Capitolo 11

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GELATO FRAGOLA E CIOCCOLATO

Non puoi comprare

 la felicità,

ma puoi

comprare un gelato.

Ed è praticamente

la stessa cosa.

Emma

<<Ehi Angelo devi alzarti>> Queste parole mi vengono ripetute dolcemente sino a che non apro un occhio. Sono sdraiata sulla pancia, in mezzo al letto completamente nuda. Apro l'altro occhio e mi volto, seduto sul letto c'è Alex che mi sorride. <<Ehi>> bofonchio. Sono tutta indolenzita e un dolore acuto mi fa battere la testa. <<Buongiorno>> replica sorridendomi. Mi stiracchio prima di tirarmi su le lenzuola e mi metto seduta sul letto. Ci fissiamo per un po' negli occhi senza dire una parola. I ricordi della notte precedente mi riaffiorano alla mente. Le sue mani su di me, la sua bocca sulla mia pelle, lui dentro di me. Avevo un disperato bisogno di lui, e per un attimo mi è sembrato che per lui valesse lo stesso.

<<Sei bellissima anche appena sveglia>> dice scostandomi un ciocca dal viso. Uno strano formicolio mi investe le parti intime, mentre le guance mi si colorano di rosso. <<Sei così carina quando diventi tutta rossa>> replica ridacchiando. <<Non sono diventata rossa!>> <<Come no Angelo>> mi fa l'occhiolino. <<Tra poco arrivano i tuoi, è meglio che tu ti metta qualcosa addosso. >>

D'un tratto mi torna in mente di essere completamente nuda e per l'imbarazzo tiro ancora più su le lenzuola. <<Davanti a me non ti devi coprire. Non ti devi sentire in imbarazzo. Sei perfetta.>> mi scosta le coperte dal corpo e mi ammira prima di accarezzarmi un seno. Un gemito mi scappa dalla bocca e lui mi osserva con desiderio. <<Non abbiamo tempo. Su alza il tuo bellissimo culo e preparati>> dice prima di alzarsi e esce dalla mia stanza.

Mentre finisco di vestirmi, sento le voci dei miei genitori al piano di sotto. <<Siamo tornati!>> Strillano e dopo poco qualcuno bussa alla mia porta. <<Ehi tesoro! Come è andata la serata?>> le immagini di Claus che cerca di violentarmi fanno breccia nei miei pensieri ma cerco di allontanarle. Al loro posto flash della notte passata con Alex invadono la mia mente. Non sono pronta a parlare di Claus e di Alex non deve sapere niente. <<Tutto ok>> le dico sforzando un sorriso. Non mi piace mentire a mia madre. A lei racconto sempre tutto. È la mia migliore amica. <<Bene! A me scoppia la testa! Giro che non berrò più!>> <<Lo dici sempre>> replica Andrea, che sbuca alle sue spalle. Le cinge la vita con un braccio e le bacia una tempia. <<Tu, mi raccomando, non seguire l'esempio di tua madre!>> <<No. Non preoccuparti>> rispondo ridacchiando.

Mi madre si comporta ancora come un adolescente, ma in sua difesa devo dire che è ancora giovane e che da adolescente si è presa cura di me, quindi è giusto che recuperi il tempo perduto.

<<Per te ormai è troppo tardi>> dice ad Alex, che è appena uscito dal bagno, dandogli una sberla in testa. <<Ahi!>> replica lui, portandosi una mano sulla nuca e massaggiandola come se fosse dolorante. <<E questa per cos'era?>> ci guardiamo tutti e poi ridacchiamo. <<Perché sei un bravo ragazzo>> risponde mia madre passandogli accanto e dandogli una carezza nel punto in cui Andrea l'ha colpito.

Un ombra copre il sole, mentre sono in piscina a leggere sdraiata su una sdraio. Abbasso il libro e ritrovo il corpo marmoreo di Alex che mi sovrasta. <<Che fai?>> mi chiede prima di spostarmi le gambe e di mettersi seduto. <<Secondo te?>> <<Mmm, paracadutismo?>> scoppio a ridere. <<Quanto sei scemo!>> <<Ma ti faccio ridere>> La sua non è una domanda, è un'affermazione. <<Si, perché sei scemo>> <<Che leggi? Ancora 50 sfumature di grigio? Sai perché se è così, se vuoi te ne do una dimostrazione in 4D, non serve leggere>> replica abbassando il tono di voce sull'ultima parte e concludendo con un occhiolino. Mi tiro su a sedere, lo guardo in modo seducente negli occhi e avvicino il viso al suo. Poi metto la bocca a pochi centimetri dal suo orecchio <<No! Pervertito!>> gli strillo, dandogli il libro in testa. <<Ehi! Se continuate così mi farete venire un trauma cranico!>> ridacchio. <<Oh poverino. Ti ho fatto la bua?>> <<Si!>> Grida tirandomi via il libro dalle mani e alzandosi dalla sdraio. <<Orgoglio e Pregiudizio... sul serio? Da frustini e bende a questo?>> alzo un sopracciglio. <<Qualche problema?>> ridacchia. <<No, puoi leggere quello che ti pare.>> mi ripassa il libro e si mette sulla sdraio accanto alla mia.

1. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata del mio miglior nemico - in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora