Amnesia Anterograda

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NdA: in questa os assistiamo ad una Hermione ormai ventenne con una grave sindrome: Amnesia Anterograda. Si tratta di una sindrome che può essere causata da un'incidente, dove il paziente affetto ricorderà solo gli eventi avvenuti prima dell'incidente, non ricordando nemmeno di possedere effettivamente questa malattia. Mi sono ispirata al film "50 volte il primo bacio".

Amnesia Anterograda.

E' questo quello che ha colpito Hermione Granger da due anni ormai. Bisogna convivere con questo genere di cose, e Harry Potter lo sapeva per esperienza. Non voleva crederci all'inizio, ma poi ha dovuto farci l'abitudine, piano piano, giorno dopo giorno.

È così e basta.

A seguito di quell'incidente avvenuto in macchina a Londra, una Ford Caprio, Hermione era stata colpita dall'Amnesia Anterograda.

Di quell'incidente ricorda solo il prima.
Ricordi lucidi, tristi, felici.
Ma dopo.... Non c'è un dopo, non per lei.
Harry si era sforzato di farle ricordare tutto, o qualcosa, ma sia i medici babbani che quelli magici hanno affermato che non esisteva cura.
<<Bisogna farci l'abitudine e basta>> avevano detto. Tutti la stessa cosa.
Ma doveva esserci almeno una cura. Una sola. Per forza.
No. Niente cura. Niente rimedio. Niente memoria.
Se di giorno potrebbe ricordare qualcosa, di notte tutte le informaioni verrebbero abolite.

Il campanello di casa Potter suona.
Hermione Granger era lì, sulla soglia della porta con Ginevra Weasley, la sua migliore amica.
Harry aprì la porta e sorrise loro debolmente. Non riusciva ad essere felice come una volta. Non più. Ginny lo capiva, poteva percepire il suo dolore.

No, invece. Non poteva sentirlo affatto.

Non amava Hermione come la amava Harry. Non provava un vero dolore. Solo una piccola simulazione.
<<Emh.... Accomodatevi lì, sul divano>> disse il ragazzo, rivolgendo a Ginny uno sguardo come per dirle "tu sai cosa fare", poi svanì di sopra.
Era giunto il momento.
Si guardò per un breve tempo allo specchio, osservando l'uomo dagli occhiali a mezzaluna e lo sguardo triste, perso nel vuoto, che aveva di fronte. Si sentiva patetico. Sapeva che quel che stava per fare avrebbe ferito Hermione, ma ogni giorno sperava che questo avrebbe fatto sì che lei ricordasse un pizzico in più.
Scese di sotto rassegnato, e mise la videocassetta nel videoregistratore.
Tirò un respiro profondo, poi poggiò una mano sulla spalla di Hermione, come a darle conforto, quando in realtà ne aveva bisogno proprio lui.

Il video partì, mostrando immagini di Hermione ferita per via dell'incidente, mentre una voce maschile spiegava tutto l'accaduto.
La ragazza in questione aveva gli occhi velati dalle lacrime, così come Harry e, forse, anche Ginny. Poi scoppiò in un pianto di dolore, dolore puro. Ad Harry invece scese una sola lacrima che gli bagnò la guancia, il mento, il collo, ma faceva finta di non star male. Era orribile vedere Hermione piangere in quel modo, vederla nel video con tutti quei lividi, e quelle bende, e quel sangue.
Ma non mollava. Doveva tenere duro per lei, e per sé stesso.
Pregava ogni santo giorno che le ritornasse la memoria.
Tutte le volte era costretto a sorbirsi quel video, e quelle maledette lacrime.
Era costretto a sorbirsi il dolore.
Era peggio di un "crucio" scagliato con decisione affinchè facesse più male.
"Bastardo" si era detto.
Adesso stringeva più forte la spalla di Hermione, consapevole che forse le stava procurando dolore in più, ma aveva bisogno di lei, così come lei aveva bisogno di lui.

O forse no.

Forse era solo lui a cercarla disperatamente.
Forse lei si era scordata persino che Harry l'amava più di qualsiasi altra cosa.

ᴏɴᴇ sʜᴏᴛ --- ʜᴀʀᴍɪᴏɴᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora