Love Me Harder

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NdA: os dal tema estivo, in cui tutte le emozioni provate dai nostri protagonisti mutano in un'unica che le racchiude tutte: l'amore.

Agosto. Bel mese. Caldo. Mare. Abbronzature. Divertimento. Rotture.

Era questo quello che era succeso ad Hermione Granger ed Harry Potter.

Una rottura.
D

i cuori, e di relazione.


"Non credo possa esserci futuro" aveva detto Hermione. "Forse sarebbe meglio una pausa" aveva detto Harry.

Si erano semplicemente urlati uno stop a vicenda. Ma si erano presi uno stop da fidanzati, non da amici.

Quello mai.

Non erano più fidanzato e fidanzata, semplicemente.
Eppure ci pensavano ogni giorno.
Alla relazione, s'intende.
Pensavano ogni giorno alla loro relazione, al rapporto creatosi dopo quella rottura. Parlavano di rado, si vedevano di rado, era tutto di rado.
Pensavano anche a loro stessi. A come si erano evoluti col tempo. Non sapevano però se quell'evoluzione avesse portato dei risultati negativi o positivi.

O entrambi.

Di fatto però si volevano un bene dell'anima. Non potevano negare l'evidenza, questo no.

Hermione passeggiava a piedi nudi per la spiaggia più calda che si trovava a Londra, luogo babbano in cui era nata. Lo faceva sempre quando da bambina era triste, o voleva solamente stare un po' isolata da tutti.
Ora però non era più una bambina. Era una donna.
Dall'altro lato della spiaggia Harry Potter passeggiava anch'esso senza una meta precisa.
La spuma di mare s'infrangeva sui suoi piedi nudi, arrivando qualche schizzo anche sui bermuda neri appena acquistati.

Pensava. Pensava e basta.

Era noncurante dei bambini che giocavano in spiaggia a pochi metri da lui dell'acqua che gli bagnava le caviglie, del leggero vento che gli scompigliava i capelli.
Proprio come Hermione.
Nessuno dei due sapeva della presenza dell'altro in spiaggia, e forse era meglio così.
Doveva essere tutto una sorpresa, proprio come nei film. Solo che quella non era una commedia, e nemmeno un romanzo.
Era la realtà E la realtà va affrontata.
"Forse ho fatto solo una cavolata" pensò Harry con lo sguardo perso nel vuoto. Non aveva un punto fisso da guardare, nè una meta precisa da seguire.
"E se avessi sbagliato tutto? Se avessi solo combinato un casino?" pensò invece Hermione.
La cosa buffa è che entrambi avevano ragione e torto.
Avevano sbagliato, ma avevano anche fatto la cosa giusta.

Ecco. Il momento era giunto.

Si erano visti l'un l'altro a distanza di una decina di metri. Harry avrebbe riconosciuto quegli occhi anche a un chilometro di distanza esattamente come Hermione.
In realtà se si rifletteva un po', erano proprio uguali, nonostante fossero completamente diversi all'apparenza.
Si erano fermati lì, in mezzo alla spiaggia, a guardarsi negli occhi.
I gabbiani garrivano lontani,il vento si fa un po' più forte, il Sole comincia a tramontare.
Fermato. Il tempo si era come fermato. Esattamente. Fermato.
"Al diavolo tutto" avevano pensato. La ragazza incominciò a correre, con i capelli che le andavano davanti il viso coprendole un po' la visuale,con la sabbia che si sollevava da terra,con l'acqua che le bagnava le gambe.

Ma non le importava.

Aveva un solo pensiero in testa: Harry.
Gli saltò addosso e lui prontamente l'afferrò.
Alcune persone li osservavano, ma a loro non importava neanche quello.
Una voce nella testa di Harry urlava "Baciala, cazzo!".
E lo fece.

Ascoltò la voce nella testa.
Un bacio violento e delicato allo stesso tempo.
Si guardarono negli occhi e si baciarono.
A lei sfuggì ivolontariamente una lacrima. Di gioia, di dolore.
Mille emozioni provate in un solo bacio.
I loro corpi sudati si stringevano tra loro, e come al solito, non gli importava nemmeno questo.
Adesso nei loro pensieri c'era solo una frase: "ti amo".

ᴏɴᴇ sʜᴏᴛ --- ʜᴀʀᴍɪᴏɴᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora