Papavero Rosso 7.7

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Alla fine Hermione dovette calmarsi, non poteva trascorrere il Natale chiusa in camera a piangere e rimuginare.
Cucinò il cotechino, apparecchiò la tavola con un servizio in porcellana bianca con rifiniture dai colori oro e cremisi, si vestì e si truccò con molta cura e pazienza.

Qualche ora più tardi sentì la porta aprirsi, e non poteva che essere Harry.
Quando lo vide pensò di provare rabbia, tristezza, o una qualche altra emozione negativa.
Invece provò un'emozione che stupì persino sé stessa: amore.
Il ragazzo di fronte e sé era fradicio per via della neve, gli occhi un po' gonfi e rossi.
Praticamente lei stamattina.
<<Hey>> lo salutò piano.
<<Hai controllato il telefono?>> le chiese senza dare spiegazioni.
<<N-no...>>
Un'enorme piatto di ansia sembrava le fosse stato servito per cena, talmente era nervosa e tremolante.
Cercò il telefono con gli occhi, e una volta trovato scovò un nuovo messaggio.
Era di Ginny.

"Hermione... Io... Mi dispiace tanto. Non è stato Harry a provarci con me. Ero io quella invidiosa del vostro rapporto.
Ho sempre amato Harry, volevo capire cosa trovava di così bello in te tanto da essersene innamorato.
Non prendertela con lui per un errore che io, da amica traditrice quale sono, ho commesso.
Ti prego, perdonami"

Hermione aveva gli occhi lucidi, troppo sommersa dalle emozioni che in quel momento la stavano abbracciando, quasi stritolandola.
Non doveva emozionarsi, eppure lo stava facendo, andando contro sé stessa.
Guardò Harry negli occhi, quegli occhi smeraldo che tanto amava e che la attiravano come una calamita, e finalmente capì perché fino a qualche minuto fa i suoi occhi erano ridotti in quello stato.
Adesso luccicavano un po', un lampo di speranza sorvolò i suoi occhi.
<<Non sei stata un oggetto per placare i miei ormoni.
Sai, tenevo i miei sentimenti chiusi dentro una scatoletta prima di venire qui. Poi, quella sera, il cofanetto si aprì, rivelando tutti i miei sentimenti nei tuoi confronti.
Perché sei tu. Sei Hermione>> si convinse a parlare il moro, non facendo altro che aumentare le lacrime della ragazza.
<<Harry... Perché non me lo hai detto, stupido di un Grifondoro?!?>>
Poteva benissimo non credergli, ma gli occhi che stava guardando erano come un libro aperto per lei.
<<Mi avresti creduto?>> le chiese avvicinandosi di qualche passo.
Scosse la testa. Non lo avrebbe mai fatto in quelle condizioni, anzi.

Annullò la distanza tra i loro visi, facendo scontrare le loro bocche.
Le sue mani gelide accarezzavano le guance di Harry, quello che non considerava più il suo migliore amico.
Sentì qualcosa picchiettarle la spalla, e appena interrotto il bacio notò un papavero rosso proprio di fronte a lei.
Era di un rosso molto acceso, quasi prendesse fuoco, e spontaneamente sorrise, per poi infilarlo tra i suoi capelli dorati.
Ricongiunse le sue labbra a quelle di Harry, mentre si dirigevano in camera da letto.

Harry. Non era più il suo migliore amico. Lo aveva dimostrato quel papavero rosso.

NdA: E finalmente la storia si conclude qui! Non potevo farla finire male perché avrei fatto un pessimo regalo di Natale a tutti voi che leggete e (stranamente) apprezzate ciò che scrivo.
Vi auguro un buon Natale!

ᴏɴᴇ sʜᴏᴛ --- ʜᴀʀᴍɪᴏɴᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora