Prologo

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Firenze mi era mancata, avevo bisogno di tornare alla mia vita, dopo un'esperienza pazzesca passata a Londra, la città che avevo sognato fin da bambina, e grazie ad una borsa di studio sono riuscita a studiare ad Harvard uscendone con il massimo dei voti.

La mattina della mia partenza, non avevo detto a nessuno della mia famiglia che sarei ritornata a casa, tanto meno a mio fratello Christian, la mia ragione di vita, che seguivo nel suo percorso calcistico, nonostante fossi a Londra, congratulandomi con lui per le vittorie e rincuorandolo nelle sconfitte.

Ero ingenua, e per certi versi lo sono ancora. Non sapevo cosa mi sarebbe successo una volta tornata a Firenze. Non avevo idea di cosa fare ora che avevo terminato gli studi. Il mio primo incontro arrivata a Firenze, furono le persone che parlavano in italiano che aspettavano i loro familiari; dovevo riabituarmi alla mia lingua che ormai aveva una cadenza anglosassone.

Andai a prendere i miei bagagli, e successivamente mi diressi alla mia macchina, chissà come sarebbe stato guidare sulla sinistra,soprattutto dopo aver passato un anno a guidare sulla destra. Caricai i bagagli, e dopo aver impostato il navigatore in direzione Campini,luogo dove mio fratello si allenava, misi la musica a tutto volume e partì "Ultimo" del Il Pagante e iniziai a cantare a squarciagola.

Lì a Firenze conobbi lui e non so come si incastonò nel mio cuore, rimanendo lì immobile.

Fin dal nostro primo incontro, Federico, ha rivoluzionato la mia vita più di qualsiasi viaggio o pazzia avesse potuto fare. La mia vita a Firenze ha iniziato a prendere le pieghe di quelle dei film d'amore, strappalacrime, dove alla fine l'amore trionfa sempre. Se mi avessero detto come sarebbe andata, avrei fatto qualcosa di diverso? Forse. Non ho mai avuto una risposta a questa domanda, ma mi sarebbe piaciuta averla. A volte la mia impulsività e la mia razionalità mi travolgono talmente tanto da oscurarmi la facoltà di ragionare e, ripensandoci, se la mia "finta"razionalità avesse avuto la meglio, forse alcune cose sarebbero andate diversamente.

A volte ripenso a quanto mi ha fatto soffrire e alla persona che ero prima di conoscerlo, prima che il mio mondo fosse travolto e nel quale tutto ciò che era razionale ora non lo era più.


L'unica cosa che so, è che dopo Federico, dopo che ha travolto la mia vita e il mio cuore con una turbina di sentimenti, non sono più quelli di una volta.

Rose nereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora