Cappuccino E Croissant

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NdA: la prima delle tante one shots che verranno pubblicate.
Hermione, ancora giù di morale per via del suo ex marito, troverà un'ancora di salvezza nel cuore del suo migliore amico, Harry.

La Guerra Magica era finita da un pezzo ormai, e il Mondo Magico era ritornato alla sua pacifica e primitiva tranquillità.

Hermione Granger aveva da poco divorziato con Ronald Weasley, con il quale aveva avuto due bellissimi bambini: Rose Weasley-Granger e Hugo Weasley-Granger.
Entrambi i bambini soffrivano per il divorzio improvviso dei genitori, ma mai quanto Hermione. Lei soffriva più di tutti.
Lavorava all'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, e ogni giorno era costretta a vedere il suo ex marito lì, a lavorare come Auror, insieme ad Harry Potter.
Harry. Il migliore amico di entrambi.
Hermione aveva sempre avuto un debole per Harry.
Egli è sempre stato il suo il migliore amico, sin da quando si sono conosciuti su quel treno diretto ad Hogwarts.
Adesso sono entrambi trentenni, e la loro amicizia non si è mai spezzata, non ha mai subito un danno.

In una soleggiata giornata di primavera, con quel vento leggero che pizzica un po', Hermione Granger si era ritrovata a fare colazione in un bar babbano, sperando di dimenticare una volta per tutte il suo stupido ex marito.
Era seduta in un tavolo seminascosto, in fondo al locale, mentre aspettava con pazienza il croissant alla marmellata di ciliegie e il cappuccino ordinati.
Il campanello posto sopra la porta di legno tintinnò, segno che qualcuno era appena entrato.
Harry Potter entrò nel piccolo locale.
Non sapeva di avere la propria migliore amica a pochi metri di distanza, intenta a sorseggiare il suo cappuccino caldo.
Gli ci volle un po' per riconoscerla, con quei ricci raccolti in una coda, e gli occhi color nocciola, i quali non riuscivano più ad emanare la gioia e la forza di una volta.
Non sapeva se andare da lei o meno.

Decise alla fine di incamminarsi con passo deciso verso di lei, sperando nel solito caloroso saluto alla Hermione Granger.
<<Hey Hermione>> la salutò, scrutandola con i suoi occhi verdi - anche se in quel periodo sembravano azzurri - attraverso i sottili occhiali rotondi.
Hermione alzò lo sguardo molto velocemente, e con un sorriso quasi forzato lo salutò: <<Ciao, Harry>>.
Hermione non si aspettava assolutamente quella visita.
"È un locale babbano" pensò "Non vedo cosa possa fare lui qui".
Era stupita, quasi spaventata, ma nel profondo sapeva di provare un'immensa gioia per quell'inaspettata visita.
<<Posso sedermi?>> aveva domandato il ragazzo, dondolandosi nervosamente su sé stesso.

Hermione non si aspettava nemmeno questo.

Credeva l'amico le chiedesse semplicemente come stesse, e poi se ne sarebbe andato lasciandola lì, da sola, di nuovo.
<<Emh..Si, certo>>
Harry prese una sedia e si sedette di fronte la donna, osservando con espressione quasi divertita il croissant che stava addentando - dalla quale colava marmellata dal colore roseo - e il cappuccino ormai freddo nella tazza e quasi finito del tutto.
<<Cosa sono?>> aveva chiesto, indicando le due prelibatezze della quale Hermione si stava cibando.
Hermione gli scoccò un'occhiata divertita.
<<Non sai davvero cosa sono?>> disse altamente sorpresa, stupita da quella bizzarra domanda.
<<Emh... No...>> aveva risposto il moro ridacchiando nervosamente.
"Cavolo, devo aver detto la più grande stupidaggine del mondo, forse" pensò mentre si malediceva mentalmente.
Hermione ridacchiò.
Era da tempo che non lo faceva.
Sorridere, s'intende.

Era da tempo che non sorrideva.

ᴏɴᴇ sʜᴏᴛ --- ʜᴀʀᴍɪᴏɴᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora