17 capitolo

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Da qualche giorno vedo Thomas più freddo e distaccato del solito.

Ma a quanto pare non sono l'unica a notarlo perchè quella gallina di Tamara gli si fionda addosso stile cagna in calore.

Gli passo vicino a dico urlando

"Ops,scusami ma non ho croccantini con me"

Tutti ridono e lei diventa rossa in volto

"Non metterti contro di me Parker"

"Che paura!" Dico

Si avventa contro di me,Thomas la blocca ma gli faccio cenno di lasciarla venire,appena è a 1 millimetro di distanza da me è sta per tirarmi uno schiaffo,grazie ai miei riflessi per via della pallavolo gli blocco il braccio e dico

"Tamara,non giocare troppo con il fuoco,rischi di scottarti"

Me ne vado e lei rimane imbambolata mentre Thomas con la bocca spalancata.

Cosa crede?Che sono così stupida e ingenua e farmi mettere i piedi in testa da qualcuno,no tesoro,hai sbagliato persona.

Mi viene dietro e poi mi dice

"Non pensavo avessi questo riflessi"

"Ok" rispondo indifferente

"Come hai imparato?"

"Anni di pallavolo"

"Ma da piccola la odiavi"

"Ho imparato ad amarla"

Sembra incupirsi di botto

"Qualcosa non va?" Chiedo rimanendo sempre sulle mie.

"È che non so più così tante cose di te,mi sono perso anni della tua vita,quando da piccoli eravamo come fratelli,non riuscivamo a stare separati l'un dall'altro" dice con un velo di amarezza e nostalgia.

"Tu però a quanto pare ci sei riuscito,ed anche bene" rispondo

In fondo è la verità.

Lui diceva di amarmi tanto,anche se era piccolo e non sapeva l'importanza di quelle parole

Anch'io ero piccola,ma mi piaceva quando mi faceva sentire protetta.

"Ricordo quando i bambini volevano togliermi i giocattoli ma tu ti paravi davanti a me non permettendogli di avvicinarsi,mi facevi da scudo e non solo fisicamente,ma anche moralmente,da quando sei andato via io mi sono sempre rifugiata in quella piccola panchina dove tutto ha avuto inizio,Jessie veniva per chiamarmi a cena o a pranzo,ma io rifiutavo sempre,ho perso più di 5 chili,che adesso sembrano pochi ma per una bambina erano tanti,la notte facevo incubi su incubi,ho iniziato a soffrire di asma,e ne soffro anche adesso,mi sono chiusa in me stessa per anni,e tutto questo soltanto perché una parte di me era andata via,e con lei,anche la mia forza e voglia di vivere"

"Non mi hai mai detto queste cose" risponde con il cuore in gola e gli occhi lucidi.

"Non le ho mai dette a nessuno in verità"

"E come mai ti stai sfogando con me?"

"Perché ne sei il responsabile"

Thomas'pov

Colpo al cuore

Le lacrime iniziano a sentirsi,percorrono tutto il mio viso fino a morire in bocca.

Lei non dice una parola.

Nei suoi occhi leggo frustrazione,debolezza ma anche forza,rabbia,tanta rabbia,amarezza,tristezza..

Troppe cose da sopportare per una come lei.

"Non pensare che io sia debole,sono riuscita a costruirmi pezzo per pezzo la mia corazza,difficile,quasi impossibile da distruggere.
È vero,a volte mi sfogo,piango,urlo,do pugni al muro fino a farmi uscire del sangue dalle nocche.
Questo è il mio modo di sfogarmi,e credo sia anche il meno dannoso"

"Quando devi sfogarti vieni da me,urlami in faccia tutto ciò che ti frustra"

"Non posso,perché sei tu la principale causa dei miei problemi"

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