"I'm magnetised to somebody that don't feel it."
Magnetised, Tom Odell
Passai la notte a rigirarmi continuamente nel letto. Il mio cervello non voleva saperne niente di spegnersi.
Gray, che divideva la stanza con me, non fece diversamente.Non parlammo per tutta la notte, entrambi incapaci di dire qualsiasi cosa.
Cosa avrebbe detto mio zio? E Nash? Chi si sarebbe occupato di Sacher?
Come avrei fatto a prepararmi per i test di ammissione all'università senza poter andare a scuola?Stava diventando tutto più complicato del previsto e non sapevo come affrontarlo.
Certo, tutto ciò era solo una minima parte di ciò di cui avrei davvero dovuto preoccuparmi.
Un ricercato era sulle tracce di Shawn e della sua famiglia ed ora anche di me. Ciò che non capivo era cosa c'entravo io in tutta quella storia.La cosa per cui mi detestavo di più in quel momento era l'aver coinvolto Grayson a causa della mia stupida curiosità.
Se avessi agito diversamente ed avessi lasciato a Shawn il proprio segreto, adesso non ci troveremmo in quella situazione.La lieve ironia che accompagnava sempre ogni situazione all'interno della mia vita era che, ora che avevo deciso di lasciar andare Shawn, ero costretta nelle sue stesse quattro mura e ciò avrebbe reso tutto ancor più difficile.
Erano le cinque del mattino, ma ancora non riuscivo a chiudere occhio.
Mi alzai per raggiungere la finestra e guardare all'esterno.L'alba colarava di rosa il cielo e l'erba alta dei campi che circondavano la casa era violentemente scossa dal soffiare del vento.
Il gracchiare dei corvi e la solitudine che quel luogo trasmetteva, non fecero altro che farmi rabbrividire.Mi voltai appena sentii la presenza di Grayson accanto a me.
I suoi occhi erano fissi sull'alba e non disse una parola."Mi dispiace, Gray." Sussurrai.
"Per cosa?" Domandò spostando lo sguardo verso di me.
"É colpa mia se sei qui."
"Non dirlo neanche per scherzo."
"Non so cosa voglia quel tale da me, forse ha pensato che attraverso me sarebbe potuto arrivare alla famiglia di Shawn. Tu non dovevi restarne coinvolto."
"Ti ricordo che sono stato io a spingerti a scoprire quello che Shawn nascondeva, quindi non sono del tutto innocente in questa situazione."
"Si, ma..."
"Ma, niente. Ci siamo dentro insieme e ne usciremo fuori insieme, come abbiamo sempre fatto."
"Come farai con la NYU?"
"Mi inventerò qualcosa..."
"E i tuoi genitori?"
"Andiamo, Lena. É mai importato loro qualcosa di me? Per quanto mi riguardo sono quasi felice di essere qui, almeno sono con te e posso assicurarmi che stai bene. Se solo tu fossi qui dentro e non potessi vederti, probabilmente impazzirei."
Avvolsi le braccia attorno al busto del mio migliore amico e poggiai la testa sul suo petto.
Non ci dicevamo mai questo genere di dichiarazioni, semplicemente perché sapevamo che non ce n'era bisogno, che eravamo parte integrante della vita dell'altro, ma ogni tanto era bello sentirselo dire.
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Portland 2 » Shawn Mendes
Fiksi PenggemarPotevo facilmente paragonarci ad una rosa, così bella e delicata, ma pericolosa se maneggiata con poco riguardo; andava trattata con cura. Sapevamo entrambi che i petali sarebbero caduti uno ad uno, stanchi dal tempo e privi ormai della loro bellezz...