26 Capitolo

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Thomas'pov

Se ve lo state chiedendo si, sono un fottuto coglione.

Però la sua reazione è stata un po' esagerata

Doveva capire che in quel momento volevo stare con mia sorella e non volevo parlare di nessun altro

Ma tu sei rincoglionito forte!
Se non fosse stato per Alice tua sorella adesso non sarebbe qua, e quindi non avreste fatto pace.
E sei altamente ridicolo e coglione dicendo che non vuoi parlare di lei
Si vuole sempre parlare della persona amata, anche nei momenti bui o in famiglia, fa parte di te, sempre se la ami veramente, e credimi, stai mettendo abbastanza sotto sforzo la vostra relazione.

Io la amo fottutamente tanto.

La amo con tutto me stesso.

E non la lascerò andare via da me.

Non di nuovo

Non questa volta!

Nel frattempo mia sorella gira per casa con le mani fra i capelli, perché sa che Alice si è incazzata anche con lei, già per il fatto che gli ha tenuta nascosta la verità.

"io adesso la vado a cercare" dice

"vengo con te" dico

Andiamo alla ricerca di Alice..

Alice's pov

Sono al parco, sotto un albero di ulivo a strappare l'erba dal prato e a lasciarla ovunque.

Sono incazzata.

Un tizio mi offre una sigaretta..

Non ho mai fumato, ma a tutto c'è una prima volta.

Ringrazio il tipo e la accendo.

Ammetto che il primo tiro mi fa abbastanza schifo, infatti tossisco, ma dopo un po' mi abituo e devo dire che mi piace, mi rilassa.

Fin quando non vedo la sigaretta che dalle mie mani finisce su quelle di qualcun'altro

Thomas

"da quando tu fumi? " mi dice abbastanza incazzato

" da quando le persone che mi stanno accanto mi fanno soffrire" rispondo con lo stesso tono

"non devi fumare, fa male, e tu poi non sei il tipo"

Mi si avvicina Samantha

"Da quando io e te abbiamo deciso di diventare complici, la vita ha un sapore  migliore. Se prima di conoscerti, ero una brava ragazza, con te ho trovato il coraggio di fare cose che da sola non avrei mai fatto. Ho rotte la maggior parte delle regole che mi ero imposta, ho superato ostacoli che credevo insormontabili, perché sapevo che c'eri tu a sostenermi. Siamo cresciute insieme, tra i banchi di scuola ma sopratutto fuori, lì dove la vita non ti perdona e ti massacra. Ci siamo incontrate negli orari più improbabili, abbiamo parlato per ore e ore al telefono, facendo venire i capelli bianchi ai nostri genitori per la bolletta leggermente alta. Abbiamo riso, l'una dell'altra, ma abbiamo riso sopratutto insieme. Ci siamo scambiate i vestiti e i sogni. Abbiamo condiviso, piani malefici e sguardi complici. Gioie e dolori. A volte abbiamo rischiato di perderci, ci siamo fatte male a vicenda, ma non potevano tornare da nessuna altra parte se non l'una accanto a l'altra" mi dice con le lacrime agli occhi

Lacrime che contagiano anche me.

Mi alzo e la abbraccio.

Ecco, questo è l'abbraccio più sincero che io abbia dato a qualcuno.

"e ricordati una cosa...gioia e dolore hanno lo stesso sapore se vissute insieme a te" dico.

Emh.. C'è Thomas..

Ah già.

"ti amo, non c'è altro da dire" mi dice

O ma Fanculo

"non c'è altro che voglio sentire" gli rispondo

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