Capitolo 36

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ASPETTANDO TE



"A te che sei il mio grande amore

ed il mio amore grande

A te che hai preso la mia vita

e ne hai fatto molto di più

A te che hai dato senso al tempo

senza misurarlo

A te che sei il mio grande amore

ed il mio amore grande"

- L. Jovanotti



Sesto mese

Siamo a dicembre e domani sarà la vigilia di Natale. La mia pancia adesso è cresciuta smisuratamente e sono entrata nella ventitreesima settimana. Quello che si prova a sentire che dentro di te sta crescendo un esserino è una cosa indescrivibile. In tanti libri o film ho visto e cercato di comprendere le sensazioni, ma sino a che non lo si prova non si può lontanamente immaginare. <<Alex!>> grido. <<Che succede?!>> domanda preoccupato precipitandosi da me. Gli sorrido per tranquillizzarlo e lo prendo per un polso. Poso la sua mano sul mio ventre ed attendiamo in silenzio. <<Si è mosso!>> al suono della sua esclamazione ricevo un altro calcio. <<Parla ancora. Le piace>> si mette in ginocchio davanti a me ed inizia a sussurrare parole dolci al pancione. <<Ti amo...Vi amo...>> mormora questa volta guardando me negli occhi. Un sorriso a trentadue denti mi deforma il viso. <<Più dell'aria che respiro...>> <<Più del sole...>> continua lui. <<Più delle stelle...>> <<Più della mia vita>> mormora. Mi chino e lo bacio dolcemente. Il suono del campanello ci interrompe. <<Sono arrivati!>> esclamo alzandomi lentamente dal divano. Mi aiuta ad alzarmi ed insieme andiamo ad aprire la porta.

Trascorriamo la viglia e il natale insieme a tutta la famiglia. I genitori di Alex e i miei nonni sono venuti a New York per le feste. Sopratutto per vedere il mio pancione! Una volta che abbiamo detto loro del bambino sono come impazziti. Non vedevano l'ora di diventare nonni e chi di diventare bisnonni. Linda e Marco avrebbero voluto prendere immediatamente un volo per raggiungerci, ma Andrea e la mamma sono riusciti a convincerli ad aspettare le feste.

Passato natale è il momento di capodanno. Quest'ultimo abbiamo deciso di passarlo con gli amici. Alex ha invitato il suo migliore amico Jack e la sua ragazza Aurora. Sono molto simpatici e lei è molto dolce ed anche un po' pazza. Siamo insieme ad Abby, Cole, gli amici di Alex ed ad un milione di altre persone a Times Square. Aspettiamo con impazienza che la sfera scenda e che un nuovo anno inizi. Parte il conto alla rovescia, che viene scandito da fuochi d'artificio, Alex mi stringe forte tra le sue braccia. <<Ti amo>> grida per sovrastare il frastuono. <<Più della mia vita>> replico voltandomi a baciarlo. <<Buon anno!!!>> grida Abby. Dopo di che ci scambiamo tutti gli auguri e degli abbracci.

Settimo mese

Siamo alla metà di gennaio e sono entrata nella ventisettesima settimana. Alex ed io ci siamo trasferiti nell'appartamento che dovevo dividere con Abby. Lei è andata a vivere con Cole, era più le volte che rimaneva a dormire da lui, che quelle che rimaneva nel nostro appartamento quindi alla fine hanno deciso di andare a vivere insieme. Questo appartamento è perfetto, perché permette ad Alex di andare al college e di starmi vicino allo stesso tempo. Da qualche giorno ha iniziato ad andare a lezione anche se restio nel lasciarmi da sola. Per pagare l'affitto e le altre spese, ha iniziato a dare lezioni private di chitarra, mentre io disegno bozzetti per l'atelier di mia madre. Non avevo mai pensato di lavorare nell'ambito della moda, mi ero sempre vista a dirigere un galleria d'arte o una cosa del genere, ma devo dire che mi piace. Mi appassiona; tutti i tessuti, i colori, i motivi, è anche essa arte, un modo diverso di esprimersi. Sono al settimo mese di gravidanza e piano piano inizio a diventare sempre di più una mongolfiera. Alex dice di amarmi comunque, che sono ancora più bella perché porto in grembo la nostra bambina. Si è una bambina! Quando la dottoressa ci ha informati sono scoppiata a piangere. Anche un maschietto sarebbe andato bene, ma una bambina... ho sempre desiderato che fosse una femmina. Per trasmettere l'amore che mia madre ha trasmesso a me e per cercare di eguagliare il rapporto che io ho con lei. Alex era entusiasta che la piccola diventasse un "piccolo angelo" come ha detto lui. Pensandoci bene però si sono insinuati mille pensieri da padre, e mille preoccupazioni. Un maschio sarebbe stato più semplice secondo lui, meno problemi di cuore, non avrebbe dovuto uccidere il ragazzo che la farà soffrire per la prima volta, e nessun rischio di rimanere incinte giovani. Con la pancia sempre più grossa e la stanchezza la dottoressa ci ha informati che potrebbero esserci problemi nell'intimità, e ci ha suggerito altre tecniche a parte i rapporti sessuali. Non c'è stato nessun tipo di problema però, Alex non mi basta mai ed io non basto mai a lui. Naturalmente le altre tecniche, tipo i massaggi, non li rifiuto, un massaggio alla schiena è sempre ben accetto! Tra qualche giorno inizierò i corsi preparto ed Alex ne è più entusiasta di me. Non vede l'ora di imparare tutto quello che c'è da sapere sulla sua piccola principessa. So già che litigherà parecchio con mi madre su chi e quando deve accompagnarmi.

1. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata del mio miglior nemico - in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora