Chapter 3

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"I've been thinking of the things that you've said
And I've been wound up"
Fire that burns, Circa Waves


Appena varcata l'entrata della Roosevelt High School sentii la necessità di ricominciare le vacanze natalizie daccapo.

Dopo la notte di Capodanno avevo rimesso insieme i pezzi e mi ero convinta di aver fatto la cosa giusta.
Sapevo di aver desiderato disperatamente le labbra di Shawn sulle mie, ma stavo imparando a rispettare me stessa troppo bene per poterlo fare davvero.

Per una volta nella vita potevo dire di essere davvero orgogliosa di me.
Mi sentivo coraggiosa, nel mio piccolo, per non aver ceduto e per essermene andata, ma soprattutto per avere il desiderio di ricominciare a vivere per me stessa, senza lasciare che nessuno mi ostacolasse.

Un anno fa tutto ciò sarebbe stato impensabile.
Mi sentivo persa senza la guida di mio padre, senza i miei amici e senza sapere quale fosse il mio posto nel mondo.

Shawn, pur mentendo, alla fine mi aveva davvero aiutata a tornare a stare bene.
Per poi farmi male.

Il grande passo però, lo avevo fatto da sola.
Mi ero concessa il diritto di vivere la mia gioventù e di essere felice.

Avevo commesso tanti errori negli ultimi mesi.
Mi ero fidata delle persone sbagliate e avevo lasciato che la loro opinione definisse quello che ero.

Il modo in cui Shawn mi guardava mi aveva fatta sentire bella, importante.
Ciò che non avevo capito era che ero bella ed importante anche senza di lui. E lo ero solo per me.

Varcai l'ingresso prendendo un respiro profondo.
Nash era al mio fianco e gli ero infinitamente grata per non aver tagliato i ponti con me come avevano fatto tutti.

Per quelli dell'ultimo anno si stava avvicinando il momento di iniziare a mandare le domande per il college e riuscivo a vedere il nervosismo sui volti dei miei coetanei mentre, con occhi saettanti, leggevano l'avviso in bacheca che fissava orari e luoghi per incontri di orientamento.

Io non avevo ancora pensato a nulla e avrei dovuto farlo da un pezzo.

"Capirai che cosa vuoi fare." Mi disse Nash sorridendomi come se mi avesse letto nel pensiero.

"Lo spero. Tu hai già deciso?" Chiesi fermandomi davanti al mio armadietto.

"Pensavo di prendermi un anno di pausa. Vorrei visitare il mondo. Deciderò dopo che cosa fare della mia vita."

"Sembra bellissimo." Pensai ad alta voce.

Avrei voluto essere libera e saper cogliere l'attimo come Nash, ma sapevo anche che non sarei mai riuscita a sacrificare il mio duro lavoro per poi prendermi una lunga pausa. Non ero quello per cui mi ero sempre impegnata fin da piccola.

"Che corso hai?" Chiese distogliendomi dai miei pensieri.

"Letteratura. Tu?" Risposi prendendo i libri e chiudendo l'armadietto.

"Filosofia moderna." Sbuffò. "Ci vediamo dopo."

"A dopo." Lo salutai iniziando a dirigermi verso la classe del Professor Whilmore.

Feci il giro più lungo per arrivare al secondo piano dato che l'ala in cui si trovava la biblioteca era stata resa inagibile per i lavori di restauro.
Così come tutto il terzo piano.

Immagini del giorno in cui Shawn aveva detto di amarmi, dopo essere sfuggiti dalle fiamme che avvolgevano la scuola, occuparono la mia mente.
Mi sentivo stupida a ripensare agli episodi degli ultimi mesi. D'altronde ero stata stupida a fidarmi di lui.

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