Chapter 5

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Quella notte dire che ho dormito è un eufemismo, ho riletto quella chat non so quante volte, cercando invano di trovare risposta.

La mattina seguente sapevo che mio fratello era agli allenamenti, così scrissi un messaggio alla persona che mio fratello aveva "proibito"di incontrare.

A Federico:

"Dobbiamo parlare, incontriamoci alle 16.30 a Piazzale Michelangelo. Prova solo a visualizzare e sai che fine fai."

Mi congratulo con me stessa per essere stata razionale ma allo stesso tempo dura. Volevo sapere cosa era successo tra i due, e siccome mio fratello, conoscendolo bene, non mi avrebbe detto nulla, a questo punto spero che Bernardeschi chiarisca tutto.

Da Federico:

"E se decidessi di non venire?"

Ha iniziato a fare anche lo sbruffone? Bene, allora devo passare alle maniere forti.

A Federico:

"Se vuoi che il tuo bel faccino rimanga intatto, prima che Christian telo distrugga con le sue mani, ti consiglierei di venire"

Wow,devo dire che le mie minacce si sono affilate nel corso del tempo.

"Sono a casa!" urlò Christian dal piano inferiore.

Scesi le scale e lo salutai.

"Come mai non sei venuta agli allenamenti oggi?"

"Avevo da fare delle cose" dissi sorridendogli. "Come sono andati?"continuai.

"Bene,non vedo l'ora finiscano per andarmene in vacanza" disse con tono stanco.

Finito di mangiare andai a prepararmi per l'incontro. Federico dopo l'ultimo messaggio non aveva più risposto, quindi potevo dedurre che Berna,poteva venire o meno.

Bene,devo dire che la situazione era meglio per lui più nel primo caso che nel secondo.

Scesi in salotto e mi accorsi che Christian stava dormendo sul divano, così presi il suo telefono e presi sia il numero di Berna che di Fede Chiesa, ma tutti Federico si chiamano in quella squadra, non mi metto nei panni del mister con tutti questi nomi uguali.

Scrissi su un foglietto che stavo uscendo e che tornavo per cena.

Presi la macchina e mi diressi a Piazzale Michelangelo.

Erano le 16.20 e ingannai il tempo fumandomi una sigaretta. 16.25/30/35/40 e di Berna nessuna traccia. Molto puntuale il ragazzo.16.45/50/55/17.30.

Un'ora di ritardo non l'accetto, così chiamai Federico Chiesa e gli chiesi dove stava il Berna e di stare zitto con mio fratello, mi diede l'indirizzo e salii in macchina e sfrecciai a tutta velocità verso casa di Berna.

Appena arrivai notai due macchine davanti alla villetta con giardino. Poteva benissimo dirlo che aveva impegni.


Poi dalla casa vidi uscire una ragazza e lui la salutò rimanendo sull'uscio della porta a torso nudo. Odio ammetterlo ma Christian aveva ragione. Alzai il volume al massimo e pigiai l'acceleratore e me ne andai.

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