bene, anzi, non ho dormito per niente.
Ho cercato di non pensare ad Alex.
Una persona così maleducata non merita il mio interesse.
Mi faccio una doccia veloce per svegliarmi, altrimenti mi addormento sul banco.
Oggi mi vesto total black, rispecchia il mio umore.
Decido di andare a piedi a scuola.
Niente macchina, mi faccio una bella passeggiata.
Per fortuna che abito a venticinque minuti da scuola.
Non c'è nessuno in giro e guardando il cielo so che verrà a piovere.
Mi piace la pioggia, mi piace guardare le gocce che cadono e producono un suono, davvero, bello.
Arrivo a scuola e mi fiondo subito in aula.
Non ho voglia di vedere e parlare con nessuno.
Nemmeno con Kate.
Mi siedo all'ultimo banco dell'ultima fila, così nessuno mi romperà le scatole.
Appoggio la testa sul banco e cerco di fare un pisolino.
Sono tanto stanca, per fortuna ho inglese e sono abbasta brava in questa materia, quindi posso permettermi di assentarmi un po'.
Mi sveglio di soprassalto per colpa di una porta che sbatte.
Alzo di scatto la testa e lo vedo.
È arrivato il maleducato!
Lo fulmino con lo sguardo ma lui abbassa il suo capendo,benissimo, che sono arrabbiata per quello che mi ha fatto ieri!
Si siede vicino a me, di nuovo, ma io lo ignoro completamente.
Guardo fuori dalla finestra.
Caspita! Inizia a piovere!
Ringrazio mentalmente il Signore.
Almeno la pioggia mi rilassa e mi fa passare l'incazzatura per questo ragazzo.
Sento i suoi occhi addosso.
Mi da fastidio! Non voglio che mi guardi!

-Sei arrabbiata con me?

Non gli rispondo, continuò ad ignorarlo apertamente.

-Uff! Senti mi dispiace, non era mia intenzione farti buca. Non l'ho fatto con cattiveria, ho avuto un... problema e non sapevo come avvisarti.

Mi volto verso di lui e sono paonazza dalla rabbia

-Potevi venire in mensa trenta secondi e dirmi che dovevi andare via o qualsiasi cosa dovevi fare! Io sono rimasta ad aspettarti per trenta minuti! Mi sono sentita una stupida! Quindi scusami se non ti sorrido e non faccio i salti di gioia nel vederti!

Prendo il mio zaino e mi sposto due file più avanti, chiudendo così la conversazione.

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