Chapter 2

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"Di che festa stava parlando il tuo amico?" chiesi curiosa appena rientrammo a casa.

"Una festa a cui siamo stati invitati noi della Fiorentina, perché?"rispose non facendo caso alla mia faccia.

In effetti se l'avesse notata avrebbe capito che volevo andarci anch'io,ma continuai il discorso tranquilla.

"Che festa è?"

"Perché ti interessi tanto alla festa?" domandò questa volta guardandomi.

"Fede,non mi dire, vuoi venire anche tu" disse scuotendo la testa.

"Eddai,sono appena tornata, mi farebbe bene andare ad una festa, poi sarò con te, mica con chissà chi"

Christian stette 10 minuti a riflettere poi fece un cenno col capo e io corsi verso di lui e lo abbracciai ringraziandolo.

"Questa festa è in maschera, e gli invitati devono avere un filo di stoffa colorato al polso"

"Va bene, fratellino, vado a fare shopping ci vediamo a cena" dissi salutandolo con un bacio sulla guancia e uscii di casa.

Entrai per negozi e trovai il vestito perfetto per la serata.

Era nero con lo scollo a cuore e arrivava a metà coscia a cui abbinai un paio di tacchi bianchi in tono col filo.

Tornai a casa e andai a farmi la doccia, nel giro di due ore io e mio fratello eravamo in viaggio per la festa.

Arrivati alla festa mi fece le ultime raccomandazioni.

"Non andare col primo che capita, e ti scrivo quando bisogna andare via"Feci cenno col capo e andai.

Passai davanti ai suoi compagni di squadra che rimasero a bocca aperta, e io sorrisi soddisfatta.

Andai al bancone e ordinai un Long Island, e lo iniziai a berlo, appena lo finii mi buttai in pista a ballare. Dopo avevo bisogno di bere, così ritornai al bancone e ne ordinai un altro, lo finii di bere e tornai in pista, ballai con qualche ragazzo.

Ad un certo punto, uscii per prendere una boccata d'aria e per fumarmi una sigaretta, avevo perso di vista mio fratello e a stento riuscivo a ricordare dove avesse parcheggiato la macchina. Due Long Island avevano attonito la mia facoltà di reggermi in piedi, così mi sedetti su una delle sedie, controllai il telefono per eventuali messaggi da parte di mio fratello ma nulla. Mentre stavo controllando il telefono un ragazzo si sedette al tavolino dov'ero io. "Bella festa vero?" esordì l'anonimo.

Annuii con il capo "Ti stai divertendo?" chiesi spavalda.

"Si,come mai qui da sola?"

"Sono uscita a prendere una boccata d'aria" dissi girandomi verso di lui e incontrando le sue iridi verdi.

"Ti ho visto ballare, sei molto brava"


In quel momento squillò il telefono ed era Christian, mi scusai con lo sconosciuto e mi diressi verso la macchina.

Rose nereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora