ᴏɴᴇ sʜᴏᴛ --- ʜᴀʀᴍɪᴏɴᴇ

Profumo Di Casa

NdA: Harry Potter veste i panni di un Malfoy. Un simile di Draco, introverso, vivente nel mondo delle ombre e perdutamente innamorato di Hermione.

Cuore di ghiaccio.

In molti mi attribuirono questa nomina. In molti hanno ragione, non sono capace di amare. Nessuno tranne lei. Lei la amo più della mia stessa vita.
Oramai faccio parte della famiglia Malfoy, del lato oscuro. Non sono male come famiglia. Ma chi voglio prendere in giro? Non sono assolutamente adatto per una famiglia come la loro.

Ricchi, arroganti, Malfoy.

Io sono un Potter. Ero un Potter. Adesso sono un Malfoy, quello che da povero è passato a ricco sfondato.

Magari fosse solo quello.

Non si accorgono della mia presenza. Mi preparano il cibo, mi lavano i vestiti, e basta.
Sono invisibile, al mondo delle ombre e a quello della luce.

Il Sole.

Non riesco più a percepirne il calore da molto tempo ormai. Saranno passati mesi, tanti mesi, troppi. Riesco solo a vedere lo scuro cielo con tante piccole stelle lontane, lontanissime.
Che effetto fa sentire la sensazione di calore in corpo?
C

hi può ricordarselo più?
E il profumo di libertà, di erba bagnata, di Hermione, sembrano solo un ricordo lontano un milione di chilometri.

Forse Draco ne sa qualcosa.

No. Lui non ha un cuore, non sa cosa vuol dire amare.

Ma io sì.

E ho fatto di tutto perchè il profumo di casa, il profumo di Hermione mi tamponasse ancora le narici.
Ma le tenebre, le ombre, ci opprimono, ci oscurano i sensi, e i ricordi.
La sua immagine però, il suo viso concentrato mentre scriveva su un foglio di pergamena con una piuma color lavanda non me la toglie nessuno, oh no.

Era lei la mia casa.

Ora lo è quest'oscuro posto, sconosciuto persino dal Malfoy che ai tempi di Hogwarts non faceva altro che beffarsi degli altri con aria superiore. Lo stesso che ebbe l'incarico di uccidere Silente.
Sono qui, non posso più tirarmi indietro.
Chi lo farebbe mai? Il prezzo da pagare è troppo alto, quindi si resiste.
Oramai il profumo di pergamena nuova, di gelsomino, lo stesso profumo che aloneggiava nella mia stanza quando mi svegliavo, sembrano stupidi ricordi preistorici in confronto a quello che sento ora.

Cuore di ghiaccio, mi chiamano.

Ma ancora non sanno, che quel cuore glaciale batte ancora per una persona, una sola, la stessa che odora di casa.