POV'S RICCARDO
Sono in macchina con Fede, le voglio fare una sorpresa. Io non sono un tipo da queste cose, ma non so perché con lei è diverso. Siamo solo amici e tale deve restare, anche se forse sto iniziando ad affezionarmi davvero a lei. Lei è diversa dalle altre, è così piccola ma grande allo stesso tempo. È fragile ma forte, è una forza della natura. Ogni volta che incrocio il suo sguardo mi sento mancare, non capisco perché mi faccia questo effetto. Andreas, il mio migliore amico mi ha detto che sono sotto un treno per lei. Boh, forse ha ragione, sennò perché le sto facendo questa sorpresa?
Quando arriviamo la faccio scendere dalla macchina e le metto una benda sugli occhi. Lei inizialmente è un po' titubante ma poi si lascia guidare da me, mi piace infonderle sicurezza.
"Fede, siamo quasi arrivati, non sbirciare eh". Le sussurro all'orecchio e le vengono dei brividi. Non sapevo di fare questo effetto, ma mi piace.
Dopo circa 10 minuti le tolgo la benda e lei rimane senza parole.
Siamo in un ristorante, in una terrazza che sporge sul mare, siamo solo noi due. "Riccardo ma hai organizzato tutto questo per me?" Mi chiede sbalordita. Io annuisco e lei mi salta in braccio, quanto vorrei che durasse per sempre. Mi da un bacio sul collo e uno sulla mandibola,
è il mio punto debole. Quanto mi piace. "Piccola così mi fai impazzire" le dico. Lei arrossisce e si siede al tavolo.La cena passa velocemente, parliamo di tutto e devo dire che solo ora comincio a conoscerla meglio. Mi ha raccontato di Nico, e solo ora capisco quanto lei sia forte, deve aver sofferto molto e so che ne soffre ancora tanto anche se non vuole farlo vedere. "Lui sarà sempre con te Fede, qui ma soprattutto qui dentro" le dico indicando prima la testa e poi il cuore. "Lui vorrebbe vederti felice, che insegui il tuo sogno, che poi era anche il suo, devi essere orgogliosa di te stessa e di tutto quello che stai facendo".
Lei rimane senza parole, mi sono stupito anche io di quello che le ho detto.
Finita la cena, che ovviamente le ho offerto io, decidiamo di andare a fare un giro per Roma. È lei la romana quindi mi fa da Cicerone. Mi dice che mi vuole portare in un posto bellissimo ma non mi dice dove.
Camminiamo circa venti minuti e mi ritrovo vicino ad un muretto da dove si vede tutta la città. È bellissima, tutta illuminata, sia la città sia Federica. Lei si affaccia sul muretto e io la abbraccio da dietro, le dico che è bellissima e che non sapevo neanche l'esistenza di questo posto.
"È il mio posto preferito a Roma, qui ci vengo anche per pensare a volte, mi immagino una vita diversa quando vengo qui" mi confessa lei.
La stringo ancora più forte perché so bene a quello che sta pensando.
Lei ad un tratto si gira, i nostri nasi si sfiorano, il mio cuore batte all'impazzata e per un momento credo di poter sentire anche il suo. Il mio respiro si fa affannoso, non riesco a pensare ad altro, vedo solo lei, noi, le sue labbra che in questo momento divorerei. Si, credo che mi piaccia Federica Carta.
Siamo sempre più vicini, le prendo una mano e la intreccio alla mia, mentre con l'altra le accarezzo una guancia. Restiamo così per qualche minuto o forse per un'ora, ho perso la cognizione del tempo.
I miei occhi sono fissi su di lei, non ho mai provato un'emozione simile. E so che lei sente lo stesso.
La sto per baciare, siamo a due centimetri di distanza.
Di colpo mi passano davanti tutte le immagini di lei che soffre, di lei che piange e di tutto ciò che ha passato. Non posso farla soffrire ancora, non sono io la persona adatta a lei, con me starebbe solo male ulteriormente.
"Si è fatto tardi, dobbiamo andare" le dico, staccandomi da lei.
Lei annuisce e abbassa lo sguardo, ci è rimasta male, che coglione che sono. Ma credo di averle solo fatto un favore. Se solo sapesse come sono veramente, se solo sapesse tutto ciò che ho fatto in passato.
Il viaggio di ritorno è molto silenzioso, non mi rivolge neanche la parola e guarda fuori dal finestrino. Così accendo la radio, provo a canticchiare una canzone, ma niente. Non mi parla e non mi guarda. Se solo sapessi Federica.Quando arriviamo all'hotel mi ringrazia per la cena e mi dice che deve andare. Io le faccio un mezzo sorriso e torno in camera.
Ad aspettarmi c'è Andreas, tutto euforico che vuole che io gli racconti tutto nei minimi dettagli. Gli racconto tutto, e quando arrivo al punto del bacio mancato mi sento mancare l'aria solo al pensiero di tutte le emozioni che ho provato in quei minuti.
"Sei un coglione Riccardo! Tu stai sotto un treno per lei e non l'hai baciata? Tu hai solo paura di metterti in gioco, hai paura di stare male per lei, hai paura per una volta di non avere il controllo della situazione. Amico mi dispiace dirtelo, ma hai sbagliato tutto con lei".
"Grazie. Mi sei di grande aiuto" gli rispondo io.
"Comunque lo so che sono uno scemo, credo che mi piaccia veramente Andre, non ho mai provato queste cose prima d'ora, io non so come comportarmi! La farò stare male lo so già, e lei non se lo merita" spiego io.
"Ma ti rendi conto che lei già sta male per te? Non puoi decidere tu cos'è giusto o meno per lei, non è una bambina" controbatte Andreas.
Il suo discorso non fa una piega, ma io so di non essere adatto a lei, so che se sapesse tutto lo penserebbe anche lei. Quindi tanto vale lasciare le cose come stanno, le passerà, come passerà a me. Almeno lo spero.
Sempre pensando a lei mi addormento e cado in un sonno profondo.😱😱😱😱😱😱😱😱
Ecco a voi il nuovo capitolo. Cosa succederà ora tra Fede e Riki? Riusciranno ad ammettere i loro sentimenti? Lo scoprirete presto.
Spero come sempre che vi piaccia. Un bacio 💋
Martina
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La mia vittoria più bella
FanfictionFederica è una ragazza di 17 anni, abita a Roma ed ha un passato travagliato. Solo la sua musica riesce a farla sentire bene con se stessa e sarà proprio la sua passione per il canto a cambiarle la vita. Riccardo ha 24 anni e viene da Milano, città...