Capitolo 13

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UN'ALTRA PRIMA VOLTA


Amo gli adolescenti

perché tutto quello che fanno

lo fanno per la prima volta.

- Jim Morrison




Emma

Non parlo con i miei da un paio di giorni e loro fanno altrettanto con me. Non siamo più tornati sull'argomento di mio padre, ma so che prima o poi dovrò farlo. Come se mi avesse letto nel pensiero, mia madre appare davanti alla porta della mia camera. <<Posso?>> chiede timidamente. Mi limito a farle un cenno con la testa e mi metto a sedere con le gambe incrociate sul letto. Esita per un attimo, poi si siede vicino a me. <<Mi dispiace>> sussurra con lo sguardo chino. Non le rispondo.

In questi giorni mi sono confidata con Alex. Non posso biasimarla completamente per quello che ha fatto. In un certo senso posso anche capirlo...Lui l'ha tradita e prima dei miei quattro anni non gli è fregato niente di me...Però non posso perdonarle il fatto di non avermene parlato. Avrei dovuto decidere io. Non ho mai sentito la mancanza di un padre, avevo Andrea. E non ho mai sentito il bisogno di conoscere quello biologico. Per ciò che mi ha raccontato mia madre però...E non è vero, o perlomeno solo i primi quattro anni della mia vita. Posso capire che dopo quello che le ha fatto non lo volesse intorno. Però non sopporto il fatto che me lo abbia tenuto nascosto. Se lui non avesse tentato di rintracciarmi un'ennesima volta non lo avrei mai saputo.

Vedendo che non le rispondo mi porge un foglietto bianco. <<Questo è il numero di Luca, tuo padre. Spetta a te decidere se contattarlo o no. E decidere quando farlo>> prendo il foglietto che mi porge e vedo sopra scritto un numero. Non dico niente. In silenzio si alza dal letto e si dirige fuori dalla mia stanza. <<Mamma>> si gira di scatto con occhi pieni di speranza. <<Si?>> <<Lo so che si è comportato da stronzo con te. Ma avresti dovuto fare decidere me>> <<Lo so. Mi dispiace>> Rimaniamo in silenzio per qualche istante poi mi sorride ed esce.

<<Allora, hai deciso se vuoi chiamarlo o no?>> Mi chiede Abby dopo che le ho raccontato l'accaduto. Siamo sdraiate su due sdraio nel mio giardino ed Alex è seduto ai piedi della mia. In questi giorni siamo più uniti che mai. Più volte durante la notte sono sgattaiolata nella sua stanza per dormire tra le sue braccia. Solo per dormire. Ormai non riesco più ad addormentarmi se non ho le sue braccia ad avvolgermi. I miei non si accorgono di niente. O mi alzo prima che si sveglino o loro sono alzati da un bel pezzo quando torno nella mia stanza. Non ci parliamo ancora, quindi evitano di venirmi a cercare e poi lo sanno che Alex mi sta aiutando a superare il momento. Mia madre per quel che vedo ne sembra felice, Andrea non troppo. Ogni tanto lo becco a fissarci, magari quando stiamo sdraiati sul divano a vedere un film, ed io lascio cadere la mia testa sulla sua spalla. Avvolte penso che preferiva quando cercavamo di ucciderci a vicenda. Se solo sapesse... non voglio nemmeno pensarci. <<Non lo so>> rispondo sinceramente alla Rossa. <<Non so se sono pronta. l'ho scoperto solo una settimana fa...>> <<Capito. Qualsiasi cosa tu decida sappi che io ci sono>> <<Lo so. Grazie>> mi alzo e l'abbraccio.

<<Ehi!>> quando mi sono tirata su per abbracciare la mia amica, Alex mi ha rubato il posto sulla sdraio. <<Chi va a Roma perde la poltrona!>> <<Che?>> chiede Abby. Ridacchio <<Niente. È una roba che facevamo da bambini>> torno a guardare Alex prima di aggiungere: <<E qui qualcuno lo è rimasto!>> <<Oh non rompere avevo male alla schiena!>> metto il broncio. Lui scoppia a ridere. Si mette a sedere e apre le gambe. Batte la mano sulla sdraio. <<Vieni qui>> <<No!>> Incrocio le braccia al petto <<Chi è il bambino adesso?>> Gli faccio la linguaccia e mi metto a sedere tra le sue gambe. Mi cinge il collo da dietro e mi tira giù con lui. Abby ci fissa e ridacchia. <<Che c'è?>> <<Niente!>> <<Tu lasciami!>> <<No!>> gli do una gomitata ma lui serra la presa. <<Argh! Mi vuoi mollare o no? Soffoco!>> lascia la presa attorno al mio collo, ma subito mette le mani sulle mie spalle e mi rispinge la schiena sul suo petto. Poi infila le sue mani sotto le mie braccia e mi abbraccia da dietro. Mi rilasso sul suo addome e poso la testa sulla sua spalla.

1. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata del mio miglior nemico - in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora