Capitolo 15

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CATTURARE L'ATTIMO


Non si ricordano i giorni

si ricordano gli attimi

- Cesare Pavese




Emma

<<Dove diavolo sei stata tutta la notte?>> mi domanda Abby, mentre mi lancio sul letto. <<Pensavo dormissi ancora>> replico con la voce attutita dal cuscino. <<Che?>> sollevo il viso e la guardo. <<Credevo dormissi ancora>> guarda l'ora sul suo cellulare. <<Sono le undici>> faccio una smorfia. <<Ok, speravo che dormissi ancora. Non riuscivo a dormire ieri notte, quindi sono andata da Alex>> <<Avete...?>> chiede alzando le sopracciglia ripetutamente. <<No!>> prendo un cuscino e glielo lancio in faccia. <<E allora perché l'hai fatto? Potevi svegliarmi e ti tenevo compagnia>> <<è qualche settimana che dormiamo insieme...dalla sera della festa...>> mi guarda per qualche istante senza dire niente. <<Dormite insieme?>> <<Si dormiamo insieme>> <<E i tuoi?>> chiede preoccupata. <<Dormite e basta?>> continua con tono più allegro. La fulmino con lo sguardo. <<I miei naturalmente non lo sanno. E si dormiamo abbracciati e basta>> tranne una volta...<<Mmmm. E senza di lui non riesci a dormire>> <<No...>> <<Hai decisamente un problema allora...>> <<Lo so>> replico sbuffando. Prima che possa continuare a farmi l'interrogatorio qualcuno bussa. <<Avanti>> dico mettendomi meglio nel letto. <<Ehi buon giorno. Ti fermi per pranzo Abby?>> chiede mie madre alla mia amica. Lei guarda me. <<Certo>> rispondo per lei. <<Bene. Tra un ora scendete, almo mi aiutate a portare i piatti in veranda>> <<Va bene>> le rispondo sorridendole. <<Lo dite voi ad Alex?>> annuisco.

<<Ti è andata fottutamente di culo!>> sospiro. <<Hai ragione!>> un minuto in più nella camera di Alex e mi avrebbe scoperta! <<Bene. Io vado a farmi una doccia tu dillo ad Alex>> replica ammiccando. <<Che fai?>> le domando mentre rufola nei miei cassetti. <<Non vorrai mica che mi rimetta la biancheria sporca>> le sorrido. <<Fai pure come se fossi a casa tua!>> replico con finta indignazione. <<Lo farò>>Sventola un mio paio di mutande e mi fa l'occhiolino. Recupero un cuscino e glielo lancio. <<Ehi!>>

Mentre lei è a farsi la doccia decido di andare a svegliare Alex. Quando stamani me ne sono andata dormiva ancora. Senza bussare apro la porta ed entro. <<Ma che cazzo!>> impreca lui coprendosi con le lenzuola. <<Oddio scusa!>> esclamo coprendomi gli occhi con una mano. Poi scoppiamo a ridere. <<Cazzo Emma! Mi hai fatto venire un colpo! Pensavo fosse Andrea o peggio tua madre!>> mi scopro gli occhi e mi chiudo la porta alle spalle. <<Vuoi una mano?>> chiedo maliziosa. Alza un sopracciglio e mi guarda divertito. <<Beh, in un certo senso è colpa tua se mi sveglio ogni mattina con l'alza bandiera>> <<Ah si?>> <<Certo. A chi non verrebbe svegliandosi con te nel letto?>> <<Dormivi ancora quando me ne sono andata>> <<Dettagli. Non mi serve averti accanto per ricordami di te sdraiata nel mio letto>> sorrido e arrossisco. <<Allora vuoi una mano?>> chiedo spavalda. <<Sul serio?>> <<Abbiamo un po' di tempo. E nessuno entrerà. Ero io che dovevo avvisarti...>> <<Oh beh in tal caso...accomodati pure>> replica scoprendosi e mettendosi a sedere sul bordo del letto>> mi da la schiena, quindi supero la parte destra del letto e mi posiziono davanti a lui. <<Eh. È proprio un grosso problema...>> dico fingendomi seria. Lui scoppia a ridere. Mi metto in ginocchio davanti a lui e lo fisso negli occhi. Torniamo entrambi seri. Nel suo sguardo posso vedere il desiderio. Mi avvicino e prendo il suo membro tra le mani. Ispira profondamente. Inizio ad accarezzarlo. Geme sotto il mio tocco. <<Cazzo Emma...>> <<Shhh>> muovo sempre più velocemente le mani senza staccare lo sguardo dal suo. Lui serra gli occhi e butta la testa all'indietro. Mi piace sapere di essere la causa del suo benessere. <<Dio Emma>> sussurra. All'improvviso mi ferma avvolgendomi i polsi. Si scosta, cerca qualcosa nel cassetto del comodino e poi mi solleva. Mi mette a sedere su di lui. Strappa con i denti l'involucro argenteo e mi scosta le mutandine. Mi fa scendere sul suo sesso e mi penetra con un unica spinta. <<Dio!>> gemo. <<Potrebbe entrare qualcuno...>> replico preoccupata. <<Hai detto che nessuno sarebbe venuto...a parte noi, ovvio...>> <<Stupido>> rispondo dandogli una patta nel braccio. Mi afferra i fianchi e inizia a muoversi dentro di me. Sento l'orgasmo montarmi dentro. Inizio a muovermi su di lui aumentando il ritmo. <<Oh Emma...>> sussurra nell'incavo del mio collo. Sento che si irrigidisce. <<Vieni Angelo. Vieni per me...>> infila una mano tra di noi e mi porta al culmine. <<Alex...>> mormoro vicino al suo orecchio.

1. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata del mio miglior nemico - in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora