NdA: os narrata in un parco giochi, tratta da una scena della prima stagione di thirteen reasons why.
Parco giochi. Un posto che a Hermione Granger ed Harry Potter piaceva un sacco. Era una specie di "posto segreto", dove i due si davano appuntamento ogni volta.
Era il loro posto magico.
Un luogo speciale, in cui solo loro potevano mettere piede. Una volta era un parco giochi abbandonato tra le siepi alte. Nessuno mai osava mettere piede in quel "postaccio squallido", come lo definivano i cittadini di Londra.
Hermione ed Harry si recarono lì per sbaglio, e si diedero anche un bacio, per sbaglio. Ma a quello ci arriveremo dopo.
Pulirono e accudirono quel parco come fosse loro, condividevano le loro paure e i loro segreti lì, in quel posto.Ma a quei due ragazzi magici piaceva.
Un temperato pomeriggio di ottobre Harry e Hermione s'incontrarono lì, di nuovo. Gli alberi intorno a loro erano marroni e rossi, e a rendere il paesaggio ancora più bello del solito erano alcune foglie giallognole che cadevano dai rametti fragili e il Sole, che con i suoi deboli raggi filtrava attraverso gli alberi possenti, illuminado il piccolo parco e l'erbetta ancora verde che cresceva attorno a esso. Qualche corpuscolo ondeggiava nell'aria, quasi fossero lucciole.
Sembrava un paesaggio delle fiabe.Hermione passeggiava, come era solita fare tutti i pomeriggi. La rilassavano, le dicevano che oltre quell'orrore può esserci anche la meraviglia.
Harry invece vagava per le strade di Londra. Era passato da Privet Drive - stranamente - , poi si recò nei pressi di Magnolia Road; e infine, si trovò nel parco giochi. Non sapeva come fosse arrivato lì. Forse i suoi piedi conoscevano ormai talmente bene la strada che la esegiurono perfettamente, come fosse un passo di danza.
Anche Hermione si ritrovò lì, nel suo posto preferito.
All'inizio nessuno si era accorto della presenza dell'altro, erano troppo impegnati a guardare il parco, circondato dallo splendido paesaggio.Poi, ecco l'incrocio di sguardi.
Due bellissimi occhi smeraldini si fusero con un'altro paio nocciola.
Si persero l'uno negli occhi dell'altro.<<'Mione, anche tu qui?>> aveva chiesto Harry, risvegliatosi dal suo stato di trance. Hermione si scosse leggermente, risvegliandosi anch'essa, poi schiarendosi la voce parlò <<Sì, è strano... Tu come sei finito qui?>> <<Incosciamente. Sono finito qui incosciamente>> rispose con un po' di nervosismo trapelante dalla voce.
Hermione sorrise leggermente, non sapeno cosa fare. Era in una situazione alquanto strana ed imbarazzante, e si sentiva un po' a disagio.Di certo non era tranquilla.
Il cuore batteva in modo bizzarro, e ogni tanto mancavano le parole e la saliva in bocca.
Harry si dondolava su sé stesso, come era solito fare nei momenti di disagio, e scrutava la ragazza attraverso gli occhialetti tondi.Come cavolo ci erano finiti al parco giochi?
Nessuno dei due sapeva rispondere a quella domanda. Quell'inappropriata, stupida e al contempo intelligente, domanda.
Hermione era stanca di stare lì, all'impiedi, impalata ad osservare il proprio migliore amico fare la stessa identica cosa. Cominciò a camminare intorno al parco, per poi fermrsi proprio davanti lo scivolo e dire al moro <<Vuoi salire?>>. Lo disse con un ghigno in volto, a mò di sfida.
Harry non amava le sfide. Sapeva che ogni volta che ne veniva lanciata una, lui avrebbe perso. Ogni volta tranne il Quidditch, ovvio. Quello non lo avrebbe mai perso.
Ma non poteva dare quel sazio alla ragazza della quale provava dei sentimenti. Se ne era accorto qualche mesetto fa. Il Ministero della Magia aveva dato una festa in onore di tuti i dipendenti che lavoravano lì, e tra questi v'erano lui ed Hermione. La sera della festa la ragazza era vestita con un'abito rosso fuoco monospalla lungo, la schiena scoparta e un cinturone swaroski. I capelli erano raccolti in uno chignon ordinato, e si dirigeva al tavolo delle bevande con passo elegante e un sorriso luminoso in volto. "Semplicemente bellissima" pensò Harry, così come il resto degli invitati. In quel momento aveva capito di amarla. Non per via delle curve messe in evidenza, o del trucco.
Per via del sorriso luminoso e gli occhi che esprimevano felicità.
Era molto di rado vederla così, ed Harry non ne avrebbe perso di certo l'occasione.
<<Sullo scivolo? Tu ed io? Non avrai paura spero>> le aveva schernito. La ragazza gli lanciò uo sguardo torvo, e si limitò a dire <<Non ho più paura di nulla, adesso>>
Salirono sullo scivolo e fecero il primo, il secondo, il terzo giro.
Avevano un'enorme sorriso, e il tempo sembrava quasi essere svanito. Ridevano come matti, perchè in fondo, erano proprio quello.Due amici matti.
Il ragazzo dovette fermarsi per via delle troppe risate, e dell'amore.
Era una meraviglia gurdarla ridere.
<<Harry, sto arrivando!>> gli disse.
Scese, e per poco non cadde. Harry la fermò in tempo, per fortuna di entrambi.
Si guardarono negli occhi, non riuscivano più a staccarli.
Con le mani di lui appoggiate sui fianchi della ragazza, i nasi sfioratisi più volte, i respiri confusosi l'uno con l'altro.
Con un paio di labbra poggiate.
Harry la stava baciando.
Hermione era rimasta un po' sorpresa all'inizio, ma poi aveva ricambiato il bacio con piacere.
Perchè in fondo anche lei era innamorata.Gelsomino e colonia divennero una cosa sola.
Harry ed Hermione divennero una cosa sola.
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ᴏɴᴇ sʜᴏᴛ --- ʜᴀʀᴍɪᴏɴᴇ
FanfictionPiccoli momenti speciali dedicati a coloro che ci hanno fatto emozionare. 2 0 1 7 © a___lone