Capitolo 10

4.4K 180 20
                                    

LA PRIMA VOLTA

Avresti mai pensato di superare

quel dolore?

Eppure siamo fatti così.

Di anima e forza.

E dopo aver pianto così tanto da

affogare in noi stessi, tocchiamo un

punto, laggiù sul fondo,

che è sempre quello

che ci spinge a risalire.

- Paola Felice

Emma

Alex tira fuori le chiavi di casa dalla tasca posteriore dei jeans e apre la porta. Mi fa entrare per prima. La richiude alle sue spalle e poi mi prende per mano. <<Vieni>> mi dice dolcemente, portandomi al piano superiore. Non dico una parola, nemmeno quando mi porta in bagno e apre il rubinetto della doccia. Mi guarda, poi mi tocca una spalla. <<Posso?>> mi domanda toccando la spallina del vestito. Noto che è sporco di sangue, dev'essere quello di Claus, quando gli ho graffiato il viso. Faccio cenno di si con la testa. Alza anche l'altra mano e mi fa scorrere le spalline dell'abito lungo le braccia, lo tira giù e lo lascia cadere sul pavimento. Ora, eccetto le scarpe, sono completamente nuda. Non ho idea di dove siano finite le ali, ma sinceramente non me ne può fregar di meno. Non smettendo nemmeno per un attimo di guardarmi negli occhi, si china per slacciarmi i sandali. Me li sfila dai piedi, raccoglie il vestito e deposita il tutto vicino al lavandino. Non mi guarda il corpo, mi guarda solo negli occhi e gliene sono grata. Si toglie la camicia e noto che anche la sua maglietta è sporca di sangue. Ha le nocche delle mani sanguinanti, prima non me ne ero accorta... si spoglia a sua volta, lasciando i sui abito sul pavimento. Mi si avvicina lentamente, sempre fissandomi negli occhi. Mi prende per mano e mi aiuta ad entrare nella vasca.

Mi mette sotto il getto dell'acqua. Prende le mie mani e me le sciacqua con del bagno schiuma. Sono sporche di sangue, non me ne ero resa conto. Continua a guardarmi negli occhi. Poi prende una spugna e mi chiede con lo sguardo il permesso di lavarmi. Faccio un cenno con la testa e lui inizia a passarmi la spugna sulle spalle. Mi lava senza malizia tutto il corpo, poi passa ai capelli. Mi fa voltare e mi guarda dolcemente negli occhi. Lacrime che non pensavo più di avere iniziano a scorrermi sul viso e si mescolano all'acqua della doccia. Mi abbraccia forte e mi culla per un periodo indeterminato. Quando i mie singhiozzi cessano mi aiuta ad uscire dalla doccia e mi avvolge in un asciugamano. A sua volta si copre, poi ne prende un altro e mi tampona i capelli. Mi fa sedere sul water, poi prende una spazzola ed inizia a pettinarmi. Tutte queste piccole attenzioni mi fanno rilassare e mi riempiono il cuore. È così dolce. Finito di spazzolarmi i capelli mi prende per mano e mi porta in camera. Senza lasciarmi la mano, nemmeno per un momento, scosta le coperte dal letto. <<Sdraiati>> mi dice dolcemente. Mi siedo sul letto, lui mi fissa aspettando che mi sdrai. Con solo l'asciugamano addosso mi infilo sotto le coperte. Mi rimbocca le lenzuola e fa per andarsene. <<Fermo>> sussurro con voce gracchiante, a causa delle grida. <<Ti prego non te ne andare, resta con me>> una lacrima solitaria mi cola lungo il viso. Si avvicina e me l'asciuga. <<Come preferisci Angelo>> dice dolcemente <<Fammi posto>> continua sorridendomi. Mi faccio un po' più in la e aspetto che si sdrai prima di rannicchiarmi tra le sue braccia. Lui mi cinge con le braccia e con una mano mi accarezza la spalla. Mi da un bacio sulla fronte. <<Dormi adesso piccola>>. Chiudo gli occhi e ispiro il suo profumo. Mi martella la testa e sono stanca, sento che inizia a cantarmi una canzone ma non la riconosco. Piano piano la sua voce diventa solo un dolce sussurro sino a che non mi addormento.

1. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata del mio miglior nemico - in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora