Qualche ora dopo ero sul divano, con una coperta sulle gambe.
Guardavo la pioggia fuori dalla grande finestra del salotto.
Ero completamente struccata, i capelli raccolti in una coda molle e continuavo a tremare dal freddo.
Chissà se lei aveva baciato quelle labbra che avevo definito mie.
Se mentre lo baciava sentiva il suo profumo sulla sua pelle, senza mai stancarsi.
La porta di casa si aprì e chiusi immediatamente gli occhi fingendo di dormire.
Sentì dei passi avvicinarsi al divano e aprii subito gli occhi.
"Sapevo saresti rimasta sveglia "la sua voce era più roca del solito.
Mi alzai di scatto dal divano e cercai di lasciare la stanza ma invano.
Mi prese per i fianchi.
"Dove vai?"
"Lontano da te "risposi secca.
Mi baciò il collo lasciandomi qualche bacio umido, sussultai allontanandolo.
"Ariah che ti prende?"
Feci per andarmene.
"Non mi devi toccare"
Mi prese il braccio bloccandomi.
"Piccola"
Una lacrima mi rigò il viso.
"Non sono il tuo giocattolo, ti servo solo per uno scopo. Vai dalla tua ragazza e fai l'amore con lei. Sono una stupida davvero credevo ci fosse qualcosa tra noi..."singhiozzai.
Mi lasciò il braccio e corsi di sopra.
Presi una borsa molto capiente e ci misi dentro tutto i vestiti e l'occorrente per sopravvivere fuori da quella casa.
Quando scesi al piano di sotto, era appoggiato alla porta e fissava un punto indefinito.
Mi prese il braccio e lo strinse
"Ariah non andartene"
"Mi stai facendo male"
"Scusami io non..."approfittai del fatto che mi lasciò e uscì di corsa fuori dalla porta.
Iniziai a correre senza meta, mentre dietro di me sentivo le urla di Ethan che mi implorava di rimanere e si scusava, dicendo che avrebbe sistemato tutto se gliene avessi dato l'occasione.
Arrivai in una zona nella periferia della città.
Senza fiato rallentai iniziando a camminare ,era tutto buio: i lampioni non emanavano più luce e l'ultimo di essi si spense, come la mia speranza.
Misi in spalla il borsone mentre mi avvicinavo ad un locale che si trovava infondo al vicolo che stavo attraversando.
Quella scorciatoia mi fece venire i brividi: si sentivano solo i miei respiri.
Finché sentii dei passi dietro di me.
Una mano fredda mi prese il braccio stringendolo violentemente.
Riconoscevo quel tocco.
Quel tocco rude che mi aveva toccata centinaia di volte contro la mia volontà.
"Bentornata, figlia mia "scacciai un urlò.
Il mio incubo più grande era tornato.
-Elisa
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Ring - Ethan Dolan
FanfictionCREDITS TO: @heartscolds (Alaska) & @oops_iamelisa (Elisa) "un passato alle spalle la tormentava,viveva nei ricordi con i suoi scheletri nell'armadio,finché arrivo lui. La faceva sentire libera,la faceva stare bene, si dimenticava degli incubi. Lu...