Papavero Rosso 4.7

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Rimuginare. Hermione non aveva fatto altro quella mattina.
Doveva prendere i regali, rendere la casa un po' più natalizia essendoci solo un misero albero a farle compagnia, invece no.
Sprecava tutto il suo tempo a pensare ad Harry e ai suoi addominali perfetti, e a quanto desiderava stare in sua compagnia non solo a Natale.

Ma era solo un amico. Il suo.

<<Sono tornato>> annunciò l'uomo dei suoi pensieri dalla cucina.
Non si era nemmeno accorta fosse uscito. Era rimasta incollata alla sedia della sua camera, senza pensare al cibo, alla pulizia della casa, a niente.

Solo in quel momento la ragazza sentì un forte dolore alle gambe e la bocca molto secca. Si aggiunse alla lista anche un'improvviso bisogno di urinare.
Corse in bagno, ma prima di spalancare la porta bussò per evitare ulteriori inconvenienti.
<<Puoi andare tranquilla>> le disse una voce a fianco.
La ragazza si voltò solo un secondo prima di scomparire dietro la porta.

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Si era fatto pomeriggio quando Harry tornò nuovamente a casa e si buttò di peso sul divano
Hermione alzò lo sguardo dallo schermo luminoso del computer, e vide il suo migliore amico lì, in uno stato non molto equilibrato.

I capelli spettinati, gli abiti un po' bagnati a causa della neve, una leggera puzza di alcool.
Ha bevuto.

<<Herm, me la daresti un'aspirina?>> gli chiese, la voce un po' impastata.
<<Harry! Non puoi bere e chiedermi un'aspirina una volta tornato a casa. Non è corretto!>>
<<Non urlare. E poi quando ti avrei chiesto un'aspirina al di fuori di questo innevato giorno?>>
<<Quando siamo andati ai Tre Manici di Scopa, e tu hai bevuto tre burrobirre! Sai che non è salutare?>>
<<E cosa lo sarebbe?>>
Oramai i loro visi erano a pochu centimetri l'uno dall'altro. I nasi si sfioravano e il respiro e l'odore di alcool di Harry facevano solleticare e bruciare le narici ad Hermione.

Già, cos'era salutare per lei?

Posare le labbra su quelle delle suo migliore amico. Poter sfiorare quegli addominali perfetti, sentirsi protetta tra le sue braccia.

Il ragazzo ghignò, non staccando i suoi occhi da quelli ambrati di Hermione.
Si alzò dal divano dirigendosi a passo saltellante verso la sua camera, lasciando la ragazza sola, seduta in quel divano con la puzza di alcool addosso.

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Da quanto era stesa su quel letto? L'orologio segnava le dieci e mezzo, ed Harry molto probabilmente si era pure addormentato.
Sospirò rumorosamente, girandosi dall'altro lato del letto provando a dormire.
<<Perché quel sospiro?>> una voce profonda la fece sobbalzare. <<Perché sei qui?>> gli chiese pacata. Non doveva perdere la pazienza.
<<Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda, signorina Granger. Cinque punti in meno a Grifondoro>>
Hermione sollevò gli occhi al cielo con fare melodrammatico.
<<Vieni qui 'Mione>> continuò il ragazzo allargando le braccia.

Era un invito per un'abbraccio gratis.

La ragazza si accucciò al petto muscoloso del suo amico, mentre tirava su la coperta per il troppo freddo.
<<Hermione>>la chiamò.
<<Dimmi Harry>>
<<Guardami. Perché prima hai sbuffato?>>
<<Non c'è un perché>>

Ed era vero. Sbuffò semplicemente, come se quel gesto potesse svuotarla da un'enorme peso che portava sullo stomaco.
Abbassò lo sguardo, non sopportava quegli occhi verdi puntati sui suoi, ma il ragazzo le prese il mento e le alzò il viso quanto bastava per compiere un gesto che lasciò senza parole entrambi.

NdA: Mi scuso per il breve ritardo. Ci avviciniamo sempre di più alla parte più "viva" della storia, ma non dico null'altro altrimenti ciao sorpresa.

ᴏɴᴇ sʜᴏᴛ --- ʜᴀʀᴍɪᴏɴᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora