Chapter 28

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"Don't get too close,
it's dark inside"

Demons, Imagine Dragons

Camminavo per Regent's Road, una strada di periferia che, nonostante tutti gli anni passati a Portland, non avevo mai percorso.

I miei anfibi risuonavano sul marciapiede umido unendosi agli unici altri rumori udibili; i motori lontani delle macchine ed il fruscio del vento fra i rami degli alberi che costeggiavano la strada.

Regent's Road era vuota e, stringendo il gambo della rosa che avevo ricevuto il giorno precedente, mi guardavo attorno cercando un qualsiasi segno del mittente.

Il fare misterioso di Shawn era un qualcosa che mi aveva sempre incuriosita e forse ciò che mi aveva spinto verso di lui fino a ritrovarmi a questo punto. Completamente ed innegabilmente innamorata, tanto da percorrere una strada deserta al calare del buio senza la benché minima idea di dove sarei potuta incappare.

Alla fine della via riuscii a vederlo.
Eccolo lì, poggiato con la schiena ad uno dei tanti alberi spogli, prendeva a calci i sassolini cercando di ammazzare il tempo e magari chiedendosi se mi sarei davvero presentata nel luogo indicato.

Non potei controllare il piccolo sorriso che si formò sul mio volto alla sua sola vista.
Sfiorai con un dito uno dei morbidi petali del fiore che mi rigiravo tra le mani mentre mi avvicinavo a lui.

Quando si accorse di me, mi venne in contro.

"Stai escogitando qualcosa, Mendes?" Domandai divertita quando gli fui di fronte accorgendomi dello zainetto nero che portava in spalla.

Shawn annullò la distanza tra i nostri corpi cercando di sviarmi dalla mia stessa domanda e direi che ci riuscì in pieno.
Le sue labbra premettero sulle mie solo per qualche istante e, una volta allontanatosi di poco, Shawn mi regalò il suo affabile e furbo sorriso.

Ero in sua presenza da solo pochi secondi, eppure già mi sentivo completamente drogata ed inebriata da lui, dai suoi modi di fare, dal suo essere.

Sbattei più volte le palpebre cercando di riprendermi dalla mio attimo di trance e di tornare a respirare regolarmente.

"Vieni con me." Mi intimò Shawn porgendomi la mano che non esitai ad accettare.

Le sue dita si intrecciarono alle mie mentre mi guidava dove solo lui sapeva.
Sembrava avere fretta ed io faticavo a stare al suo passo decisamente più ampio del mio.

"Cos'è tutta questa fretta?" Domandai ridendo e, ormai, quasi correndo dietro di lui.

"Ricordi il nostro primo appuntamento?" Chiese riportandomi alla mente la nostra colazione nel piccolo bar sul fiume.

Feci un verso d'assenso mentre cercavo di capire cosa potesse centrare il nostro primo appuntamento con tutto ciò.

"Ti avevo promesso che sarei stato la tua guida turistica perché, a quanto pare, conosco Portland meglio di te." Sghignazzò fiero di sé.

"Ancora con questa storia? Sappiamo entrambi che non é così!" Mi difesi con il fiatone per la corsa.

Ci trovavamo ormai in un'angusta via poco illuminata e che affiancava il limitare del bosco.

"Credi quello che vuoi, piccola. Rimarrò fermo nelle mie convinzioni." Mi punzecchiò osservando poi il mio viso arrossire al sentire come mi aveva chiamata.

"Fa come credi, ma ancora non riesco a capire cosa c'entri con tutto questo."

"Ti sto portando in un posto della cui bellezza non hai mai potuto beneficiare, perché sei una pigra scansafatiche e non lo hai mai scoperto."

Portland 2 » Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora